
MONTICELLI. Il Castello Pallavicino – Casali di Monticelli è la sede del Convegno Letterario “Poesia è…”, promosso dal Gruppo Mostre ed Edizioni We, che si terrà nella mattinata di domenica 9 marzo dalle 10.00. La poesia, nella sua ricchezza linguistica ed espressiva, rappresenta una forma d’arte che attraversa tutte le epoche, proponendo un’illuminante prospettiva sulla condizione umana.
Nel panorama contemporaneo, l’ascolto dei testi poetici scritti da poeti rivela un’incredibile profondità di pensiero e sensibilità che è essenziale per comprendere e riflettere sul mondo che ci circonda. Ecco allora che “Poesia è…” si configura come una preziosa occasione di ascolto e di comprensione. I poeti contemporanei abbracciano nuove forme e stili, andando anche le convenzioni e ampliando i confini della espressività.
Attraverso l’uso sperimentale della lingua e la fusione di diverse tradizioni poetiche, essi invitano a esplorare nuove modalità di espressione e a rompere le barriere culturali. Questo approccio innovativo non solo arricchisce il tessuto della poesia stessa, ma stimola anche il pensiero critico.
Dopo i saluti introduttivi delle attività e di Albino Casarola, il critico Simone Fappanni aprirà i lavori e presenterà la mostra antologica L’anima della natura di Claudio Guatteri, che con questa rassegna festeggia i cinquant’anni di attività creativa e sarà presente all’evento. A seguire, durante la mattinata, si alterneranno le voci recitanti di poeti provenienti da diverse zone d’Italia e dall’estero. Si tratta di Piera Cuzzoli, Michela Intropido, Giusy Bova, Vittorina Sarzi, Klizia Rossini, Manuela Copercini, Hebe Munoz, Adriano Engelbrecht, Claudio Ardigò, Giuseppe Piccione, Marina Maghetti, Simona Advicula, Paola Mattioli, Nicola Bergamaschi, Johana Laura Mendez, Federico Bertesi e Francesco Nigri.
Ai vari momenti del recital si succederanno tre relazioni: La poesia in rima nel secondo Novecento e oltre tenuta da Vincenzo Montuori, Poesia e Rete, svolta da Alessandra Corbetta, e La Luna nella poesia, proposta da Claudio Ardigò. L’ingresso è libero.