PARMA. Evento di punta di Parma Capitale Italiana della Cultura 2020+21, è aperta a Palazzo Tarasconi la mostra BANKSY Building Castles in the Sky, a cura di Stefano Antonelli, Gianluca Marziani, Acoris Andipa e Marzio Dall’Acqua, prodotta e organizzata da Fondazione Archivio Antonio Ligabue di Parma e Associazione MetaMorfosi, in collaborazione con Comune di Parma, con la partecipazione di Vittorio Sgarbi e sotto la supervisione di Augusto Agosta Tota, con il patrocinio di Regione Emilia-Romagna, Comune e Provincia di Parma, Parma Capitale Italiana della Cultura 2020+21 e partner principale Fidenza Village, con il contributo di Banca Generali Private, Arpinge e Gespar.
L’esposizione porta a Palazzo Tarasconi il più misterioso e inseguito artista vivente, considerato uno dei maggiori esponenti della Street Art mondiale. La mostra, che rimarrà aperta al pubblico fino al 16 gennaio 2022, si compone di oltre 100 opere, tra cui alcuni dipinti, le più importanti serigrafie e numerosi stencil. Da Dismaland print a Love Is In The Air, da Barcode a Monkey Queen, da Girl with Balloon a Mickey Snake, il pubblico potrà ammirare le opere più iconiche, alcuni oggetti installativi e una selezione di memorabilia in un lungo viaggio attraverso la rivoluzionaria poetica del writer inglese senza identità.
La mostra sarà caratterizzata da un forte coinvolgimento della città di Parma e di Fidenza Village, partner principale di BANKSY Building Castles in the Sky.
Around Banksy raccoglierà numerose attività collaterali legate al mondo della street art in una Parma che per tradizione culturale è legata al graffitismo della prima fase storica, grazie alla critica d’arte parmigiana Francesca Alinovi (1948-1983) che per prima intuì la fenomenologia del writing e le sue tendenze embrionali.
Al Fidenza Village sarà invece visitabile un museo a cielo aperto con una mostra fotografica sulla figura di Banksy, curata da Stefano Antonelli e Gianluca Marziani, complementare all’esposizione di Palazzo Tarasconi e le sorprendenti opere di un collettivo di street artist, affermati ed emergenti. Sono cinque gli artisti coinvolti, tra cui Camille Walala, Peeta e Luca Barcellona, che popoleranno il Villaggio e i suoi edifici con installazioni, murales e performance live, reinterpretando i valori della street art cari a Fidenza Village, con le loro visioni positive sul presente. In programma, anche un contest Instagram aperto a tutti i creativi del mondo.
L’opera in apertura del servizio: Love is in the air (Flower thrower) 2003 / serigrafia su carta / 50×70 cm / Collezione privata. Love Is In The Air, conosciuta anche con il nome di Flower Thrower (Lanciatore di Fiori), appare per la prima volta nel 2003 come stencil non commissionato a Gerusalemme, sul muro costruito per separare israeliani e palestinesi nell’area della West Bank. Un muro che, secondo l’artista “…essenzialmente trasforma la Palestina nella prigione all’aperto più grande del mondo”. Nel corso dello stesso anno realizza l’edizione qui esposta su fondo rosso. Love Is In The Air cita e manipola l’immaginario degli attivisti durante le rivolte universitarie che attraversarono Stati Uniti e Gran Bretagna nel periodo del Vietnam, e prende il titolo da una famosa canzone, pubblicata nel 1977, del cantante australiano John Paul Young. Banksy trasfigura l’estetica e ribalta l’esito violento del giovane militante, collocandogli nella mano una figura retorica evocativa di pace e bellezza: il mazzo di fiori. Nel suo libro Wall and Piece, l’artista commenta l’opera così: “I più grandi crimini del mondo non sono commessi da persone che infrangono le regole ma da persone che seguono le regole”.
L’artista conosciuto come Banksy non è in alcun modo coinvolto in questa mostra. Il materiale per questa esposizione proviene interamente da collezioni private. Per quanto riguarda l’artista, il suo ufficio è stato informato.
FONTE. Testo e foto, inseriti al solo scopo di presentare l’evento: press kit uf stampa Delos