FIRENZE. La Galleria dell’Accademia di Firenze continua ad aprire, almeno virtualmente, le sue porte e presenta DIDATTICA, un nuovo ciclo di appuntamenti online. Una voce narrante illustra, di volta in volta, un percorso tematico diverso attraverso alcuni dipinti scelti dalle collezioni del museo che, per l’occasione, si animeranno. Tutti i video saranno online sul canale YouTube e sul sito della Galleria. Link diretto: https://www.galleriaaccademiafirenze.beniculturali.it/
“Questo nuovo progetto – dichiara il Direttore Cecilie Hollberg – nasce contemporaneamente aSCOPRI la GALLERIA, un format dove esperti internazionali approfondiscono alcune delle opere conservate nella Galleria.
DIDATTICA, realizzato dai servizi educativi del museo, avrà un taglio più divulgativo. Spiegherà in modo semplice ma esauriente, con un approccio animato, alcuni aspetti dell’evoluzione della pittura dal Medioevo al Rinascimento, compreso alcune curiosità che forse non tutti sanno: i segreti delle botteghe, come e dove si utilizzava l’oro, il perché dei differenti formati delle opere e altro ancora.
Con DIDATTICA e con SCOPRI la GALLERIA, in sintonia con il MiC Ministero della Cultura, cerchiamo, attraverso una pluralità di offerte, di raggiungere pubblici diversi.”
L’appuntamento d’esordio, con “Rinascimento: maestri e botteghe”, è stato incentrato sulle realtà delle botteghe in cui, prima dell’istituzione dell’Accademia delle Arti del Disegno a Firenze, i giovani talentuosi apprendevano il mestiere di artista. L’attività di apprendista iniziava fin da bambini, i genitori affidavano i figli al maestro che li guidava ed istruiva fino a quando non raggiungevano l’età e l’esperienza per aprire una bottega in proprio.
Spesso per commissioni importanti, il maestro delegava la realizzazione di alcune parti agli allievi, come, per esempio, nel dipinto Madonna col Bambino e Santi realizzato da Sandro Botticelli e bottega, proveniente dalla villa medicea del Trebbio, di cui il maestro realizzò probabilmente il disegno e la composizione generale, demandando agli allievi le restanti fasi di realizzazione.
Il 14 aprile, si parlerà de “I santi nella pittura del Quattrocento fiorentino”. Alcuni, raffigurati in imponenti pale d’altare, assistono ad eventi miracolosi, altri sono rappresentati in singoli pannelli di frammenti di polittici. Altri ancora sono i protagonisti di preziose tavole che originariamente decoravano le cappelle di famiglia, all’interno di importanti chiese fiorentine.
Tra le opere analizzate, troviamo Tobia e i tre Arcangeli di Domenico di Michelino, commissionata, si dice, a seguito della miracolosa apparizione nel 1423 dell’arcangelo Raffaele alle monache di Santa Felicita, così come racconta nelle sue “memorie” suor Margherita Cambi. Gli arcangeli, nella tradizione cattolica ed ortodossa, sono tre: Michele, Raffaele e Gabriele. Creati da Dio, sono dei messaggeri divini.
Due differenti tipologie di opere d’arte saranno protagoniste di “Dalla pala d’altare al tondo”, online dal 21 aprile. Verranno proposti degli esempi di pale d’altare dalle svariate forme, tra cui la grande tavola di Pietro Perugino raffigurante l’Assunzione della Vergine, originariamente collocata sull’altare maggiore dell’Abbazia camaldolese di Vallombrosa.
L’attenzione sarà poi dedicata al cosiddetto tondo, un altro genere di supporto dalle dimensioni notevolmente ridotte e di forma circolare, diffusosi nel corso del Quattrocento. Un esempio, che troviamo nella Galleria dell’Accademia, è il tondo di Francesco di Cristofano detto il Franciabigio con La Madonna col Bambino, san Giuseppe e san Giovannino, ispirato ai dipinti di Raffaello nella composizione e nell’espressione della Madonna.
NOTA. Testo e foto, courtesy of Ufficio Stampa Davis & Co.