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MANTOVA. Il gran sovrano “che non vedeva mai tramontare il sole” torna a fare trionfale ingresso in città con la mostra “L’imperatore e il duca. Carlo V a Mantova, a Palazzo Te, fino al 25 giugno a cura di Daniela Sogliani e Marsel Grosso.
Palazzo Te fu sede di una grande festa l’8 aprile 1530 mentre nella camera di Psiche veniva allestito un sontuoso banchetto per l’imperatore. Il marchese Federico venne nominato da Carlo V primo duca
tra i Gonzaga.
La tappa a Mantova lasciò un ricordo indelebile nella mente dell’imperatore tanto da dichiarare in una Cronaca: “Signor marchese, veramente anchora non sono stato in
città niuna in Italia la quale sino a qui mi sia piaciuta più di questa vostra”.
Tra le opere pittoriche in mostra spicca il celebre “Ritratto di Carlo V con il cane” di Jakob Seisenneger dal Kunsthistorisches Museum di Vienna (1532). il pittore austriaco si soffermò sul significato simbolico e politico dell’abito del sovrano, su cui si stagliava il collare dell’ordine del Toson d’oro. Il cane è forse l’amato Sampere, il «cane grande corso» che – stando alle parole di Marin Sanudo – Carlo V fece portare su un carro nel novembre 1532, in occasione del passaggio dell’Adige in direzione di Mantova.
La mostra presenta anche documenti dell’Archivio di Stato, xilografie, la Cronaca del soggiorno in Italia del 1529-1530 della Biblioteca universitaria di Pavia e un disegno di collezione privata con arco trionfale riferito alla cerchia di Giulio Romano, regista del grande evento del passaggio regale.
MARCELLO TOSI