BIOGRAFIA. Ronda, pseudonimo di Angelo Rondelli, è nato e vive a Caravaggio. Amante dei colori fin dalla primissima infanzia, apprende i primi veri rudimenti di pittura dal maestro Trento Longaretti. In età giovanile è coinvolto dalla grande lezione dell’impressionismo.
Nel corso degli anni approfondisce e affina sempre di più la tecnica pittorica, sviluppando un proprio linguaggio figurativo personale e inconfondibile.
Frequenta i corsi di pittura ad olio di Gianpietro Maggi e si fa apprezzare in numerose mostre, sia personali che collettive, allestite a Milano e in altri centri della Lombardia.
“Al di là delle incombenze pratiche della vita, per me la pittura è necessaria come il respirare, l’amare e il sentirsi liberi”, ha detto lo stesso artista in una recente intervista.
Hanno scritto di lui:
“Le opere di Ronda sono un invito a riflettere sulla forza del colore, rappresentato al massimo della sua potenzialità espressiva”. Francesca Masucci
“In tutte le sue opere trionfa il colore, che ricrea le forme direttamente con le macchie senza l’utilizzo delle linee”. Maria Concetta Verratti
La coinvolgente esuberanza cromatica di Ronda, è come una sorta di “espressionismo gioioso”. Roberto Franzini
STILE.
«Un profondo amore per la natura promana dalle opere di Angelo Rondelli. Il suo accostarsi agli elementi che compongono il paesaggio è quello di un artista che vuole contemplare ciò che il creato gli offre e trasporlo in tele dalle forti connotazioni pigmentali dove ogni elemento diventa parte di una narrazione per immagini tutta da scoprire.
Ronda – questo lo pseudonimo con cui firma le sue opere – è infatti un creativo che sa dosare abilmente le tinte cogliendo quell’esplosione cromatica che si ha al culmine di ogni stagione, quasi a segnarne il divenire, in una sintassi coloristica che, partendo dalle campagne a lui più vicine e famigliari, si spinge fino al mare, all’incantevole Portofino ad esempio. Ma non solo.
Una prossimità col mare che Rondelli afferma spesso, specie nella lunga e piacevolissima serie dei coralli, gioielli che ammantano i fondali con i loro essere intensi e cangianti.
E in questo “spostamento” Angelo rimane sempre se stesso, fedele a un realismo espressivo dalle belle notazioni mimetiche, capace quindi di coinvolgere l’osservatore già dal primo sguardo, rimanendo a lungo nella memoria.
Una poetica dell’immagine, quella di Ronda, che, oltre a toccare scenari ammantati da un infinito silenzio ascetico, tocca soggetti naturalistici alquanto vari ed eterogenei, i quali compongono il suo originale e godibile linguaggio pittorico». (Simone Fappanni, critico e storico d’arte)
GALLERIA. Di seguito vengo proposte diverse opere appositamente selezionate dall’artista per questa mostra personale virtuale.