MILANO. S’intitola Arte & Web nell’era del Covid-19 il nuovo libro di Simone Fappanni uscito in questi giorni nella Collana dei Quaderni di Palazzo Duemiglia, che si propone di offrire una riflessione sul rapporto fra la Rete e l’arte in questo complesso periodo storico caratterizzato dall’emergenza pandemica.
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Come è nata l’idea di questo libro?
Principalmente dal desiderio di presentare una riflessione sulle nuove prospettive offerte dal web per proporre manufatti creativi, sia quelli che sono “fisicamente” presenti, come i quali e le sculture, sia quelli creati appositamente per la Rete che non hanno, cioè, un corrispettivo fisico.
Quali sono le prospettive dell’arte in questo complesso periodo?
Gli artisti e gli operatori del settore hanno dovuto rimodulare il proprio modo di proporre opere d’arte. Se infatti le mostre e le fiere erano e rimangono gli strumenti privilegiati per proporle, l’impossibilità di svolgere, con continuità, rassegne espositive, ha indotto a potenziare la “presenza” in rete. Il che significa, naturalmente, che quando torneremo alla normalità, le due strade di proporre arte, in presenza e online, saranno due modalità sempre più complementari.
Ci sono anche limiti?
Sicuramente: l’arte esige un “rapporto” diretto, anche perché di solito i collezionisti, ma anche i semplici appassionati, preferiscono un contatto, per così dire, “fisico” con il manufatto a cui sono interessati. Però anche questo tipo di approccio si sta evolvendo. Ormai l’e-commerce sta diventano una pratica abituale, quindi anche la fruizione dell’opera d’arte mediata dal video sta ritagliandosi uno spazio significativo.
– A chi si rivolge il volume?
Il libro non è destinato soltanto agli specialisti, ma a chiunque voglia conoscere l’intrigante rapporto che lega l’arte al web in un’ottica di riflessione critica e le prospettive di un’estetica, quella dell’immagine, che come in ogni secolo si evolve secondo lo sviluppo e il cambiamento della società. Un mutamento, questo, che nell’epoca in cui stiamo vivendo è legato a un’emergenza pandemica con cui è necessario fare i conti ogni giorno.
Scrive Roberta Suzzani nella prefazione: «vademecum per gli studenti, i critici d’arte e i semplici appassionati, il libro analizza le nuove frontiere dell’arte, quelle legate al mondo della comunicazione multimediale. Muovendosi nell’ambito della filosofia dell’arte – come l’approccio dell’osservatore di fronte ad un’opera d’arte – il volume traspone alcuni dei principali punti cardine presenti all’interno dell’universo Internet. Arte e Web, un binomio che sempre più prepotentemente si fa avanti e non manca di suscitare “reazioni”, positive per chi vede nell’arte in rete una risorsa sia espositiva che creativa, negative per chi in questa naturale evoluzione vede una “depravazione” della presunta purezza delle arti figurative…».
Il libro, da principio, considera l’arte in rapporto ai concetti di consapevolezza e di rappresentazione che, da quando Internet è entrato ormai a pieno titolo negli strumenti multimediali a disposizione degli artisti, ha generato interrogativi cruciali per una migliore e più consapevole percezione del reale. Mutando i tradizionali di concetti di spazio e tempo, o meglio dando a loro una espressione più ampia di quella comunemente intesa, Internet offre la possibilità di apprezzare, da nuove angolazioni, le opere d’arte, siano esse semplicemente “riprodotte” nei siti oppure “ideate” appositamente per esse, favorendo altresì una dilazione del concetto di fruizione che pone seri interrogativi.
Nella seconda parte l’autore ripercorre la reazione del mondo dell’arte alla diffusione del virus: dall’iniziale disoerientamento dovuto alla diffusione pandemica del contagio e alla chiusura di ogni spazio espositivo in cui allestire mostre (musei, gallerie, associazioni ed enti), alla “reazione” degli operatori del settore che si sono ingegnati per rendere fruibile, in maniera virtuale, manufatti creativi di ogni genere. Una “reazione” che si è concretizzata, nel caso di Simone Fappanni, nell’ideazione del progetto “VirtArt – Virus vs Arte”, con la realizzazione di mostre personali, collettive e antologiche fruibili online e proposte come se fossero un vero e proprio vernissage, ovvero con la presentazione, una per una, delle opere proposte in ogni rassegna, accompagnate da un sottofondo musicale. Di non secondaria importanza è l’interazione col pubblico, da sempre elemento essenziale di ogni inaugurazione. Ecco allora il ricorso a tre canali di diffusione, rigorosamente gratuita, delle esposizioni: Facebook, YouTube e Art is Line blog, nel tentativo di offrire qualche momento di conforto a quanti, durante il lockdown, hanno dovuto necessariamente rimanere in casa.
SIMONE FAPPANNI, Arte e Web nell’era del Covid-19, I Quaderni di Palazzo Duemiglia, Milano 2021, pp. 96, Euro 12 (comprese spese di spedizione,solo se richiesto direttamente all’Autore, fappanni@gmail.com)