
FOMBIO. Domenica 8 giugno, dal primo pomeriggio a tarda sera, torna, al Castello Douglas Scotti, la rassegna “Art Concert”. L’evento, ideato dalla pittrice Elena Bianchi con la collaborazione di Acav aps e Gianni Satta, e giunto alla terza edizione, si aprirà alle 14,30 con la presentazione della mostra di dipinti “Colors”, presentata da Simone Fappanni, con opere dei soci dell’Acav, di ArtiSane e di alcuni artisti locali con opere in tema.
Si tratta di Caterina Mariani, Stefania Strano, Ivana Enny, Nicoletta Merlo, Elena Bianchi, Laura Pedrini, Maria Camilla Rita Rap, Nicoletta Reinach Astori, Anna Jose’ Buttafava, Giuseppe Torresani, Imad El Chamali, Arduino Quintini, Tiziano Rondalli, Felicita Berto, Emma Azzi, Alda Grossi, Maria Peverali, Roberto Patola, Arminio Eugeni, Castorina Zaffaroni, Maria Grazia Capecchi, Maria Pia Ciusani, Andrea Baldi, Rita Caruso, Giancarlo Caccialanza, Filippo Frignati, Giulia Corsini, Anna Gozzelino, Manuela Piroli, Alessandra Fraschini e Antonio Tarenzi.
Alle 15 l’esposizione sarà idealmente commentata dai “Ritratti musicali” del trombettista Gianni Satta, a cui seguirà le performance del Cmp di Pizzighettone e della Milestone School of Music di Piacenza.
Alle 17,15 andrà in scena il “Dialogo surreale e divertente tra la Gioconda e la Banana”, a cura di Arduino Quintini, con la collaborazione di volontari della piccola impresa teatrale “Le stanze di Igor”, mentre alle 18 si svolgerà il concerto di Note Out, ensemble di fiati e percussioni.
Al termine è, invece, prevista una breve presentazione dei lavori del laboratorio artistico “Aperto, ispirato alla musica e ai concerto della giornata, condotto da Maura Bacciocchi dal primo pomeriggio.
Alle 19,15 sarà la volta del Gianni Satta Trio, con “La canzoni italiana in Jazz”, alla presenza di Giustè food truck. A chiudere la kermesse il concertone della Samantha Iorio Soul Band. Anche quest’anno, dunque, la commistione fra diversi tipi di arti e la qualità degli interpreti saranno capaci di emozionare e coinvolgere il pubblico.
Tornano in mente le parole di Hugo von Hofmannsthal, che in Gesammelte Werke fa osservare che “la pittura trasforma lo spazio in tempo, la musica il tempo in spazio”. L’ingresso è libero.
Credi photo: Particolare di un’opera di Elena Bianchi , courtesy of the artist