[adapt]: MOSTRA PERSONALE DI PIETROMARCHI DA ANTONINI ARTE CONTEMPORANEA

Un’opera in mostra

ROMA. Francesca Antonini Arte Contemporanea presenta, nella propria sede, la prima personale di Benedetto Pietromarchi, dal titolo [adapt], fino al 2 aprile.

Questo il comunicato che illustra la rassegna.

La mostra raccoglie una selezione di cinque opere inedite in terracotta e materiali vari, realizzate appositamente per gli spazi della galleria, ed è introdotta da un testo di Ilaria Gianni.
[adapt]. si presenta come un progetto coerente ma organico, che manifesta l’approccio multidisciplinare e la moltitudine di spunti che nutrono la ricerca di Pietromarchi. Saldamente ancorato alla terra — quella che in senso pratico raccoglie e raffina personalmente per plasmare le sue ceramiche — e al territorio — la
Maremma, che per lui, spostatosi in Europa tra Londra, Carrara e Berlino, è sempre stata casa e punto
fermo — il suo lavoro si distingue per qualità tecnica ed eleganza della composizione. Mentre l’argilla è al
contempo elemento plastico del modellato e simbolo di un legame viscerale tra il corpo dell’opera e quello
dell’artista, la formazione architettonica gli garantisce un’impostazione sapiente delle strutture, che
possono raggiungere dimensioni installative importanti e collocarsi misuratamente nello spazio per le quali
sono ideate.

In questa occasione Pietromarchi ha trattato materiali e ‘reperti’ provenienti dai dintorni del suo studio
maremmano: radici di ulivo, argilla, fogliame e scarti della lavorazione del ferro provenienti dall’antica
ferriera di Capalbio, che tra il Quattrocento e la fine dell’Ottocento è stata attiva nella lavorazione del ferro
proveniente dall’isola d’Elba. Le terrecotte sono poi plasmate per dare corpo a un bestiario multiforme e
variopinto: alcuni volatili di specie ibride, le cui piume degradano, a uno sguardo più attento, in foglie e
nervature vegetali, sono appollaiati sui loro nidi o si affacciano dalle pareti della galleria, quasi a perlustrare
lo spazio. La loro livrea si accende in un caleidoscopio di tinte o, al contrario, risplende di un biancore
niveo, per potersi collocare in ecosistemi estremamente variabili, reali o immaginari, terrestri o extraterrestri.

Tra gli uccelli e il loro habitat sembra così stabilirsi una relazione simbiotica, in cui le forme animali si
adattano a quelle vegetali, compenetrandosi e fondendosi le une nelle altre senza soluzione di continuità.
Nel lavoro di Pietromarchi le variabili del mondo minerale, animale e vegetale si intrecciano e a volte
scambiano di ruolo, così come in natura gli elementi sono liberi di ri-combinarsi per adeguarsi a diversi
contesti e necessità evolutive. Su alcuni dei temi fondamentali del dibattito scientifico e culturale dei nostri
giorni — come la rigenerazione ecologica, l’adattabilità delle specie in ecosistemi in evoluzione,
l’intelligenza delle piante, la resilienza dei biosistemi in crisi — si sviluppa dunque la ricerca di Pietromarchi,
per tradursi, in [adapt]., in forme scultoree di qualità ed equilibrio classici.

Francesca Antonini Arte Contemporanea
Via di Capo le Case, 4
00187 ROMA
Tel. +39 06 67 91 387
info@francescaantonini.it
www.francescaantonini.it
Martedì – Venerdì 12.00 – 19.00
Sabato 10.30 – 13.30

NOTA. Testo e foto: courtesy of Francesca Antonini Arte Contemporanea