CALIDO IN MOSTRA AL MARGUTTA DESIGN

Calido, Oasis

ROMA. Negli spazi espositivi di Margutta Design in via Margutta 5/6 è stata inaugurata la mostra personale “Dē In Art|edizionezeroquattro – Percepire lo Spazio” del Maestro Calido, curata dall’architetto e direttore Giovanni Deidda e Carmen D’Antonino.
L’esposizione continuerà fino al 31 luglio.
Claudio Migliarino, in arte Calido, ha affinato il suo occhio artistico lavorando nell’ambito della vendita e
dell’antiquariato dove ha acquisito una profonda conoscenza e un’acuta sensibilità nei riguardi della
tecnica e degli oggetti di pregio.
Abbandonando i frastuoni delle metropoli, la svolta nella vita del Nostro è avvenuta all’età di
cinquant’anni con l’apertura del suo atelier in un vecchio casolare di famiglia, presso il quale, ancora
oggi, si dedica alle sue creazioni.
La cifra distintiva della produzione dell’autore è l’estroflessione: le opere si presentano come percorsi
accarezzati da una luce che compenetra le maglie, scavalca avvallamenti artigianalmente modulati per
immettersi nella terza dimensione.
Come riconosce la curatrice Carmen D’Antonino: “Fondamentale per la sua ricerca è il concetto di
dinamismo, l’idea di spazio che non si limita alla tela ma ne oltrepassa i confini, deformandoli, forzandoli,
e concretizzandosi in un’opera pronta a invadere territori non suoi, che diventa ambiente, luogo tattile,
esperienza fisica.”
Nel contesto di Margutta Design, concept store votato all’arredamento, le opere troveranno degna dimora,
intessendo un fitto e studiato dialogo con l’ambiente che le accoglie, in una simbiosi che vedrà “l’arte
come esplorazione e il design come osservazione” (Carmen D’Antonino)
In linea con l’eclettismo di Margutta Design, studio di progettazione architettonica e d’interni, di
industrial design, showroom, art gallery, luogo per mostre, workshop culturali ed editoria, l’inaugurazione
di “Percepire lo Spazio” avrà un carattere sinestetico appagando tutti i sensi, dalla vista e tatto, con arte e
design, all’olfatto e gusto, grazie ai vini della Cantina isernina CAMPI VALERIO, e perfino l’udito,
attraverso la musica.