CASTELVETRO P.NO. La nuova proposta espositiva del Centro Arte Perini è un ideale dialogo fra la pittura realista del bresciano Riccardo Franzoni e la moderna scultura del reggiano Michele Sassi. “Dal segno alla forma” (dal 3 al 30 giugno) è dunque un titolo assolutamente appropriato per questa interessante rassegna.
Nato a Brescia, Franzoni vive a Serle. Fin da bambino è appassionato al disegno e alle arti figurative in genere. Frequenta l’Istituto d’arte “Caravaggio” di Brescia, dove ottiene il diploma di maestro d’arte in decorazione pittorica. Dopo la maturità in arte applicata si diploma in pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano con il massimo dei voti. Frequenta saltuariamente lo studio dell’artista bresciano Gabriele Saleri. Insegna pittura e disegno presso alcuni istituti di Brescia.
Predilige la tecnica della pittura ad olio, pur continuando ad eseguire anche strappi d’affresco. Si dedica anche alla realizzazione di decorazioni e trompe l’oeil. Ha partecipato a diverse mostre personali e collettive, ottenendo consensi di critica e di pubblico. Sue opere sono presenti in collezioni private in Italia e all’estero.
«In questa rassegna, spiega Simone Fappanni, l’artista presenta una serie di ritratti e figure in cui si evince la sua straordinaria capacità introspettiva: attraverso gli occhi, autentici specchi dell’anima come sostenevano gli antichi, traspare l’interiorità di ogni viso accuratamente raffigurato».
Nato a Sassuolo, Sassi si diploma Maestro d’Arte presso l’istituto d’arte G. Chierici di Reggio Emilia. Grazie ad alcune esperienze professionali, si avvicina alla lavorazione dell’argilla e inizia come un percorso di studio dell’anatomia che lo porta ad esprimersi con un genere figurativo personalizzato dal suo sentire interiore. Ha collaborato come insegnante di scultura con il Circolo Degli Artisti di Reggio Emilia. ù
Tiene lezioni di scultura presso la Scuola di Scultura su pietra di Canossa. Vincitore di diversi premi d’arte, ha tenuto fortunate personale partecipando, inoltre, a fiere e rassegne di respiro internazionale.
Oltre alla realizzazione di numerosi lavori su commissioni private, ha realizzato monumenti. Sue opere fanno parte di collezioni private sia in Italia che all’estero.
«L’intensità dinamica delle sue sculture – afferma Fappanni – riesce a emozionare già a un primo sguardo. La materia da inerte si carica di vita arrivando direttamente al cuore dell’osservatore che ne rimane immediatamente affascinato».