ARTE E NATURA SELVAGGIA: LA WILDLIFE ART DI TIZIANA SANNA

L’artista Tiziana Sanna davanti a una sua opera

MILANO. «Sono nata in Sardegna e nutro un profondo legame con la mia terra. Ho un’innata passione per l’arte, disegno da sempre, ho studiato storia dell’arte al liceo e all’università e dopo i 30 anni ho frequentato dei corsi di pittura ad olio e ad acquarello e ho coronato un sogno che per anni era rimasto chiuso in un cassetto: iniziare a dipingere». Così si presenta Tiziana Sanna, raffinata pittrice che in questa intervista ci parla della sua esperienza creativa che s’incardina nella Wildlife Art.

Che cos’è la Wildlife Art?

È una corrente artistica di origine anglosassone che ha come principale fonte di ispirazione la natura selvaggia. “Wild” rappresenta tutto ciò che è selvatico,  incontaminato, ha a che fare con la natura, gli animali, i luoghi: i wildlife artists ritraggono in modo iperrealistico questo mondo, colto nella sua più profonda istintualità.

Leopardo, Olio su tela, 100 cm x 100 cm

Come nascono i tuoi lavori?

Nascono dal profondo rispetto che ho nei confronti della natura che ci circonda.

Ho trascorso la mia infanzia a giocare con la terra, sporcarmi col fango, rincorrere lucertole e farfalle, dar da mangiare agli animali. Nel periodo dell’adolescenza ho praticato lo scoutismo che mi ha dato l’opportunità di vivere delle esperienze che mi hanno marchiata in modo indelebile: ho dormito nei boschi, ho acceso il fuoco e cucinato, mi sono lavata nel fiume, ho guardato per ore la luna e le stelle,  sono entrata in contatto integrale con la natura in modo autentico, puro e rispettoso.

Quando è giunta l’ispirazione artistica di dipingere gli animali tutte queste sensazioni, che crescendo in una società addomesticata avevo rinchiuso nelle mie stanze più nascoste, sono esplose dentro di me con una forza dirompente, ho sentito il richiamo di quella natura a cui non avevo più dato ascolto e sono entrata in contatto con la mia sfera istintuale.

Adesso, ogni volta che dipingo mi confronto con questa dimensione, è come se mi guardassi allo specchio e vedessi riflessa la mia anima più profonda, entro in contatto con un’energia selvaggia, avviene in me una trasformazione, scompaiono le paure, le inibizioni, il senso di repressione, di addomesticamento e mi sento libera.

Che soggetti prediligi?

Animali a rischio di estinzione, di cui esistono oggi pochissimi esemplari come tigri, leoni, leopardi, elefanti, rinoceronti, giraffe, zebre, panda, gorilla; animali tipici ed endemici della Sardegna, la mia terra, come il muflone, il cervo, il pastore fonnese, il ragno sardo nuragico, la lucertola tirrenica, l’hyla sarda, i fenicotteri. Sono tutti animali selvatici, che vivono liberi, allo stato naturale.

Tigre, Olio su tela, 100 cm x 100 cm

Quali messaggi intendi offrire con le tue opere?

Dietro la rappresentazione realistica di ogni mio animale si nascondono significati ben più profondi: la ricerca della precisione, la meticolosità, la cura del dettaglio, non sono mere riproduzioni fotografiche fini a se stesse, ma rivelano il profondo rispetto che ho per la natura, per queste meravigliose creature, per la loro indole libera e incontaminata.

Credo che ogni artista che dipinge wildlife art provi le stesse sensazioni: non è un’imitazione della natura, è contemplazione, rispetto, celebrazione.

Dipingi esclusivamente animali?

Dipingo anche ritratti umani: mi affascina cogliere l’anima del soggetto che ritraggo, che sia un essere umano o un animale. L’esplorazione dell’Io è alla base della mia ricerca, l’analisi dell’indole, del temperamento, delle emozioni, degli stati d’animo.

E’ per questo che cerco sempre inquadrature che ingrandiscono il volto della persona o il muso dell’animale, concentro tutta l’attenzione sullo sguardo, lo specchio dell’anima. Cerco di coglierla e di trasmetterla allo spettatore, affinché davanti al dipinto abbia l’impressione di riflettersi, di riconoscersi in un soggetto piuttosto che in un altro, spinto da emozioni che provengono dall’inconscio primordiale.

La pittrice Tiziana Sanna accanto a un suo quadro

Pensi che l’arte, in questo complesso momento storico caratterizzato dall’emergenza pandemica, possa aiutarci?

L’arte salverà il mondo. E non lo penso solo perché sono un’artista né tantomeno intendo con la parola “arte” necessariamente la pittura o la scultura: intendo in senso generale tutto ciò che ci consente di esprimere ciò che proviamo, che abbiamo dentro, tutto ciò che suscita in noi un’emozione.

È vero stiamo vivendo un momento storico in cui hanno chiuso i musei, i teatri, i cinema, le scuole di danza, ma possiamo ancora vivere l’arte, basta accorgersi che ne siamo circondati. Nelle nostre case siamo pieni di libri, possiamo ascoltare la musica, guardare un film, una rappresentazione teatrale, visitare gallerie e musei in modo virtuale: ognuna di queste esperienze ci regalerà un’intensa emozione.

L’arte è dentro di noi: dobbiamo solo vederla, ascoltarla, sentirla e ci sosterrà nei momenti difficili, ci darà la carica e l’energia quando ci sentiremo smarriti, ci farà ridere, piangere, arrabbiare, ci darà gioia o tristezza profonda: ci farà sentire vivi, in contatto profondo con noi stessi.

NOTA. Si ringrazia l’Artista per l’intervista e per avere concesso la riproduzione di alcune sue opere. Per ulteriori approfondimenti, si rimanda al sito ufficiale della pittrice http://www.tizianasanna.com/