CREMONA. Continua con successo il programma espositivo del Centro Pinoni di Cremona che nelle sale di Palazzo Duemiglia ospita una mostra dedicata a Mario Ghizzardi visitabile dal 14 maggio (inaugurazione ore 18, con recital dei poeti Vincenzo Montuori, Anna Paulinich e Klizia Rossini) al 13 giugno.
«Sono tornato a dipingere dopo che un’intensa vita lavorativa mi aveva portato altrove», dice il pittore. «Ho preso parte a una Triennale a Milano nell’estate del 1978 o 79 e a qualche mostra locale. Ora partecipo con forza e vigore a diverse iniziative. Sono stato selezionato a Monreale per il Premio Guglielmo II, per il Premio Raffaello Sanzio a Roma e per un Premio Internazionale a Budapest. Sono stato presente a Venezia, in agosto e in settembre, nella Venice Art Gallery. Ad inizio ottobre, con la Galleria CSA Farm Gallery, ho esposto due opere durante due fine settimana all’Art Parma fair. Attualmente sto collaborando con più siti di vendite online e partecipo già ad aste virtuali con specializzate case d’asta»
. «La sperimentazione – spiega il curatore, Simone Fappanni nel catalogo che accompagna la rassegna – è una pratica che conduce l’artista a non soffermarsi sui risultati ottenuti, seppure positivi. Di essi egli ne fa tesoro per ampliare il proprio percorso, sempre in divenire. Il suo obiettivo non è dunque la conquista di qualcosa o la realizzazione di una determinata opera in grado di potere essere definitiva, assoluta. Il suo cammino è, invece, il continuo cercare, dentro se stesso, qualcosa che gli permetta di spingersi oltre ciò che ha fatto. La ricerca diventa, in questo modo, la linfa vitale della sperimentazione. Senza di essa il cammino si interrompe o si fossilizza entro schemi che si ripetono pressoché identici. Un’energia vitale caratterizza l’arte di Ghizzardi.
Una forza espressiva che nella propria scelta radicale, quella dell’abbandono di forme iconiche riconoscibili, non muove nel segno di una avulsa quanto impenetrabile cripticità. Anzi, fa esattamente l’opposto. Infatti, essa si configura come una riflessione, attenta e perspicace, dell’universo naturale, sondato nel profondo senza preoccupazioni formali. Mario è consapevole di tutto questo. Il suo dipingere non è mai un andare per tentativi, cercando a tastoni qualcosa di inesprimibile. Ciò si ritrova nell’arte di Ghizzardi. Il pittore desidera pertanto focalizzare l’attenzione dell’osservatore su quei particolari dinamici della materia che, in natura, originano colori e immagini straordinari».
La rassegna è visitabile gratuitamente da martedì a sabato dalle 14 alle 17, ingresso libero. Info: fappanni71@gmai.com