SPOLETO. La Galleria ADD-art propone, fino al 30 aprile, la rassegna Alea, una selezione dei lavori più recenti a penna e ad acrilico di Vincenzo Merola, accompagnati da un testo critico di Noemi De Simone.
Questo il comunicato che illustra l’evento
Con i suoi aleatory works (lavori aleatori), Merola studia le regole del caso e quanto esse incidano sul risultato dell’opera finita. Nelle sue opere la scelta di colori e linee è infatti dettata dall’alea, dal caso, che sia il lancio di un dado o di una moneta, in perpetua lotta con il libero arbitrio dell’artista che si prefigge il più alto risultato estetico. Da questa tensione ne risulta un disegno essenziale composto da linee verticali e impercettibili alterazioni di colore, simile ad un codice da decifrare.
Vincenzo Merola conduce una parallela ricerca sulle antiche tecniche di produzione dei pigmenti, sperimentando al contempo l’impiego di materiali più insoliti. Un lavoro di ricerca appassionante che lo vede ultimamente alle prese con l’acrilico e il tentativo di nobilitarne la performance estetica al pari delle tempere tradizionali.
«Gli aleatory works (lavori aleatori), come suggerisce la loro stessa classificazione, spiega Noemi De Simone, sono il risultato di una tensione tra le regole del caso – il lancio del dado che governerà quante velature dare o che colore selezionare – e le regole imposte a priori dall’artista. La sfida, sul terreno della carta o della tela, è tra il dettato asettico di un dado che cade per gravità su uno solo dei suoi sei lati o una moneta che svela solo una delle sue facce, e la continua tensione dell’artista nel perseguire un risultato esteticamente valido e coerente. Una costante fatica e ricerca di soluzione che pone i due avversari, la casualità e arbitrio, in un dialogo serratissimo: nei lavori a biro la fixed line (linea fissa) è il primo segno, il primo atto deliberato; negli acrilici, invece, è una gabbia cromatica di lettura ad accogliere le variazioni del caso. Il lancio del dado o della moneta virerà dunque la mano dell’artista su una o più velature o, nel caso dei lavori a penna, condizionerà l’andamento e il colore di ogni linea. Ciascuna serie di lavori può coprire anche diversi anni, portando l’artista a esplorare le infinite variabili all’interno di un’unica combinazione di regole.
L’opera finita si concreta in un disegno di netta pulizia, composto da linee verticali e dinamiche alterazioni di colore, più simili ad un codice da decrittare le opere a biro, più vibranti come una storia quelle ad acrilico. Una visione istintivamente globale legge frequenze. Il foglio è una macchina che registra una variazione, un segnale ridotto alla sua essenza. È suono o vibrazione? È musica o rumore? È naturale o artificiale? Da vicino, invece, è possibile apprezzare la riproduzione certosina su un tessuto naturalmente ricco di imperfezioni. La sensazione è vivida, tattile. L’esperienza è materica».
INFO La mostra è aperta solo su appuntamento: WhatsApp _ +39 334 5380780 Email _ info@add-art.it
Modulo prenotazioni visite _ www.add-art.it Si ringrazia la Galleria ADD-art per testi e immagine.