CARLA VAN DE PUTTELAAR. NORTHERN LIGHTS: SCATTI IN MOSTRA

Carla van de Puttelaar, Rembrandt Series, archival pigment print montata su dibond, 54×77 cm press kit NORA com.

MILANO.  Other Size Gallery di Milano ospita la personale di Carla van de Puttelaar, la nota fotografa olandese i cui scatti si ispirano alla raffinata ritrattistica nord-europea del XVII secolo proiettandola nella contemporaneità: l’autrice affronta il tema del corpo femminile valorizzandolo in tutte le sue idiosincrasie e unicità in uno sguardo che lo rende sempre bellissimo e poetico.

­In occasione della Milano Art Week 2022, Other Size Gallery presenta, per la prima volta a Milano, una personale della fotografa Carla van de Puttelaar (1967, Amsterdam) dal titolo “Northern Lights”.
Curata da Claudio Composti, l’esposizione fino al 20 maggio un’accurata selezione di undici fotografie, di medio e grande formato, che alterna sapientemente i soggetti prediletti dall’artista, dai ritratti femminili alle nature morte.

Le fotografie di Carla van de Puttelaar si ispirano alla raffinata ritrattistica nord-europea del XVII secolo proiettandola nella contemporaneità: l’autrice affronta, in modo al tempo stesso delicato e potente, il tema del corpo femminile valorizzandolo in tutte le sue idiosincrasie e unicità in uno sguardo che lo rende sempre bellissimo e poetico.
 
A fare da contrappunto, le nature morte anch’esse tanto belle quanto peculiari: “Il corpo femminile è il suo soggetto principale – spiega il curatore nel suo testo critico – ma negli ultimi anni ha anche iniziato a ritrarre la bellezza dei fiori, in particolare quelli sul punto di appassire. Superficie floreale che come pelle, sottile e protettiva, caratterizza il fiore e subisce lo scorrere del tempo e rappresenta, da sempre, la simbologia della caducità della vita e della bellezza che, appunto, sfiorisce. Epico memento mori, tipico degli still-life fiamminghi.”

Uno sfondo nero e la luce di una finestra orientata a nord sono i semplici ingredienti che occorrono alla fotografa olandese per ritrarre i suoi soggetti e catturarli nel momento più seducente, immortalato per sempre a beneficio dei posteri. La luce naturale è infatti una delle sue risorse più importanti unitamente a un vivo interesse per la pittura dei Maestri Antichi del Barocco olandese che l’ha portata a ottenere un dottorato in ritrattistica del 1600. Nelle sue fotografie convergono dunque tutti i suoi riferimenti: l’effetto drammatico dato dall’alternarsi di luce e oscurità dei dipinti di Rembrandt, la precisione matematica e il dettaglio dell’opera di Vermeer, la raffinatezza delle nature morte di Rachel Ruysch.
L’insieme di questi elementi ha reso la fotografia di Carla van de Puttelaar riconosciuta e apprezzata in tutto il mondo, tanto da convincere la National Portrait Gallery di Londra ad acquisirne cinque opere.
 
In mostra, si possono ammirare alcuni scatti delle sue serie più celebri: quelli della “Rembrandt Series”, commissionati dalla stessa Rembrandt House di Amsterdam che l’ha chiamata a confrontarsi con i ritratti del maestro fiammingo; le fotografie del progetto “Galatea” ispirate al mito greco dello scultore Pigmalione che, innamoratosi della sua scultura, pregò Afrodite di renderla umana – proprio come nel mito, i ritratti fotografici sembrano prendere vita; gli scatti della serie “Hortus Nocturnum” in cui i fiori sono trattati come fossero corpi umani. 
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FONTE. Testo e foto, inseriti al solo scopo di presentare l’evento: press kit Ufficio stampa NORA comunicazione