COSA SONO E COME NASCONO LE OPERE D’ARTE CREATE CON L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE?

Rodriquez, Circus (courtesy of the artist)

MILANO. Le opere d’arte create con l’intelligenza artificiale stanno rapidamente guadagnando popolarità nel mondo dell’arte contemporanea. 

Questa nuova forma di espressione artistica combina la creatività umana con le capacità computazionali delle macchine, creando risultati unici e sorprendenti.

L’intelligenza artificiale può essere utilizzata per generare opere d’arte in diversi modi. Una delle tecniche più comuni è l’uso di algoritmi che analizzano grandi quantità di dati per individuare pattern e tendenze. Questi algoritmi possono poi essere utilizzati per creare immagini, sculture, musica e molto altro ancora.

Uno dei pionieri nel campo dell’arte generata dall’intelligenza artificiale è l’artista americano Ian Cheng. Le sue opere combinate con l’IA includono “BOB (Bag of Beliefs)”, una serie di sculture che utilizzano l’apprendimento automatico per creare forme uniche. Le sculture sono realizzate con un materiale traslucido, che consente alla luce di filtrare attraverso di esse, creando un effetto visivo straordinario.

Un altro esempio di opere d’arte create con l’intelligenza artificiale è il progetto “The Next Rembrandt”. In questo caso, un team di artisti, ingegneri e scienziati ha utilizzato l’apprendimento automatico per analizzare tutte le opere di Rembrandt e creare un nuovo dipinto che sembrava essere stato realizzato dal maestro olandese stesso. Il risultato finale è stato un ritratto realistico che ha catturato lo stile e la tecnica di Rembrandt in modo sorprendente.

In Italia, uno fra i pionieri di quest’arte è Gabriele Rodriquez. «L’Intelligenza Artificiale – spiega – crea immagini secondo dei comandi descrittivi e dettagliati proposti dall’autore. Esse possono essere modificate anche radicalmente o semplicemente accettate. Quindi l’intervento dell’artista diventa fondante perché senza le sue istruzioni la macchina non crea nulla. Pertanto il rapporto fra macchina e autore diventa un unicum imprescindibile.

Dunque, l’artista è tale a prescindere dallo strumento che usa, e il risultato finale deve avere come scopo ultimo quello di stupire il fruitore. Rasentando la blasfemia si può aggiungere che gli strumenti hanno un’importanza residuale, tutt’al più diventano delle abilità, è il concetto, l’idea che sovrasta».

Alcuni artisti utilizzano anche reti neurali per creare opere d’arte generative. Questi algoritmi possono apprendere da un set di dati di riferimento e generare nuove immagini basate su quello che hanno appreso. Questa tecnica può portare a risultati sorprendenti e imprevedibili, in cui la macchina stessa diventa l’artista.

Nonostante l’entusiasmo per l’arte generata dall’intelligenza artificiale, ci sono anche critiche e domande etiche che attirano questa forma di espressione artistica. Alcuni sostengono che l’arte generata dall’IA manca dell’aspetto emotivo e dell’esperienza umana che sono spesso presenti nelle opere d’arte tradizionali. Altri si preoccupano del fatto che l’IA possa sostituire gli artisti umani e portare alla perdita di posti di lavoro nel settore artistico.

Nonostante queste preoccupazioni, l’arte generata dall’intelligenza artificiale continua a evolversi ea sorprendere il pubblico. 

Le opere d’arte create con l’intelligenza artificiale sono esposte in gallerie e musei di tutto il mondo, dimostrando che questa nuova forma di espressione artistica sta guadagnando sempre più riconoscimento e apprezzamento.

In conclusione, le opere d’arte create con l’intelligenza artificiale rappresentano una nuova frontiera nell’arte contemporanea. Grazie all’uso di algoritmi, reti neurali e altre tecniche computazionali, gli artisti sono in grado di creare opere uniche e sorprendenti che sfidano le convenzioni artistiche tradizionali. Nonostante le preoccupazioni e le critiche, l’arte generata dall’IA continua ad evolversi ea essere esposta in importanti contesti artistici in tutto il mondo.