EL GRECO. UN PITTORE NEL LABIRINTO: MOSTRA A PALAZZO REALE CON 60 OPERE

El Greco, S. Martino e il mendicante, press kit uf stampa della mostra.

MILANO. Si concluderà l’11 febbraio , a Palazzo Reale di Milano, la prima grande mostra italiana dedicata a El Greco, il geniale pittore cretese che ha reso le figure allungate e contorte, i tratti drammatici dei volti e i contrasti di colore i segni inconfondibili della sua arte.                                       

E’ un’occasione unica per immergersi, attraverso le 60 opere esposte, nell’ atmosfera spirituale che questo artista visionario sa creare con il suo stile personale, originalissimo e assolutamente moderno.

Particolarmente interessante e coinvolgente il percorso espositivo che si sviluppa ponendo in parallelo biografia ed evoluzione artistica del pittore; le cinque sezioni in cui si articola la mostra permettono al visitatore di seguire le tappe fondamentali della sua vita, di accompagnarlo nella costante ricerca espressiva, ma soprattutto di scoprire le incredibili trasformazioni del suo linguaggio artistico.

Il viaggio che porta El Greco da Creta a Toledo, corrisponde ai cambiamenti sostanziali della sua educazione figurativa che, iniziata con le luci metalliche e le figure statiche delle icone bizantine, si trasforma completamente a contatto, in Italia, con i capolavori di Tiziano, Tintoretto, Correggio, Michelangelo, Raffaello.

Venezia, Parma, Roma rappresentano tappe decisive per la realizzazione di diverse opere che, come “L’Annunciazione”, evidenziano, nell’uso del colore e della luce, l’influenza dei pittori italiani sulla formazione artistica di El Greco.

Ma sono i capolavori di carattere religioso e devozionale, provenienti dai più importanti musei del mondo e riferibili al periodo spagnolo dell’artista, a manifestare quel cambiamento sostanziale che rende El Greco un artista dallo stile e dal tratto inconfondibile: le composizioni verticali, a volte affollate, le figure assottigliate dai visi allungati, i colori vividi, autunnali, in cui non manca mai il verde acido.

Esempio significativo è “ l’Adorazione dei pastori” l’opera che El Greco dipinse per la propria tomba nella cripta della chiesa di Santo Domingo, a Toledo, e che il Museo del Prado di Madrid ha concesso in prestito alla mostra.

Sorprende ed emoziona, al termine del percorso espositivo, l’apparizione dell’unica opera mitologica dell’artista “ Il Laocoonte” , un quadro enigmatico che si presta a diverse letture, nel quale El Greco manifesta tutta la propria abilità espressiva, accostandosi decisamente allo stile manierista.

Ci accompagna all’uscita la chiara impressione di aver scoperto o approfondito la conoscenza di un artista coraggioso, precursore dell’arte moderna, al quale si sono ispirate le principali avanguardie del Novecento e lo stesso Picasso.

DANIELA TUBERTI