BIOGRAFIA. Cremonese, classe 1954, Adriano Bruneri fin da bambino dimostra interesse per il disegno e il colore, con naturale ricerca del senso della proporzione e della prospettiva, con i quali ha iniziato quello che sarebbe diventato negli anni un percorso prima di formazione nelle tecniche pittoriche e poi di liberazione espressiva.
Ha 16/17 anni quando frequenta la bottega dell’artista Ugo Benini, cremonese di Castelverde, specializzato in copie fiamminghe del Cinquecento e del Seicento. La pratica della copia serve anche per tenere la “mano allenata” a diversi tipi di gestualità artistica che poi entreranno a far parte della autonomia espressiva successiva. La pratica della copia ancora oggi è presente nella produzione artistica di Adriano Bruneri. La fase di sperimentazione degli anni ’70 e ’80 lo porteranno a dedicarsi alla rappresentazione figurativa e a dipingere paesaggi, ritratti e scene di vita.
La pittura ad olio viene trattata utilizzando spatole, pennelli e altri strumenti al fine di generare diversità negli effetti e nel risultato finale che siano rispondenti all’entusiasmo che l’utilizzo di una tecnica versatile è in grado di generare.
Tra il 1990 e il 1992 Bruneri inizia a fare sintesi di tutto quello che ha imparato, e sperimentato, arrivando a darsi degli obbiettivi sulla ricerca del materiale, stucco, olio, tempera e del colore.
La maturazione artistica è accompagnata dalla ricerca che porta alla liberazione dell’artista che ha interiorizzato la tecnica e l’ha addomesticata al moto soggettivo dell’arte, la sua arte. A questo sono servite le numerose estemporanee, alle quali ha partecipato fino all’anno 2000, e le prime mostre collettive o i concorsi, anche a livello nazionale, a cui partecipa e dove ottiene importanti riconoscimenti. Dal 1997 è socio dell’Associazione Artisti Cremonesi (http://www.associazioneartisticremonesi.it/) e del 1998 è la sua prima mostra personale.
Ha partecipato a numerose mostre collettive con l’Associazione Artisti Cremonesi ed è presente in molti cataloghi e pubblicazioni della stessa associazione e tenuto personali a Spinadesco nel 1998 e a Cremona nel 2015 e 2019. Ha inoltre ottenuto diversi riconoscimenti in mostre e concorsi provinciali e in concorsi di pittura di carattere nazionale. Il suo dipinto “Incipit” è stato scelto per la copertina del libro di Simone Fappanni Il violino nell’arte pittorica pubblicato da Libritalia edizioni (https://www.artislineblog.com/il-violino-nellarte-pittorica/)
STILE. «Le opere di Adriano Bruneri possiedono il dono dell’evocazione. Esse, infatti, si sviluppano secondo una dimensione compositiva che inizia da una meticolosa trasposizione di elementi schiettamente realisti, definiti con precisione certosina, e si articola secondo una dimensione metaforica che ha nella distribuzione luministica del colore la sua specifica e caratterizzante chiave di volta.
Ne discendono scenari sospesi fra realtà e immaginazione in un connubio che crea accattivanti prospettive, accentazioni cromatiche che ora guardano alla surrealité ora tornano delicatamente verso una paesaggistica lirica pura e sincera, in cui non raramente si affermano anche figure, specie femminili, ricercate talvolta nel novero degli affetti familiari, che creano una piacevole e avvolgente atmosfera tattile.
La sua è una pittura estremamente raffinata e colta nella quale nulla è ovvio o scontato, ma tutto diventa scoperta. Ed è pure una pittura emozionale che si nutre di un vivace senso cromatico grazie al quale il soggetto emerge prepotentemente, quasi fosse celato per un attimo da una quinta teatrale, da tinte scure in seno alle quali esso si afferma non in modo invasivo, ma sottovoce.
A volte ampie spaziature di colore, in cui il pigmento risulta vibrante e acceso, fanno da sfondo, anzi da sottofondo, alla scena rappresentata in un equilibrio compositivo estremamente bilanciato, mai casuale.
Non di rado, inoltre, lo spazio diventa l’elemento che circonda, come una nebbia quasi palpabile, un soggetto apparentemente semplice e isolato, come il paracarro in mezzo alla strada che emerge in una delle sue più intriganti tele.
Altre volte ancora lo spazio viene diviso da linee orizzontali che introducono l’osservatore verso un silenzio assoluto, gravido d’attesa, dove un bianco calce o un vibrante blu cobalto trasforma l’orizzonte in impressione pura». (Simone Fappanni)
PENSIERO SULL’ARTE. «La mia sorgente? I legami, le sensazioni, le emozioni! La mia storia e la mia vita di artista sono segnati dal richiamo ai legami con le persone , con la terra in cui vivo ed i suoi colori , con la cultura e l’arte di cui è intrisa. Mi piace essere artefice di emozioni che le persone possono ricordare, gustare e gioirne. I colori, le forme, appaiono come un istantanea e generano impressioni che lasciano meraviglia in me! La mia più grande gioia è quella di riuscire a trasmettere la stessa meraviglia in chi guarda le mie opere. Andre Rochais, mi ha aiutato nella ricerca della realizzazione di me stesso e diceva: “Se lo stoppino si bagna nell’olio, l’olio sale e la fiamma brucia. Ugualmente, c’è diffusione di vita e d’energia solo se c’è contatto con la propria sorgente interiore”. Questo per me è dipingere». (Adriano Bruneri)
SITO: https://adrianobruneri.com/
GALLERIA. Di seguito viene presentata una serie di opere appositamente selezionate dall’artista per questa mostra personale virtuale.