DELICATE TENUITÀ: COLLETTIVA ALLA ARTtime

Nevicata a Venezia, acquerello su carta di Luigi Onofri, courtesy of the Artist

UDINE. Domani, venerdì 2 dicembre 2022, alle ore 11:30, la Galleria ARTtime di Udine inaugura la mostra “Delicate tenuità”.Espongono: Carlotta, donPaco, Tullio Fantuzzi – ARTU, Luigi Onofri, Lorenzo Terragin, Elena Timtschenko, Gerd Zimmermann.

Come il titolo lascia intuire, si tratta di una rassegna concepita per presentare opere dai toni chiari e delicati, con atmosfere tenui e raffinate. Pur nella diversità stilistico/tecnica e nella naturale originalità di ciascuno stile, il fil rouge sarà dunque legato al colore: sfumature di tonalità chiare caratterizzeranno tutti i dipinti in esposizione. Gli spazi della Galleria udinese saranno piacevolmente occupati da poesie tonali che ben si possono associare a un clima che già volge all’inverno.

Rimarrà aperta e visitabile fino a giovedì 15 dicembre.

Sabato 3 dicembre alle ore 17:30 avrà luogo il vernissage, un momento conviviale di incontro e dialogo, all’insegna dell’Arte e di tutto ciò che ruota attorno ad essa.

Carlotta Mantovani è una pittrice e disegnatrice che risiede a Ferrara. Carlotta descrive la sua espressione artistica come il risultato di un’intensa ricerca introspettiva in cui l’arte ha assunto un ruolo di connessione tra le forze inconsce della nostra anima e gli stimoli che riceviamo dall’esperienza di vita. Le diverse composizioni sono create principalmente con oli, acrilici, acquerelli, resina e smalti su tela, carta o legno. Queste le parole dell’artista quando le si chiede che cosa sia l’Arte: «L’arte è un elemento costitutivo, una colonna portante – a volte un ostacolo – della nostra esistenza! Modifica, nel bene e nel male, la realtà che ci plasma». Pittrice ed illustratrice di successo, le sue opere sono state presentate in numerose mostre personali e collettive a livello nazionale.

L’artista donPaco (Francisco Casaretto) è nato a Madrid e dal 1991 risiede in Germania. Dal 1991 al 2014 si dedica all’apprendimento di molte tecniche artistiche: olio, acquerello, acrilico con diversi linguaggi e stili espressivi. Si dedica al suo lavoro contro ogni tipo di affermazione ontologica. Non ha indicato né intende spiegare come funziona il mondo, ma trae le sue rappresentazioni dall’esperienza diretta e immediata. Si tratta di istanti e presenze – se si tratta di finzione, ma anche testimonianze personali o sognate. Provare la qualità da sola ha un ruolo, in modo che le decisioni creative e stilistiche siano subordinate al rispettivo tema, e le loro immagini di fondo ricadano all’interno di esse. Questo crea una diversità che spiazza e sfida le classificazioni tradizionali.

Tullio Fantuzzi – ARTU non si è inventato pittore, ma la sua arte è frutto di preparazione. Dietro a quadri all’apparenza semplici c’è una storia, uno studio profondo, la ricerca di un’espressione unica, specifica, espressione dell’anima vera dell’artista. Il suo percorso pittorico lo ha condotto a rappresentazioni di grande equilibrio. Linee diritte, ma mai rigide, contornano finestre, tetti, oggetti in una pittura razionale e insieme fantastica. Le immagini ricordano aspetti del reale, spingendoci tuttavia ad una elaborazione fantasiosa. La tecnica che usa è laboriosa: affresco su pannello, che gli consente di entrare a diretto contatto con la materia, in questo modo è come se l’artista diventasse “strumento” di espressione della naturalità del mondo e quindi della vita stessa.

Nato a Pordenone, Luigi Onofri sin da giovanissimo manifesta una grande passione per l’arte. In età matura frequenta vari corsi, trovando nell’acquerello la tecnica più congeniale per esprimersi. Ha partecipato ad importanti collettive e numerose personali. Membro dell’Associazione Italiana Acquerellisti, con cui ha esposto in prestigiose sedi, ha visto spesso selezionati i suoi lavori per rappresentare l’Italia in manifestazioni internazionali organizzate dalla European Confederation of Watercolour Societies. La travolgente passione di Luigi Onofri per l’acquerello si sostanzia in opere coinvolgenti nelle quali perdersi all’infinito. Questo originale interprete della pittura con i colori ad acqua ama dipingere con trasporto realizzando soggetti reali ed immaginari.

Nato a Cologna Veneta (VR) Lorenzo Terragin si è formato prima all’Istituto d’Arte e poi al Liceo Artistico di Verona. Ha partecipato a numerosi concorsi nazionali ed internazionali, conseguendo sempre lusinghieri successi. Il pittore, partito con un primo verismo, è andato sempre più impegnandosi in una ricerca post-impressionista sino ad arrivare all’astrattismo di alcune sue ultime opere. La sua pittura può dirsi sviluppata in continue impressioni che – liberate da effetti illustrativi – si caricano invece di impasti cromatici, di tonalità schiette e subitanee, interpretazioni sintetiche con creazioni passionali. Natura e interiorità, binomio inscindibile per Lorenzo Terragin, così infatti la pensa il pittore: « L’uomo vive la sua umanità nella natura e la sua spiritualità nell’arte».

Elena Timtschenko è nata in Russia e dal 1996 vive in Germania. Dal 1998 al 2002 ha studiato presso il prestigioso Bauhaus di Weimar, diplomandosi in pittura con la Prof.a Nemitz. Dal 2003 è artista freelance. Gli acquerelli sono per lei la possibilità di creare nuovi spazi. I colori e le linee sono influenzati da altri mezzi – il sale, per esempio, si incontrano e creano profondità spaziali, che l’artista sottolinea con l’aiuto di tratti precisi. Sono come piccole finestre su un’altra realtà. L’artista è da sempre affascinata dalla costruzione e dal colore delle conchiglie. I semplici animali – i molluschi – riescono a costruire edifici complessi senza potersi vedere dall’esterno. Architetti e artisti si sono ispirati a loro per secoli. Quello sulle conchiglie è un grande studio, che porta avanti da oltre 18 anni.

La gamma del lavoro di Gerd Zimmermann è ampia e non si concentra solo su un argomento o su un materiale. L’artista si è formato ad Amsterdam, artisti come Albert Dorne e Norman Rockwell hanno dato forma alle sue fondamenta creative e ai suoi progressi compositivi. Zimmermann ha lavorato a lungo in un’azienda olandese con società madre in Svezia. L’intenzione dell’artista rimane la “pittura di paesaggio”, che mostra la natura e la tecnologia nell’astrazione o nella combinazione con i collage o nella maniera dei pittori realisti della Germania del nord, eseguiti in olio o acrilico. Gli piace utilizzare i nuovi media come l’arte digitale, l’arte cinetica, elementi metallici e la tela trattata con resine epossidiche. Ha esposto con successo in patria, in Italia, a Malta e in Cina. La mostra sarà visitabile fino al 15 dicembre presso la Galleria ARTtime di Vicolo Pulesi 6 a, Udine con il seguente orario: lunedì dalle 15:30 alle 19, dal martedì al sabato dalle 9 alle 12:30 e dalle 15:30 alle 19.