È MORTO PHILIPPE DAVERIO, SENSIBILE STUDIOSO D’ARTE

Philippe Daverio riceve il Premio Nazionale Toson d’Oro
di Vespasiano Gonzaga (Foto da Wikipedia*)

MILANO. È scomparso stanotte lo storico e critico d’arte Philippe Daverio. Aveva settant’anni. Sensibile cultore del bello, appassionato ricercatore, nacque a Mulhouse, in Alsazia.

Stimato gallerista, docente, dotato di una sottile ironia e di una competenza davvero infinita, legata a una capacità analitica immensa, ha pubblicato scritti e studi di grande rilevanza e curato numerose mostre-evento.

Ha condotto importanti trasmissioni televisive legate all’arte, fra cui Art’è e Passepartout, collaborando con prestigiose testate, come Panorama, Avveniere, Qn, Vogue, Liberal e tante altre, assumendo la direzione del periodico Art Dossier e di consulente dell’editore Skira.

È stato direttore del periodico Art e Dossier e consulente per la casa editrice Skira e ha inoltre collaborato col mensile Style Magazine e il Corriere della sera.

Fra i tanti incarichi, è stato anche assessore alla Cultura, al Tempo Libero, all’Educazione e Relazioni Internazionali nella giunta meneghina guidata da Marco Formentini.

Così il sindaco del capoluogo lombardo, Beppe Sala, lo ricorda nella sua pagina facebook: “con Philippe Daverio scompare uno dei grandi protagonisti della vita culturale di Milano degli ultimi decenni. Daverio è stato un innamorato di Milano cui ha sempre dato la forza della sua originalità e della sua competenza, dal Comune alla Scala fino al Museo del Duomo e a Brera. L’ho visto all’opera in tanti frangenti, non sempre ho condiviso le sue posizioni, ma mi ha sempre colpito la sua libertà di pensiero. Soprattutto Milano e l’Italia devono allo spirito internazionale e alla capacità comunicativa di Philippe la sua lotta in difesa del bello e dell’arte del nostro paese di cui fu un instancabile e geniale divulgatore”.

Fra i suoi ultimi libri ricordiamo: Grand Tour d’Italia a piccoli passi. Oltre 80 luoghi e itinerari da scoprire, Milano, Rizzoli, 2018, ISBN 978-88-9181-970-3, Quattro conversazioni sull’Europa, Collana illustrati, Milano, Rizzoli, 2019, ISBN 978-88-918-2113-3, P. Daverio-Laura Leonelli, Christopher Broadbent. Quel che rimane, Peliti Associati, 2019, ISBN 978-88-894-1275-6, La mia Europa a piccoli passi, Collana illustrati, Milano, Rizzoli, 2019, ISBN 978-88-918-2562-9.

I quadri non sono delle opere in sé, disse, come si evince in questo video girato durante l’apertura di una mostra su Velazquez. Sono degli specchi, all’interno dei quali uno rivede una parte di ciò che vede se stesso“.

Pur avendo un curriculum di altissimo livello, Daverio aveva sempre una parola gentile per tutti. Avvicinarlo ai vernissage era facile. Non metteva assolutamenze in soggezione. Anzi. Ascoltava con piacere, offrendo commenti con la sua nota pacatezza. Buon Paradiso artistico Philippe!

NOTA. (*) Credito dell’immagine e riferimenti alla licenza d’uso: https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Philippe_Daverio_Premiato.jpg