FAENZA. “Alla riscoperta di un pittore del Novecento: Tiberio Cimatti (1922-2007)” è il titolo della mostra che rende omaggio fino al 23 novembre, alla Bottega Bertaccini Libri a Arte (c. Garibaldi 4), al pittore faentino sconosciuto ai più (1922-2007), comunque partecipe della grande stagione dell’arte faentina del secondo dopoguerra.
L’artista che nato a Forlì si trasferì ben presto con la famiglia a Faenza, fu sempre molto schivo e riservato, partecipando unicamente ad una mostra collettiva del 1954 nella residenza comunale di Faenza, insieme ad altri artisti come Gianna Boschi, Giacometti, Massari, Monti, Neri e Versari.
Grazie alla volontà e alla disponibilità della moglie Renate, è ora possibile a 100 anni dalla nascita, conoscere, riscoprire e valorizzare una scelta delle sue opere: paesaggi, ritratti, nature morte, scorci e dettagli di Faenza e del suo territorio. Dopo la guerra, frequentò la Scuola di disegno Minardi, dove diventa grande amico di Francesco Nonni, e la scuola d’arte a Bologna fino al 1953, quando partì per un viaggio in bicicletta fino a Copenaghen.
Durante il viaggio Cimatti conobbe una ragazza tedesca in Baviera, Renate, che diventerà sua moglie. Attraversò anche Lussemburgo, Belgio e Francia, documentando i suoi viaggi ciclistici con un’intensa attività artistica.
dIpingendo molto, quasi sempre dal vivo. Attivo poi a anche a Londra, a partire dagli anni Settanta smise progressivamente di dipingere, mantenendo comunque viva la passione insegnando disegno al carcere minorile di Forlì.
(Orari: 9-12.30 / 15.30-10)
MARCELLO TOSI