MILANO. S’intitola “Evoluzioni” la nuova mostra collettiva proposta alla Biblioteca Accursio (Piazzale Accursio 8) di Milano e vede protagonisti tre artisti: Edi Antonella Mantovani, Katia Trussardi, Christian Lasagni fino al 10 dicembre 2022. La presentazione della rassegna è in programma sabato 3 dicembre alle ore 11 con l’intervento del critico e storico d’arte Simone Fappanni.
La rassegna propone tre artisti con personalità diverse, in continua ricerca del proprio linguaggio espressivo fatto di colori, forme e materia. Grazie ai loro differenti percorsi e alle loro forti personalità, propongono una selezione di opere con supporti e tecniche diverse tra loro esaltando così le capacità individuali di ognuno. Le forme si sovrappongono, le cromie si trasformano e la materia prende vita alla ricerca di una sintesi formale, di un’essenzialità spinta ai più alti livelli. Questo ampio spettro di temi, tecniche e linguaggi segnano inevitabilmente, un’instancabile voglia di ricerca e curiosità.
Edi Antonella Mantovani nasce nel 1971 nella provincia mantovana e cresce tra le province di Mantova e Reggio Emilia, terre legate da sempre al fiume Po, all’argilla e ai tessuti. Edi porta avanti la sua passione per l’arte guidata in principio dallo scultore Andrea Iori e successivamente acquisendo varie tecniche ceramiche e pittoriche attraverso corsi e laboratori presso Istituto Cova di Milano e frequentato corsi di specializzazione per tecniche di modellazione come tornio, raku a Nove di Vicenza. Coniuga la sua passione per l’arte con quella per la moda, è infatti stilista, costumista e disegnatrice di tessuto per aziende dell’alta moda raggiungendo successi importanti. Ha realizzato svariate mostre personali e collettive, di scultura e pittura tra Mantova, Modena, Verona, Reggio Emilia, Milano e Bergamo. Da sempre a disposizione per gli altri, ama proporre corsi e laboratori di ceramica per persone di qualsiasi età.
«L’artista – spiega Fappanni – ama sperimentare continuamente, addentrandosi nei sentieri più nascosti dell’animo umano attraverso un iter compositivo estremamente intenso in seno al quale si sostanzia un’infinita gamma di emozioni che Mantovani traspone nelle sue opere con convincente apertura immaginativa e sensibile intensità metaforica, avvalendosi anche di supporti e materiali alquanto vari ed eterogenei. Ne discende un affascinante quanto complesso “discorso” che guarda alle radici dell’esistenza secondo una progressione sempre in divenire sia con sculture che lavori polimaterici in cui si coglie una precisa quanto invidiabile articolazione dei volumi. In questa occasione, Edi ha scelto una serie di pezzi che sondano il multiforme universo femminile con estrema dolcezza e raffinato lirismo».
Milanese, classe 1975, Katia Trussardi, artista autodidatta, insegue istinto e passione che trasmette nelle sue tele. Nella ricerca artistica utilizza il simbolo del cerchio, che si trova in ogni suo lavoro, forma che, per lei, rappresenta la vitalità emotiva e creativa. Nelle sue opere utilizza diversi materiali, ogni quadro è un pezzo unico.
«In questa rassegna – afferma il curatore – Trussardi propone lavori in cui l’elemento ricorrente, anche se non esclusivo, è in cerchio in movimento. Ed è proprio questa progressione dinamica che determina il sottile simbolismo mimetico che ammanta sottilmente i suoi lavori in cui si coglie una strenua quanto riuscita ricerca di essenzializzazione, sia tonale che pigmentale. Il cerchio, come sinonimo dell’eterno divenire della vita e dell’eterno ritorno, è dunque il “segno” tangibile con cui la pittrice introduce l’osservatore, senza aprioristiche censure o effimeri pentimenti, nel suo universo multiforme creativo fatto di seducenti forme che si propagano, ad libitum, nello spazio».
Christian Lasagni, nasce a Novellara nel 1973. Dopo gli studi artistici una pausa riflessiva. Poi, con il fluire degli eventi, la morte del padre, la prima opera: da lì ad oggi. Una personale, qualche piccolo riconoscimento e una collettiva tra artisti di livello eccellente in tre anni centinaia di sviluppi
creativi.
«Lasagni – conclude Fappanni – pratica con successo le strade dell’astrazione e dell’informale avvalendosi di una pittura gestuale che si spande “dentro” e “oltre” la superficie della tela secondo un’alchimia visiva che dona all’insieme un’armonica concertazione. Le forme diventano, così, pure essenze, che si aprono e coagulano nello spazio alla velocità del cuore, scandendo armonie visive in cui è facile e piacevole addentrarsi e rimanervi a lungo. Un’arte, quella di Christian, estremamente consequenziale, dove il discorso coloristico si congiunge e anima mediante una luce, tutta interiore, che diventa assolutamente generativa, capace di affermarsi nel bianco e nero attraverso infinite sfumature diventando, a tutti gli effetti, una vera e propria mimesis».
SOLO PER LA PRESENTAZIONE: La presentazione è ad ingresso libero con prenotazione necessaria per telefonando ai numeri 02 884 64305-64300 oppure inviando una mail a c.biblioaccursio@comune.milano.it.