CHERNOBYL: FOTOGRAFIE DI CAVALLINI E POESIE DI COPERCINI ALLA DIARI DI BORDO

La celebre ruota panoramica di Chernobyl in uno scatto di Marco Cavallini: la giostra non entrerà mai in funzione a causa dell’incidente nucleare

PARMA. Fotografie e poesie da Chernobyl è un connubio che nasce da un’idea del fotografo Marco Cavallini e della poetessa Manuela Copercini, entrambi fidentini.

Si incontrano casualmente in una sera di mezza estate 2022. Cavallini racconta a Copercini le impressioni sconvolgenti che aveva ancora addosso dopo un viaggio in solitaria a Chernobyl nel 2019.

La poetessa rimane molto colpita da queste foto, dai luoghi abbandonati che Cavallini ama fotografare. Decidono così di creare una mostra mettendo in connubio le due arti, e Copercini, ispirata dalle foto angoscianti di Cavallini, scrive 15 poesie per l’occasione.
Ne nasce così un’esposizione inaugurata a Fidenza a settembre presso la sala mostra della Cantina del Bugiardo, di fianco al Duomo. 

La mostra ha talmente tanto successo (visti gli accadimenti attuali e quindi una tematica tornata molto vicina a noi) che decidono di mettere il tutto in un libro che verrà presentato il 22 dicembre alla Cantina del Bugiardo di Fidenza titolo: DA QUEL MATTINO NON ALBEGGIA PIÙ.

Il 21 gennaio 2023 alle ore 18 sarà inaugurata la stessa mostra a Parma, presso la libreria Diari di Bordo, in Borgo Santa Brigida 9, nel cuore della città. La mostra rimarrà esposta fino al 18 febbraio 2023.

La libreria nasce dal sogno nel cassetto di Alice e Antonello di dare vita ad una location dedicata interamente alla buona letteratura e al tema del viaggio. Questo luogo, che si occupa anche di tantissimi eventi, offre una vasta scelta di letteratura indipendente di qualità, classici, narrativa di viaggio, reportage ed un’attenta selezione di poesie, fumetti, libri per bambini, con un’offerta di titoli selezionati ad uno ad uno con passione.

“Sono sempre rimasto molto colpito dalla vicenda di Chernobyl – spiega Cavallini – e da quando ho visto le prime foto di Prypiat sui siti di urbex ho cominciato a pensare che un giorno ci sarei andato, mi frenava soltanto la paura della radiazione.

L’altro aspetto che però mi ha sempre  colpito molto è l’aspetto umano della vicenda, ovvero la fine che hanno fatto gli abitanti della cittadina prima costretti a lasciare precipitosamente le loro case e poi a vivere una vita da appestati.

La zona di alienazione è interdetta alla gente da più di trent’anni ma è stata già visitata da un sacco di gente con le più diverse intenzioni ed è stato rubato di tutto  ma malgrado questo camminando per la cittadina si capisce che è stata abbandonata da un giorno all’altro.

Con il mio modo di fotografare molto semplice ho cercato di trasmettere l’angoscia che ho provato durante la visita e abbinando le fotografie con le poesie di Manuela abbiamo voluto anche lanciare un messaggio sui danni che può fare l’uomo tanto che durante la visita alla mostra da parte degli studenti spesso il discorso è finito sull’emergenza climatica, argomento che apparentemente non c’entra nulla”

È nell’incontro ancora una volta con la curiosità e la ricerca artistica, che Manuela e Marco effettueranno il loro viaggio a Parma, con un diario di bordo.

Per approfondire suggeriamo la lettura del libro Chernobyl 01:23:40. La storia vera del disastro nucleare che ha sconvolto il mondo di Andrew Leatherbarrow, ordinabile su Amazon cliccando qui.

La copertina del libro