Dormire gratis agli Uffizi… con sindrome di Stendahl inclusa

Leonardo, Annunciazione (1472- 1475, Uffizi, Firenze)

Tempo fa ho confidato alla mia cara amica artista Mara la voglia di tornare a visitare gli Uffizi (https://www.uffizi.it) da cui mancavo da troppi anni. Detto fatto, mi ha subito invitato. Al mio arrivo a Firenze la sorpresa è stata grande: lei abita a due passi da Santa Croce e dunque dagli Uffizi! Mara mi ha consigliato di comprare il biglietto d’ingresso immediatamente così da entrare l’indomani evitando interminabili code. Fatto. Poi mi ha portato in giro tutta sera per la città a “frescheggiare”, cioè a prendere fresco e rilassarsi fra i monumenti del centro storico. Cena in locale tipico con toscanacci doc a fare battute a ripetizione. Mara, la “prof”, la conoscono tutti. E’ una grande e sensibile persona oltre che un’eccellente pittrice. Tornati a casa sua, ho dormito poco (ma molto bene), immaginando la visita. Mi sembrava, data la vicinanza, di poter dormire agli Uffizi. E per giunta gratis. Dopo una buona colazione condita da tanti aneddoti sulla cucina toscana, Mara mi ha salutato. Le porte degli Uffizi si sono spalancate e io, felice come un bambino, mi sono avventurato per ore nelle sale, insolitamente quasi deserte, del museo. Davanti alla “Annunciazione” di Leonardo, ho avuto uno sbandamento. Quasi sono svenuto (questo vale come “dormita” agli Uffizi?). “Sindrome di Stendhal?”, ho chiesto al custode che mi ha soccorso. “No, caro signore, si vede che ha mangiato troppa panzanella con la “prof”.