È SCOMPARSO EGIDIO DUINA, UN GRANDE ARTISTA, UN VERO SIGNORE

Il critico Simone Fappanni e l’artista Egidio Duina a Polpennazze in occasione di una premiazione

BRESCIA. “Un grande artista, un vero signore”. Queste sono le parole che forse più inquadrano l’essenza di Egidio Duina, pittore, affrescatore e incisore che ci ha lasciati nei giorni scorsi. Nato nella Città della Leonessa nel 1940, già da piccolo ha mostrato le sue doti di disegnatore.

Quindicenne va a bottega da un maestro vetraio, dedicandosi successivamente al restauro, alla doratura, alla scultura e ad altre tecniche, interessi che confermano la sua poliedricità. Ha frequentato per un lustro la Scuola d’Arte dell’Associazione Artisti Bresciani.

Ha esposto i suoi lavori, sia figurativi che astratti, dal 1966 nell’ambito di mostre personali e collettive, riscuotendo ampi consensi di critica e pubblico. L’ultima mostra a cui ha preso parte, aperta solo pochi giorni fa, è la rassegna online Greetings from Brescia, un omaggio alla sua città Natale con ben cinque lavori che si possono ammirere nel seguente video.

Ha insegnato pittura, senza nascondere i suoi “segreti”, a diversi allievi. Il suo garbo e la sua notevole capacità di esprimersi in numerosi linguaggi sono il riflesso di una personalità che ha lasciato un segno preciso nell’arte lombarda.

Vasto il cordoglio nel mondo delle Beaux-Art e dei tanti amici ed estimatori. Ne riportiamo alcuni di seguito, in attesa di programmare, di concerto con la famiglia, una eventuale esposizione retrospettiva corredata da un catalogo ragionato.

Elio Roberti (pittore): “Abbiamo iniziato insieme negli anni Sessanta. Lui era più esperto di me perché aveva lavorato per passione presso una ditta di restauri. Mi ha dato preziosi consigli artistici, ma anche nella vita. Ci siamo scambiati diversi dipinti, uno è datato 1980, quando si dedicava al figurativo ed era imbattibile nelle estemporanee, poi continuava a sperimentare. Gli ho consigliato di portare avanti un genere, ma fare ricerca era più forte di lui, tanto che ultimamente era considerato un capace astrattista”.

Rita Maiocchi (moglie dell’artista Elio Roberti): “Con mio marito e Alberto Luongo hanno fatto parecchie uscite anche di settimane, in tanti posti stupendi e all all’estero. Si trattava di raduni di pittori ai quali, quando si poteva, andavamo anche noi mogli. Ci siamo sempre trovati bene. Egidio era il migliore: rispettoso, umile nella vita come nell’arte, legava con tutti. Quando passava davanti librerie o mercatini si soffermava e acquistava libri di arte. Lo ricordiamo come un fratello”.

E. Duina, Il Castello di Brescia

Claudio Guatteri (pittore): “Ci incontravamo dagli anni Novanta alle estemporanee e, mentre si dipingeva o in attesa delle premiazioni, si parlava insieme dei lavori eseguiti. Era una persona molto cordiale, un bravo artista, ammiro le sue opere. Mi piacciono molto i suoi colori, vellutati e tenui, con cui realizzava i suoi dipinti figurativi e, ultimamente, informali e materici”.

Silvio Papale (pittore): “l’ho conosciuto a Polpenazze qualche anno fa, mi ricordo di lui per la sua umiltà e per la sua capacità artistica”.

Ivo Compagnoni (pittore): “era, è, un grande maestro nell’arte e nella vita. Sempre disponibile e gentile con tutti. E’ stato un piacere e un onore aver conosciuto una persona così”.

Bruno Premoli (pittore): “Persona dal carattere riservato, simpatico, grande artista, maestro dell’olio a spatola anche nelle estemporanee… Sfidando la “concorrenza” degli altri nella facilità dell’ acrilico”.

Annamaria Trippitelli (pittrice): “Uomo schivo ma generoso, sempre alla ricerca di nuovi saperi e desideroso di sperimentare nuove tecniche pittoriche per comunicare attraverso le Sue opere la sua anima complessa e ricca d’amore”.

Cesare Duina, detto Rino, fratello maggiore di Egidio che lo spinse verso la pittura nel 1963: “Il suo primo lavoro, un paesaggio, è ancora appeso nel salotto. E poi un pensiero alla famiglia di Daniela, mia mamma e sua nipote, abbiamo diversi suoi quadri in casa: un ritratto di me e Chiara bambine, uno strappo d’affresco di una battaglia medievale, un paesaggio di una villa, fino ai lavori astratti: lo abbiamo seguito in ogni sua evoluzione e lo ricordiamo con tanto affetto e stima guardandoli”. (testimonianza raccolta dalla pronipote, Paola Valli)

Duina accanto a un suo dipinto astratto

Franco Del Faccio (Sindaco di Lavenone): “Il nostro Comune possiede una pregevole opera che l’artista donò in occasione dell’estemporanea di pittura tenutasi il 19 agosto 2008. Esprimiamo quindi i nostri sentimenti di cordoglio e lo ricordiamo condividendo la sua opera esposta nel nostro Municipio”.

Michela Duina: “Sapeva emozionarsi ed emozionare, la sua sensibilità era la sua forza, nell’arte e nel rapporto con gli altri.”

Vittorio Politi (pittore): “desidero esprimere il mio grazie per i suoi insegnamenti assieme a tutti gli allievi dei suoi Corsi di pittura con tanta tristezza, ma anche esprimere tantissimo affetto per un grande artista ed una grande ed indimenticabile uomo. Soprattutto per la sua riservatezza ed umiltà assieme alla sua passione per l’arte ed il grande impegno nell’insegnamento. Ci ha sempre trattato con affetto e cuore… Mi basta ricordare che ogni volta che lo chiamavo “maestro” lui mi bloccava. Non voleva”.

Beatrice Luongo: “Egidio era un amico storico di mio padre, Alberto Luongo. Con mia mamma e la moglie di lui erano da sempre affiatatissimi. Duina era ed è una persona dolcissima, un amico eccezionale, un buon ascoltatore e consigliatore. Trasmetteva calma e autenticità. Ha viaggiato con mio padre per le loro mostre, e hanno svolto molti progetti insieme. Mancherà a tutti noi”.

“Ciao zio, voglio lasciarti con un pensiero semplice: nei tuoi quadri di paesaggi, cieli, campagne c’ è la semplicità della vita fatta di pacatezza, gentilezza e umiltà. È quello che mi hai sempre trasmesso quando ho avuto la fortuna di vederti. Un abbraccio colorato e semplice. Fabrizio“.

Gianluca Bordiga (Responsabile dei Concorsi di pittura dell’Associazione Studio B): “Conoscevo Egidio Duina dal 2009, anno in cui organizzammo la prima edizione del Concorso nazionale di pittura nel Comune di Calvagese della Riviera, nella frazione Carzago Riviera, dove Egidio Duina venne a partecipare all’estemporanea, caratteristica dell’arte di dipingere che lui amava profondamente, poiché da allora ogni anno questo artista non è mai mancato alle varie edizioni che abbiamo organizzato, fino al 2011 a Calvagese, dal 2012 a Polpenazze del Garda, avverto il desiderio unito al dovere di scrivere qui un ricordo della sua figura di uomo e di artista.A Polpenazze del Garda rimarranno perennemente sulle facciate di due abitazioni del centro abitato, ed è questo un aspetto forte e significativo di quel progetto artistico, due affreschi dipinti da Egidio Duina: il primo nel 2014 sulla casa di Vincenzo Vezzola in Piazza della Pesa vecchia, il secondo nel 2016 sulla casa di Francesco Folli in fondo a Via Zanardelli.Oltre agli affreschi, le sue opere dipinte su tela in estemporanea e premiate tante volte sono esposte in alcuni uffici del Municipio di Polpenazze, Comune che tramite l’Assessorato alla Cultura ha sostenuto economicamente e fattivamente il Concorso di pittura che qui abbiamo organizzato su dimensione nazionale dal 2012, compresa la sezione degli affreschi; inoltre, opere di Egidio Duina, premiate a Polpenazze, qui si trovano anche negli uffici di varie aziende sponsor del Concorso, e presso abitazioni private.Di Egidio porto sempre con me il ricordo del suo agire sempre sempre sempre umile, molto franco e anche severo con se stesso; uno su tutti, voglio ricordare quando a margine della cerimonia di premiazione della edizione 2016, lui era tra i premiati, con un quadro di realizzazione molto scura, durante il momento conviviale che sempre facciamo seguire alla cerimonia, lui mi venne vicino e mi disse “vi ringrazio, sono contento del premio ma non sono soddisfatto dell’opera che ho fatto, se potessi la rompo”; ecco, questo era Egidio, molto critico con se stesso, sbagliava a svalutare quella sua opera, perché venne premiata fra molte decine, ma non esitava ad esprimere con franchezza l’autocritica; era segno di esigenza verso la propria capacità artistica, ed era quindi un evidente segno di umiltà

Dal 2009 al 2019 ogni anno abbiamo organizzato Concorsi, e non ho mai sentito Egidio lamentarsi se non veniva premiato.Amava tanto la pittura, amava tanto partecipare alle manifestazioni artistiche della pittura, in particolare le estemporanee. Nella foto lo si vede durante la fase di realizzazione del suo secondo affresco, 2016, in fondo a Via Zanardelli, adiacente alla Piazza Roma, pieno centro storico di Polpenazze.L’avevo sentito, al telefono, l’ultima volta qualche settimana fa, mi disse che stava bene, era prudente, non usciva, trascorreva il tempo fra la pittura e la musica; a lui piaceva molto la musica ed era riuscito ad imparare a suonare strumenti a tastiera, ne traeva anche da lì soddisfazione.Ciao, Egidio Duina, che la terra ti sia lieve; a Polpenazze del Garda la tua arte rimarrà per sempre”.

A tutti i famigliari, a cominciare dalla moglie Maria al figlio Roberto con Emanuela e alla nipotina Alice, ai fratelli e ai parenti tutti va il più sincero e partecipe cordoglio (Art is line blog)

AUTORE: SIMONE FAPPANNI