DAL REALE ALL’IMMAGINARIO: MOSTRA COLLETTIVA ALL’HOTEL ITALIA

Un’opera di Ganassali

CAGLIARI. S’intitola “Dal reale all’immaginario” la nuova collettiva che si apre venerdì 9 maggio, alle 18,30, all’Hotel Italia (Via Sardegna 31) di Cagliari. Il percorso espositivo, curato da Simone Fappanni e Simone Mereu Canepa, che introdurrà la rassegna durante il vernissage, si propone di offrire al visitatore in un avvincente “viaggio emozionale” capace di sondare i confini fra la rappresentazione realistica e l’espressività d’intonazione astratta.

Si tratta di un percorso che passa attraverso l’esplorazione di scenari, reali e metafisici, procedendo progressivamente verso per immagini oniriche, per poi giungere soluzioni meta-rappresentative popolate da forme e colori libere da qualsiasi vincolo oggettivo.

Ecco, allora, che la multiformità del quotidiano emerge prepotentemente in numerose declinazioni nelle quali è estremamente piacevole e interessante immergersi ad libitum. Infatti, tanto i dettagli quanto l’uso delle fonti luminose e, più in generale, l’impaginazione dell’opera, pervengono a una sintesi formale che cattura immediatamente l’attenzione e risulta anche, in qualche misura, uno specchio fedele della società contemporanea in continuo movimento.

Se, infatti, Roberto Dellanoce, propone paesaggi ammantati dalla natura e dall’acqua risolti secondo misure che lambiscono la surrealitè, Claudio Pezzini presenta, invece, scenari in cui il caos e il rumore delle grandi metropoli sembrano fagocitare tutto e tutti.

Una sensazione, questa che si risolve, talvolta, in una marginalità che svela la solitudine e, più ancora, l’inquietudine, come accade nelle opere di Massimo Tosi, connotate da potenti contrasti giocati sul contrasto fra il bianco e il nero, che ancora una volta rimandano a una sfera intima, personalissima.

Identica notazione, la si ritrova nei pezzi di Erminia Ganassali, che lavorando su vari tessuti, e nei lavori esposti sulla juta in modo preminente, riesce a scandagliare aspetti profondi di un’umanità che percorre il “viaggio” esistenziale aspirando a una sempre più piena consapevolezza di sé.

Quei “frammenti” di umanità che si ricompongono all’interno dell’io di cui parla ampiamente la pittura di Andrea Baldi, che non rappresenta quasi mai un volto per intero, preferendo, invece, quei particolari, che ne precisano l’essenza, attraverso colori densi e pastosi.

Una multiformità, questa, che in qualche modo trova compimento in Liana Morgese, raffinata acquerellista astrattista, in cui tema della luce viene ancora una volta ad affermarsi secondo linee sottili e velature morbide e impalpabili che si liberano nello spazio con quella leggerezza che afferisce al tempo che scorre perpetuamente. La rassegna è visitabile gratuitamente fino al 5 giugno.

Artisti espositori – Cenni biografici

Un dipinto dii Baldi

ANDREA BALDI «Carta e colori, dapprima solo hobby passeggeri, si sono trasformati in una passione che mi ha portato a voler approfondire la conoscenza dell’arte. Ho trovato le mie prime fonti di ispirazione nella fotografia e nella musica; in particolare, amo la natura e tutto ciò che la riguarda nei suoi vari colori ed espressioni». Così si presenta Andrea Baldi, artista originario di Orvieto residente a Guardamiglio, nel Lodigiano. Dal 1986 fa parte di diversi gruppi di lavoro fondati da artisti che, diversi per stile e formazione, lo hanno aiutato a tradurre nei dipinti le sue idee e i suoi sogni, «a rivelare – come lui stesso afferma – qualcosa di me stesso insieme ai colori, a proporre il soggetto del dipinto in una chiave personale ed emozionale. Utilizzo diverse tecniche pittoriche come la pittura a olio, l’acquerello, l’acrilico, il carboncino, la matita e la china. I miei primi soggetti sono stati i paesaggi. Oggi mi sento più attratto dalla figura umana e soprattutto dalle espressioni del viso. Il mio più grande desiderio è di preparare una mostra sull’altra faccia della Terra, una sorta di mostra sull’eterogeneità della razza umana, per mostrare le infinite sfumature di luce, colore e sentimento che l’uomo possiede…». Ha esposto con successo in numerosi sedi.

Una tela di Dellanoce

ROBERTO DELLANOCE. Soresinese, ha frequentato a Castelleone la Scuola di Pittura col maestro G. Antonini. La prima personale risale al 1983, nelle sale del Comune di Soresina, a cui ha fatto seguito un’intensa attività produttiva ed espositiva. Per la sua attività culturale gli sono stati conferiti importanti riconoscimenti fra cui quello, nel 2018, di “Soresinese dell’anno”.

È stato coordinatore delle “Sale mostre del Podestà” del Comune di Soresina e ideatore del progetto del 150° Anniversario dell‘Unità d’Italia per la cittadina dove risiede, in cui ha curato mostre, copertine di volumi e cataloghi, scenografie, oltre a laboratori dedicati alla creatività indirizzati ai più piccoli e ad ha realizzato progetti a sfondo umanitario e benefico.

Espone con successo in Italia e all’estero ed è noto anche per le opere a tema sacro presenti in luoghi di culto.

ERMINIA GANASSALI. Lodigiana, nel proprio atelier di Via Robolotti a Cremona. Ganassali si è diplomata counsellor-art presso l’Istituto Gestaltico di Lucca ed ha approfondito la sua formazione frequentando la scuola d’arte evolutiva Kotoba di Lucca. Tale formazione le ha permesso di seguire esperienze teatrali e performative, accompagnate da studi ed approfondimenti sul processo creativo. Ha condotto laboratori e corsi di pittura espressiva, finalizzati all’autodistensione e all’elaborazione delle potenzialità creative individuali. Ha esposto con successo in diverse sedi, fra cui Arte Genova e la galleria d’arte PodPaweim di Cracovia.

Un acquerello astratto di Morgese

LIANA MORGESE. Nata a Brescia, dove vive e lavora, Liana Morgese muove i primi passi nel mondo artistico sotto la guida del maestro Antonio Gigante prediligendo la tecnica dell’acquerello. Ha fatto parte del gruppo Incontri di Brescia. Dal 1999 partecipa attivamente a manifestazioni artistiche nel corso delle quali ha riscosso lusinghieri consensi. Nel 2003 ha vinto il secondo premio del Concorso nazionale di Pittura ad acquerello “Mario Dibi” di Grosseto. Nel 2002 tiene la prima mostra personale a Ome (Bs) successivamente espone in diverse località. Fa parte dell’Associazione Italiana Acquerellisti, con la quale partecipa a manifestazioni nazionali e internazionali (Polonia, Colombia). Alcuni acquerelli donati si possono trovare negli archivi del Sharjah Art Museum (Sharjah, United Arab Emirates), Comune di Pavone Mella, Associazione Italiana Acquerellisti, Fondazione Museo Bolivariano (Museo Bolivariano de Arte Contemporaneo, Santa Marta, Colombia). Sono acquerelli astratti, acquerelli di luce, quelli di Morgese. Al di là di ciò che forse verrebbe da ipotizzare la tecnica dell’acquerello non è praticata soltanto da artisti figurativi, ma anche da astrattisti, con risultati spesso sorprendenti. Ne costituisce un eccellente esempio il percorso creativo di Morgese. Questa raffinata artista è infatti riuscita a intraprendere un inter compositivo fondato sullo studio della luce attraverso i colori con i pigmenti ad acqua, pervenendo alla costituzione di opere, anche tridimensionali, che rimandano a una profondità empirica sottile e intensa. I quadri di Liana sono acquerelli di luce, armonie nascenti che nascono e si svolgono nel bagliore di un istante, nella consistenza ovattata della carta da cui paiono trarre origine e ritornare in continuazione.

Una tela di Pezzini

CLAUDIO PEZZINI. Vive a San Martino del Lago. Fin da bambino manifesta una naturale inclinazione verso l’arte e soprattutto una forte propensione per il disegno e il colore che diventano il centro della sua ricerca creativa. Inizia a dipingere a olio sperimentando con entusiasmo le potenzialità di questa tecnica: dopo l’acquisizione dei fondamentali rudimenti espressivi, passa all’attenta osservazione delle opere dei maestri del Novecento e delle avanguardie storiche che diventano i suoi primi modelli stilistici, per arrivare a maturare progressivamente un approccio originale.

Espone frequentemente in Italia e all’estero conseguendo lusinghieri consensi di critica e pubblico. Fra i principali riconoscimenti ricordiamo il primo premio allo storico Concorso “El Cavalet” promosso dalla “Famiglia Cremounesa”.

Suoi lavori figurano in importanti pubblicazioni, fra cui cataloghi e riviste, e sulla copertina dei volumi Il paesaggio nell’arte dal reale all’immaginario, Arte e Web nell’era del Covid-19 e Alchimelodie, oltre che in diverse collezioni private. Recentemente ha esposto all’Accursio di Milano, allo Spazio Arte di Castell’Arquato, all’Officina dell’Arte di Piacenza, al Centro Arte Perini di Castelvetro, alla Solis Art Gallery e in diverse Fiere d’arte, proponendo i suoi lavori in Italia e all’estero.

Un’opera di Tosi

MASSIMO TOSI. Vive in provincia di Verona. Lo stile artistico è ispirato ad un linguaggio iconografico legato a tempi e correnti diversi, costruendo un percorso estetico fortemente orientato alla sperimentazione, con una marcata espressività dai riferimenti post-industriali.

Lo studio della materia è il nucleo di una visione artistica che evidenzia la creazione di una imponente rappresentazione simbolica, fino a concepirne una ideale dimensione estetica: Ultimaombra (il luogo della fantasia e dell’immaginazione dentro una zona d’ombra dell’arte).

L’ombra è il filo conduttore, dove si avvertono particolari atmosfere onirico-surreali e l’immagine diviene quasi scrittura. L’evoluzione artistica di Tosi è contrassegnata da una vasta produzione multiforme di opere; partecipazione a concorsi e rassegne sul territorio, fino ad esporre presso importanti sedi e raccogliendo significativi consensi di pubblico e di critica. I suoi lavori sono presenti in collezioni private e pubbliche. Recentemente ha esposto all’Accursio di Milano.

INFO Titolo della Mostra: Dal reale all’immaginario Espositori: Andrea Baldi, Roberto Dellanoce, Erminia Ganassali, Liana Morgese, Claudio Pezzini e Massimo Tosi Location: Hotel Italia, Cagliari, Via Sardegna 31 Periodo: 11 maggio – 5 giugno 2025 Curatori: Simone Fappanni e Simone Mereu Canepa Inaugurazione: 11 maggiore alle 18,30 Ingresso: libero