BASQUIAT: LA VITA DEL RE DEI GRAFFITARI IN UN FILM DI SCHNABEL

La locandina del film

BOSTON. Risale al 1996 Basquiat (Eleventh Street, Usa, col., 108 min.) il film Julian Schnabel dedicata alla vita del grande artista di Brooklyn, noto per i suoi celebri graffiti.

Accanto a Jeffrey Wright, che interpreta il protagonista, figura un cast davvero importante in cui spicca la presenza di David Bowie nei panni di Andy Warhol e attori del calibro di Dennis Hopper, Benicio del Toro, Gary Oldman, Christopher Walken e Willem Dafoe.

La pellicola risulta davvero interessante in quanto offre uno sguardo sulla complessa personalità del pittore e sulla sua esperienza creativa, figlia del clima artistico degli anni Settanta, connotato da una grande spinta sperimentalista.

Il trailer ufficiale in inglese (il film è disponibile in lingua italiana)

Nel film non si fa giustamente mistero dell’uso di droghe da parte di Basquiat, peraltro mai smentito dall’artista, nato da padre haitiano e madre statunitense di origini portoricane, come lui stesso candidamente ammette in un’intervista al Village Voice, spiegando il significato della sigla SAMO in calce alle sue opere: «una notte stavamo fumando erba ed io dissi qualcosa sul fatto che fosse sempre la stessa merda, The Same Old Shit. SAMO, giusto? Immaginatevi: vendere pacchi di SAMO! È così che iniziò, come uno scherzo tra amici, e poi crebbe».

Il film ha il pregio di analizzare la dimensione introspettiva di un pittore che, dopo i difficili esordi, una volta al successo non è riuscito a gestirlo, morendo a soli 27 anni.

A lui è attribuita a celebre frase: «io non penso all’arte quando lavoro, tento di pensare  alla vita».

AUTORE: SIMONE FAPPANNI, riproduzione del testo riservata