SALSOMAGGIORE TERME (PR). La mostra “DONNE A SALSO, DONNE DI SALSO”, allestita al secondo piano delle Terme Zoia di Salsomaggiore, offre una chiave di lettura particolare della storia della cittadina termale, evidenziando quanto il contributo delle donne, da quelle meno conosciute alle più illustri, sia stato determinante nei momenti di svolta e di trasformazione della celebre località turistica.
Un viaggio nel tempo che parte dalla “Terra de Salsis”, l’antico borgo del sale, attraversa l’epoca dei Farnese, si inoltra nell’Ottocento, con la presenza dell’Imperatrice Maria Luigia d’Austria, per arrivare, nel primo Novecento, al periodo aureo della Bella Epoque e approdare ai giorni nostri.
Una carrellata di immagini d’epoca, accompagnate da pannelli narrativi, che ritraggono luoghi e volti, intrecciando eventi storici alla vita e alla quotidianità di tante donne, protagoniste di un cambiamento individuale che corrisponde, di volta in volta, all’evoluzione sociale ed economica di Salsomaggiore.
DONNE di SALSO che hanno lasciato un segno, impegnandosi con passione, coraggio e fatica nelle attività termali, commerciali, alberghiere o che si sono affermate, in campi diversi, anche a livello internazionale.
DONNE CELEBRI che, ospiti di Salsomaggiore, hanno apprezzato e diffuso nel mondo il valore del patrimonio naturale e artistico della città termale.
Tante donne, di ieri e di oggi, protagoniste sul palcoscenico della storia di una città tradizionalmente votata alla cura, al benessere e all’ospitalità.
Una tappa fondamentale del percorso della mostra è rappresentata dalle riproduzioni degli artistici manifesti pubblicitari del primo Novecento, nei quali ambienti eleganti di alberghi e stabilimenti, fanno da sfondo a flessuose figure femminili dalle chiome così ondulate da richiamare i movimenti dell’acqua termale.
Ma la femminilità diventa mito nelle rappresentazioni artistiche, a conclusione della mostra, degli affreschi che decorano Palazzo Berzieri, edificio simbolo di Salsomaggiore.
Nel tempio dedicato alle virtù benefiche delle acque termali, protagoniste degli affreschi di Galileo Chini sono le ninfe dell’aria, ma soprattutto protagonista è Venere che regge l’uovo primordiale: allegoria della fecondità e omaggio alla bellezza femminile.
Anche il trittico della Divina Igea e del suo corteo di ancelle, dipinto nel 1924 dal pittore cremonese Giuseppe Moroni, è un inno alla femminilità e ai benefici del bagno termale.
Ed è l’affascinante intreccio tra storia, arte e femminilità ciò che emerge da una mostra che, non solo si propone di custodire le memorie del passato, ma soprattutto intende fare di queste un punto di partenza per il futuro.
La mostra è realizzata nell’ambito del Progetto “365 Volte Donna” (Assessorato Pari Opportunità)
Archivi fotografici Davighi-Moseriti
Testi Daniela Tuberti
Grafica Nicoletta Mestieri
A cura di M. Grazia Marzaroli, Daniela Tuberti, Nicoletta Mestieri
Info e Prenotazioni presso IAT di Salsomaggiore Terme 0524 580211
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