
CANTÙ. “Camminare sull’acqua e dentro a una fiamma” è il titolo, ispirato a una celebre frase con cui Federico García Lorca definisce chi danza, della mostra collaterale ufficiale alla prima edizione del Festival “IN Cantù Danza”. In esposizione si possono ammirare oltre una ventina di opere di artisti contemporanei ispirate all’universo del balletto. Si tratta di Martina Sacheli, Giorgio Denti, Dania Agosti, Lorenzo Vale, Loredana Fantato, Emanuela Artemi, Giovanna Ferrari, Cinzia Ossani, Nicoletta Gentili, Ennio Sartori, Giorgio Carletti, Angela Tartamella, Riccardo Bozuffi, Elena Bianchi, Agnieszka Trotta e Aldo Barlassina. Saranno proposti anche due ritratti di Oriella Dorella, già Étoile del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala di Milano e Presidente della giuria del Festival, che saranno donati alla grande ballerina.
La mostra si può visitare gratuitamente presso l’ex Chiesa di S. Ambrogio dall’8 al 21 giugno.
Il Festival Cantù in Danza trasforma la città di Cantù nel cuore pulsante dell’arte coreutica. Ideato da Luigi Lambresa, coreografo e direttore del Centro Studio Danza di Cantù, e da Marina Maghetti, poetessa e docente appassionata, questo evento celebra la danza in tutte le sue forme, unendo tradizione, innovazione e partecipazione. Il festival non è solo uno spettacolo: è un’opportunità unica di apprendimento e scambio culturale.
Attraverso workshop, il Concorso Internazionale di Danza e laboratori formativi, i giovani talenti possono confrontarsi con i grandi maestri del balletto, scoprire nuovi stili e aspirare a borse di studio prestigiose.
«La raffigurazione della danza – spiega il curatore della mostra, Simone Fappanni – ha origini antichissime. Basti pensare che anche nelle incisioni rupestre e in altri manufatti d’epoche remote il ballo, specie con connotazioni rituali e simboliche, ha trovato rappresentazioni suggestive e intriganti.
L’espressività, la grazia e l’energia corporea sono, infatti, elementi ricorrenti in questo soggetto, fra i più ricorrenti nella storia dell’arte a diverse altezze cronologiche e culturali. Spiritualità ed emozioni profonde sono, infatti, quelle “narrate” da danzatori e danzatrici che si muovono nello spazio articolando passi e formando figure che s’imprimono a lungo nella memoria.
Uno dei maggiori maestri delle Baux-Arts che si è dedicato con grande trasporto e continuità alla rappresentazione di figure danzanti è Edgar Degas. La scelta di fermare pose, momenti di prova e di stasi, oltre che vere e proprie “lezioni” di danza ha reso immortale la ricerca del pittore francese, capace di sublimare la danza mediante quadri che pongono in evidenza anche il duro lavoro di studio e di preparazione dei danzatori prima dell’esibizione sul palcoscenico.
Non meno interessanti sono le opere sul tema di un altro maestro dell’Oltralpe, Pierre-Auguste Renoir, che si è più volte soffermato su complesse coreografie. Identico impegno a delineare figure danzanti si ritrova anche in pittori del calibro di Camille Pissarro, Alfred Sisley, Edouard Manet e Paul Cézanne.
Parimenti interessanti è uno dei capolavori Henri Matisse, esponente del Fauvismo. Nella sua opera La Danza esprime, infatti, mediante un movimento fluido, delinea un cerchio che rimanda a una dimensione arcaica, persino primordiale verrebbe da dire, del ballo.
Anche maestri cronologicamente più vicini ai nostri giorni hanno dipinto la danza, si pensi, a titolo esemplificativo, a Pablo Picasso, che dedica al soggetto anche diverse opere del periodo cubista, e Diego Rivera, a conferma della centralità del tema.
Anche nella mostra allestita a Cantù ritroviamo questo spirito, con artisti che ora definiscono in modo plastico i corpi ora in maniera più libera e audace, in un alternarsi di segno, forma e colore che possiede il dono della pura evocazione mimetica».
Artisti espositori: cenni biografici
Martina Sacheli Dopo il diploma al liceo artistico e la laurea allo IED (Istituto Europeo del Design) a Milano, in Business Communication, Organizzazione di Eventi e PR si è diplomata in due accademie professionali di teatro: Scuola del Teatro Musicale di Novara e Accademia dei Filodrammatici di Milano. Contemporaneamente realizza la sua collezione principale di olio su tela:: “Intimi sipari”, dove l’uso di prospettive azzardate e colori simbolici guidano la ricerca dell’artista nel mondo del linguaggio non-verbale. Dal 2023 estende la sua ricerca pittorica anche all’arte digitale, realizzando con Procreate due nuove collezioni: “Metamorphosis”, che indaga il rapporto corpo-natura e ” Yes, and?”, una collezione irriverente di ritratti pop dove ognuno si mostra per cio’ che e’ realmente. Espone in tutta Europa da anni con mostre collettive e personali e nel 2019 approda al Louvre di Parigi per la fiera “Carousel du Louvre”. Nel 2020 apre il suo Atelier di pittura, “ARTelier”, e crea il corso “”ArtYourself: l’Artista di te stesso”, un corso d’arte molto introspettivo, che unisce le sue competenze pittoriche a quelle attoriali: un corso per tutte le eta’ che tiene tuttora a Milano.
Lorenzo Vale. Nato a Gemona del Friuli, si è laureato in pittura all’Accademia di Belle Arti di Venezia con i maestri Ennio Finzi e Riccardo Guarneri. Deciso a conoscere da vicino le opere d’arte presenti nelle città del mondo compie alcuni viaggi di formazione in cui ha modo di confrontarsi con modi e stili pittorici a lui congeniali. Recentemente ha esposto a Venezia, presso la galleria Arkè, a Trieste, alla Sala del Consiglio regionale, a Conegliano, nelle sale di Palazzo Sarcinelli, a Milano, nella storica Libreria Bocca, con testo in catalogo di Vanni Cuoghi, a Bellano, presentato da Velasco Vitali, e a Ponte San Pietro. Lorenzo realizza le sue opere nello Spazio di via Divisione Julia 6 a Udine, e al Centro Arte Perini di Castelvetro P.no.
Loredana Fantato. In arte Loredana Lola, nasce a Verona dove vive e lavora. Ama definirsi un’artista fuori dagli schemi perché, sensibile all’arte fin da piccola, inizia in età giovanile a mettersi alla prova con la scrittura e con la poesia, riuscendo a pubblicare alcuni romanzi tra i quali La forza della vita, edito da Liberodiscrivere di Genova, e Quarantenni alla riscossa, edito da Allori Edizioni di Ravenna, che riscuotono un buon successo di pubblico e di critica. Dopo una pausa ventennale dedicata alla famiglia, scopre la pittura ed inizia a frequentare i corsi di pittura figurativa e di iperrealismo all’Accademia Artistica di Verona. Inizia quindi ad esporre in collettive con il Guppo Hyperrealist formato da alcune allieve dell’Accademia Cignaroli a cura di Marica Fasoli. Nel 2017 un suo ritratto viene scelto da una giuria di esperti per l’annuale esposizione di fine anno degli allievi dell’Accademia nella prestigiosa cornice di palazzo Miniscalchi Erizzo. Espone con successo nell’ambito di personali e collettive.
Dania Agosti. Nasce a Cremona dove attualmente vive e lavora. Ha conseguito la maturità artistica presso il liceo “B. Bembo”e il diploma di decorazione pittorica con il massimo dei voti presso l’Accademia di belle arti “Brera” a Milano. Ha partecipato a numerose personali e collettive dove è stata segnalata con premi e apprezzata dalla critica. Inserita nel volume “Arte Lombarda sul percorso della strada Valeriana”. Nel 2008 inserita volume n.44 “Arte moderna” Giorgio Mondadori. Nel 2009 inserita nel libro ”Dipingere a Pastello dal Cinquecento a oggi” e nella rivista d’arte “Boè”. Nel 2010 selezionata per la partecipazione al concorso internazionale “Città di New York”. Nel 2014 ha partecipato alla rassegna internazionale Arte Cremona. Realizza su commissione ritratti di persone e animali, paesaggi, nature morte utilizzando diverse tecniche, oltre a opere di découpage e ceramica. Ha tenuto diverse personali e partecipato a varie collettive.
Giorgio Denti. Presidente del Centro Pinoni, sodalizio in seno al quale organizza diverse attività culturali, socio dell’Aics, ha esposto in numerose rassegne collettive dedicandosi, oltre che alla pittura, alla fotografia e alla scrittura.
Giorgio Carletti. Nato a Mantova, Giorgio Carletti dal 1957 al 1959 frequenta i corsi di disegno e pittura tenuti da Mario Busini e da Pallandi presso la Scuola d’Arte del Gruppo Artistico Leonardo. Ha lavorato come incisore di ornati in una fabbrica di cornici, come disegnatore di rivestimenti presso la Ceramica Gosi (ideando, fra l’altro, i pavimenti per alcune chiese di Como e di Varese e disegni ornati per diversi minareti di Beirut) e come bozzettista ed esecutivista al Nastrificio Alquati. Sue opere sono presenti in numerose collezioni private in Italia, Svizzera, Olanda, Germania, Francia, Inghilterra e Stati Uniti. Ha partecipato a concorsi e rassegne, riscuotendo lusinghieri consensi e premi. È stato insignito del titolo di Senatore accademico per la classe di Pittura dell’Accademia italiana “Gli Etruschi” di Livorno. Ha allestito numerose mostre personali e ha partecipato a diverse rassegne e collettive, esponendo con successo in prestigiose sedi.
Emanuela Artemi nasce a Viterbo. Diplomata al Liceo Artistico ‘U.Midossi’ di Vignanello, successivamente si è laureata all’ABAV Accademia di Belle Arti ‘Lorenzo da Viterbo’ in Pittura e la specialistica, sempre in Pittura, eseguita il 20 febbraio 2021. Nel 2017 ha partecipato alla XXIV edizione del “Premio Internazionale di Scultura Edgardo Mannucci” organizzato da ‘Altavallesina-Grottesfrasassi Rotary Club’ ad Arcevia. Ha conseguito lo stage di 100 ore presso il “Laboratorio di Ceramica Studio d’Arte e Restauro” a Viterbo nel 2018. Nel 2021 ha conseguito il corso per i 24 crediti formativi cfa/cfu. Ha partecipato alla presentazione del progetto artistico di Sala1 “Io e Me Autoritratti nel Lockdown” a cura di Cosetta Mastragostino e Mary Angela Schroth svolto il 25 novembre 2021. Ha partecipato al quarto Festival dell’Immagine sullo Spazio Tempismo a cura di Enzo Trifolelli e Gianpiero Ascoli, svolta al Museo Nazionale Archeologico Rocca Albornoz a Viterbo. Espone con successo nell’ambito di rassegne e mostre e collettive.
Giovanna Ferrari. Nata a Piacenza, vive a Ponte dell’Olio. La sua innata passione per l’arte ed in particolare per il disegno la porta, da autodidatta, a impegnarsi nello studio delle tecniche frequentando corsi specifici e acquisendo, nel tempo, nozioni tecniche e abilità attraverso le quali ha sviluppato il proprio talento. Numerose sono le esposizioni e le manifestazioni artistiche alle quali ha partecipato, riscuotendo lusinghieri consensi di critica e pubblico.
Cinzia Ossani. Nata e residente a Bagnacavallo, dal 2012 fino al 2022, ha frequentato la Scuola d’arte comunale “Bartolomeo Ramenghi” nel suo paese natale, oltre a corsi di disegno e pittura, mentre dal 2017 al 2022 ha preso parte, a Firenze, presso la Bottega dell’Arcimboldo, a corsi di disegno a livello professionale. Espone con successo in personali e collettive.
Nicoletta Gentili. Nata a Parma nel 1955, vive a Lugo di Romagna in provincia di Ravenna. Laureata in Scienze Biologiche presso l’Universita’ di Bologna , frequenta la Scuola d’arte Bartolomeo Ramenghi di Bagnacavallo dal 2017 e attualmente iscritta ai corsi di Ceramica e Scultura con il Prof. Francesco Montelli di Ravenna. Precedentemente ha frequentato i corsi di pittura dei professori Michele Andalo’, Cesare Baracca e Margherita Tedaldi. Attualmente frequenta privatamente i corsi di disegno del Prof. Andrea Tampieri di Bagnacavallo. Ha frequentato il Liceo Scientifico di Lugo, dove si è appassionata sia al Disegno Tecnico che “Ornato”. Attualmente fa parte dell’Associazione Acquerellisti Faentini Silvano Drei di Faenza e dell’Associazione “Arte e dintorni” di Bagnacavallo presso le quali si organizzano varie mostre collettive. Ha tenuto diverse personali e partecipato a prestigiose rassegne.
Ennio Sartori. Fin da ragazzo appassionato del disegno, verso i trent’anni frequenta la scuola d’arte del Maestro Tarquinio, grande disegnatore. Inizia con acquerello poi prosegue come nella pittura ad olio. Inizia dai macchiaioli, per poi passare a Boldini ed infine al ritratto più moderno ma sempre con una vena post impressionista. «Nella vita – dice – sono un direttore acquisti in un importante azienda di Cremona, a la pittura rimane il mio primo interesse». Ha esposto in prestigiose sedi nell’ambito di rassegne collettive, conseguendo positivi consensi di critica e pubblico.
Angela Tartamella. Classe ’63, cremonese Angela, frequenta negli anni ’80 i corsi di figura del pittore Giorgio Mori. Trasferitasi nel bresciano, studia e partecipa a numerosi corsi di figura e ritratto. Dal 2000 partecipa attivamente a tutte le iniziative ed esposizioni del Gruppo Artisti Bagnolesi presso il Palazzo Brunelli Bertazzoli di Bagnolo Mella. Partecipa inoltre ad altre collettive tra cui: Montichiari 2002, Pontevico 2003, Azzano Mella 2007 (segnalazione della giuria), Cremona 2007 (terzo premio festa padre Po), Brescia Fond. Civiltà Bresciana 2013, Genivolta 2008, Gambara 2017, Milano 2019, Casalbuttano 2022/2023. AICS Cremona in arte 2021/22/23 , Soncino 2024, Gottolengo 2024, Castelverde 2024, Lonato del Garda 2024;Gottolengo 2025;Lonato del Garda aprile 2025;Milano Biblioteca Accursio maggio 2025; Caminòm Project ottoxotto Brescia maggio 2025. Personali: Bagnolo Mella 2013 – Chiesetta Morari; Bagnolo Mella 2016 – Palazzo Brunelli Bertazzoli; Soncino 2023 – Sala Filanda; Cremona 2023 – A.D.A.F.A.; Alfianello 2023 – Chiesa di S.Rocco; Quinzano D’Oglio 2023 – Centro Culturale Oriana Fallaci; Ghedi 2024 – Sala Consiliare; Soncino 2024 – Museo della Stampa, centro studi stampatori ebrei ; Derovere 2024 – Municipio . BAF 2025 – BERGAMO ARTE FIERA ; Rocca San Giorgio Orzinuovi marzo 2025; Sala Ex Scuderie,Cascina Castello, Castel Mella Aprile 2025; dal 2024 ha iniziato ad insegnare le basi del disegno, e il ritratto, presso le sedi culturali di alcuni Comuni della zona.
Riccardo Bozuffi. Cremonese, figlio d’arte, il padre Sergio è stato fra i maggiori restauratori padani, già dalla giovane età Riccardo coltiva la sua passione per il disegno e la pittura lo portano a frequentare la bottega d’arte del padre dove negli anni matura la sua vena artistica. Conosce vari esponenti della pittura del secondo Novecento che contribuiscono ad accrescere la sua passione per le diverse tecniche, come l’olio, l’acrilico, la tempera, l’acquerello e il trompe l’oeil. I viaggi compiuti negli anni e i paesaggi visitati sono da spunto per le sue innumerevoli opere ad acquerello. La critica ha particolarmente evidenziato la sua facilità ed immediatezza esecutiva, quasi come naturale conseguenza di una dote innata. Tiene corsi d’arte, soprattutto per i bambini. Artista veramente eclettico, ama spaziare, con sorprendente continuità stilistica, dal realismo alla sperimentazione rimanendo sempre e comunque fedele a se stesso, a quella raffinatezza di fondo che s’innerva profondamente in ogni sua opera trasmettendo un senso di serena ed empatica contemplazione. Nei quadri “Silver&Gold”, al centro della rassegna, seppure permane l’interesse per il paesaggio non descritto ma suggerito attraverso forme e colori che lasciano all’osservatore la possibilità di comporre immagini, tutte mentali
Elena Bianchi. Nata a Milano, vive a Livraga in provincia di Lodi. Autodidatta, si dedica all’arte dall’adolescenza. Ha iniziato dal disegno per poi passare alla tecnica ad olio che ha utilizzato per anni nell’esecuzione di lavori in figurativo per poi passare, di recente , all’utilizzo dell’acrilico e ad uno stile contemporaneo. Vice segretaria dell’Associazione Culturale per le Arti Visive ( ACAV aps ) di Codogno, ha intrapreso un percorso sperimentale, concettuale, avvalendosi di tecniche miste e materiali di recupero, tra cui lo spago l’acrilico ed a volte il compensato. Ha esposto in mostre collettive in diverse importanti sedi, fra cui la rocca di Monticelli d’Ongina, il Castello di Pandino , il Pirellone di Milano, la Chiesa dell’Angelo a Lodi, la BBC di Lodi, il Soave di Codogno, il castello Douglas Scotti di Fombio ed alla galleria d’arte Biffi a Piacenza ad Aprile 2024. Un suo dipinto è stato scelto per la copertina del volume “Tavolozze rosa “ di Simone Fappanni ed un altro è stato selezionato per la 17° rappresentazione de “La forza della Donna “che sie è tenuta nel mese di Marzo 2024 presso il Soave di Codogno. Una sua personale ha avuto luogo presso il Castello di San Colombano al Lambro. Tema della personale è stato il suo nuovo percorso artistico incentrato sulla sperimentazione. E’ inoltre impegnata da due anni presso il Castello Douglas Scotti di Fombio nella manifestazione Art Concert, della quale è ideatrice e curatrice. Iniziativa che vede protagoniste diverse forme d’arte: pittura, musica e libri. Ha da poco concluso una mostra personale che ha avuto luogo presso la sala consigliare del comune di Ossago Lodigiano. Titolo della mostra “Oltre l’immagine
Agnieszka Trotta. Così si presenta l’artista: «tutti mi chiamano Aga. Sono nata a Drawsko Pomorskie, una cittadina nel nord della Polonia, vicina al mar Baltico e immersa nella natura. Questo paesaggio che risplende di colori in autunno e primavera, di calore in estate e di bianco ovattato in inverno è stato fonte di ispirazione fin da quando ho imparato a tenere in mano una matita e con quella ho iniziato a rappresentare ciò che osservavo, la mia fantasia ed il mio stato d’animo. Con il passare degli anni ho sviluppato sempre di più questo piacere di disegnare e dipingere paesaggi, cose e in particolare mi piace eseguire ritratti. Dapprima con la semplice matita o carboncino, poi con i colori ad olio. Nel 2011 mi sono trasferita in Italia. Ho iniziato a viaggiare da nord a sud visitando luoghi, città e paesi meravigliosi e pieni di vita, ogni volta fonti di ispirazione per i miei dipinti. Nel 2021, partecipo a Milano ad una mostra di acquerelli organizzata dall’Associazione Italiana Acquerellisti (AIA), dove vengo a contatto diretto con la pittura ad acquerello e ne vengo folgorata. Ho quindi iniziato un nuovo percorso artistico, addentrandomi nella tecnica dell’acquerello anche con il supporto di maestri di fama internazionale, che mi hanno aiutata a scoprire le molteplici sfumature della tecnica e dei giochi di colore, luci ed ombre che l’acquerello consente di sperimentare. Attraverso le mostre organizzate dall’associazione AIA (Milano, Cortina, Fabriano, Roma) ho potuto esporre i miei dipinti ad acquerello e mostrare le mie capacità, che sono state ammirate, apprezzate e selezionate da giurie di esperti e successivamente pubblicati ed esposti in alcune mostre internazionali (Finlandia, Australia). Ho anche partecipato ad altri concorsi e mostre internazionali (Canada, Inghilterra) e nazionali (Martina Franca, Mantova) ottenendo prestigiosi riconoscimenti. Nel 2023 sono entrata a far parte del direttivo AIA. L’acquerello mi ha aperto uno spazio senza confini di sperimentazione per la mia fantasia e la mia anima creativa».
Aldo Barlassina. Nato a Milano, dove, da ragazzino, scambiava i suoi disegni per avere tracce di temi e traduzioni di latino, poi con i compagni di lavoro utilizzava le sue abilità per barattare suoi dipinti con le altre attrezzature per le altre sue passioni: Dopo aver tracciato a grandi linee il mio soggetto, inizio a dipingere in acquerello lasciando scorrere con grande libertà l’acqua colorata che asciugando delimita le sfumature. Questi contorni, i tutti contorni, anche più piccoli di ogni sfumatura, vengono eseguiti con un pennello linear o con una stilografica caricata con un converter pieno di acquerello nero liquido punto così facendo il mio dipinto si trasforma in una sorta di opera astratta, dove ogni sfumature di colore ha una sua forma e un suo contenuto, separata dagli altri ma che con gli altri dona una sua unicità all’insieme». Ha tenuto diverse personali e partecipato a varie collettive, anche di respiro internazionale, in seno all’Associazione Italiana Acquerellisti, di cui è socio.