ARTE E MAGIA, UN RAPPORTO INFINITO?

Lorella Facchetti, Abracadabra, acrilico su tela (2020)

BRESCIA. Dicono che l’arte sia anche magia. In effetti, se vogliamo ragionare in senso lato, l’arte ci porta in una dimensione emozionale che va oltre la stretta razionalità. E quindi, in questo senso, l’arte assume una connotazione che si pone al di là di un piano legato in modo diretto al reale.

In un interessante volume, curato da Francesco Parisi, Arte e magia. Il fascino dell’esoterismo in Europa, pubblicato da Silvana Editoriale, che costituisce il catalogo della mostra tenuta a Rovigo nelle sale di Palazzo Roverella su questo interessante argomento, viene evidenziata, come si legge nelle note di presentazione, che «nell’Europa fin de siècle una diffusa sensibilità “spiritualista” favorì l’interesse per gli antichi culti misterici e per le filosofie orientali, diffondendo un nuovo repertorio di miti che ammaliò artisti, intellettuali, scrittori, filosofi, viaggiatori.

Il propagarsi di questo clima culturale coincise con la scoperta dell’inconscio e delle teorie sulla psicanalisi, confluendo nelle ricerche dell’arte simbolista e delle prime avanguardie: artisti come Vasilij Kandinskij, Franz Marc, Johannes Itten, ma anche Giacomo Balla, Arnaldo Ginna e Julius Evola superarono le formule ormai omologate dell’Art Nouveau elaborando nuove iconografie.

Il volume offre una rassegna inedita sull’influenza che l’esoterismo ebbe sulle arti figurative europee dal 1880 al 1925 attraverso un vasto repertorio di visioni mistiche e fantastiche che, attingendo anche a suggestioni letterarie, misero in scena diavoli e streghe, demoni misteriosi e animali notturni.

Dal movimento francese della Rose+Croix alla Boemia del gruppo Sursum, fino alle allegoriche sculture di Boleslaw Biegas, il libro testimonia un clima culturale che si riflesse anche in alcune esperienze sociali utopiche come quella di Monte Verità ad Ascona».

La copertina del libro Arte e magia

Il testo ci offre numerosi spunti per ritenere quello fra arte e magia un rapporto “infinito”, che cioè risulta presente a qualsiasi altezza cronologica e culturale.

A conferma dell’attualità del tema, proprio qualche giorno fa, l’artista Lorella Facchetti ha sottoposto alla mia attenzione un’opera che muove proprio in questa direzione.

Il titolo, davvero significativo, è Abracadabra. Si tratta di una nuova riflessione sull’ampia e articolata ricognizione sulla femminilità che l’artista bresciana conduce con la sua precisa notazione stilistica.

In essa confluiscono alcuni elementi ricorrenti, primo fra tutti lo studio della postura e, più in generale dell’espressività corporea, quello del viso, che si rivolge direttamente all’osservatore quasi a voler interloquire con esso, e un filo rosso che attraversa il dipinto quasi fosse il sinonimo di un’identità vera e autentica.

Lorella Facchetti, Abracadabra, particolare

In questo pezzo, in particolare, tutte queste componenti sono messe in evidenza grazie alla posizione della modella che si distende per tutto il piano orizzontale della tela e, come si nota già  a una prima osservazione, sembra quasi “voler” uscire dal supporto.

Una “uscita”, un “venir fuori” che ha chiaramente un significato simbolico, di altissima temperatura musiva, richiamando quel senso di apertura verso il reale che appartiene intimamente all’essere dell’essere umano, ma anche un sinonimo di rinascita e, assieme, di speranza. E che Lorella Facchetti, con la sua consueta capacità narrativa, riesce ad esprimere attraverso questo suggestivo quadro. A ciò contribuisce irresistibilmente anche la sfera di cristallo che la giovane regge con una mano.

Il colore, non di meno, contribuisce irresistibilmente alla resa complessiva del lavoro, seguendo infatti il profilo della figura, diventando misura di una espressività forte e conclamata, che si accende di cromie improvvise e di tratteggi segnici sicuri e perentori.

Con Abracadabra si ha dunque la possibilità di immergersi in quella componente, affascinante e misteriosa della femminilità che solo pittori sensibili come Lorella riescono a porre in primo piano senza cadere in facili soluzioni didascali, portando alla luce, invece, elementi di irresistibile attrazione.

AUTORE: SIMONE FAPPANNI (Riproduzione del testo riservata)

CREDITS. Foto opera di Lorella Facchetti: courtesy of Artist