CINQUANT’ANNI TRA COLORE E ACQUA: 190 ACQUERELLI DEI SOCI AIA A CASCINA ROMA

Cascina Roma, part, foto Wikipedia Creative Commons Attribuzione 3.0 Unported

SAN DONATO MILANESE. L’Associazione Italiana Acquerellisti, AIA, è stata fondata a Milano nel 1974 e quest’anno festeggia cinquant’anni di attività. L’AIA in questi 50 anni ha sempre svolto attività di promozione dei soci e di divulgazione della tecnica dell’acquerello programmando mostre, eventi e attività di vario tipo.

Negli anni l’AIA è andata via via crescendo nel numero dei soci: partita con poche unità a Milano al momento della fondazione, è arrivata a comprendere attualmente 160 soci distribuiti su tutto il territorio nazionale. Inoltre, l’AIA si è aperta anche all’estero fondando nel 1998, con l’Associazione Belga, la European Confederation of Watercolour Societies (ECWS) che attualmente conta 14 associazioni europee di acquerello, che l’AIA coordina dal 2012. Inoltre, dal 2018 fa parte del Coordinamento delle Associazioni Italiane di Acquerello.

La mostra grande dell’AIA di quest’anno, dal titolo “Cinquant’anni tra colore e acqua”, si svolgerà alla Cascina Roma dall’8 giugno al 7 luglio 2024. Vede la partecipazione di 120 soci che presentano, a scelta, una o due opere a tema libero, di dimensioni di 35×50 o 50x 70 cm. per un totale di 190 acquerelli. Sarà stampato un catalogo cartaceo della mostra, che verrà poi pubblicato anche online sul sito dell’AIA, al termine della mostra.  Per l’occasione il logo dell’AIA per quest’anno assume una veste particolare, visibile su tutto il materiale divulgativo.

“Guardare un acquerello – spiega Simone Fappanni in catalogo – significa andare al di là di una mera rappresentazione di un soggetto; significa, invece, andare “dentro” e “oltre” il soggetto stesso, secondo una scansione pigmentale che determina la narrazione e dona forza alla meta-narrazione pittorica. Ma guardare un acquerello significa, anche, pensare che nelle pieghe del colore s’insinua l’acqua che è la linfa vitale dell’acquerello, che fissa per sempre la traccia del passaggio delle setole imbevute di colore, che determina l’ampiezza di ogni tocco e di ogni riflesso.

E il “gusto” di assaporare ogni pennellata, ogni movimento, diventa impagabile, perché come bene sanno tutti i Soci dell’Aia, acquerellare significa esprimere se stessi, portare sulla carta il proprio sentire, sperimentare e mettersi alla prova. E ciò solo con quattro cose: un foglio di carta (un tempo un lembo di seta), acqua, pennello e colore. Se non è magia questa, poco ci manca…”

Elenco dei partecipanti (in blu i Soci Onorari)