FESTA DELLA DONNA: NON SOLO MIMOSE, MA UNA SERIA RIFLESSIONE… GRAZIE (ANCHE) ALL’ARTE

Artemisia Gentileschi, Susanna e i vecchioni, Collezione Graf von Schönborn, Pommersfelden, 1610, part., fonte: Wikipedia.

MILANO. Ho sempre trovato un po’ antipatica la Festa della Donna. Mi sono sempre chiesto, infatti, che senso abbia “festeggiare” le donne “solo” oggi. E gli altri giorni? Ecco perché, dato che non si può prescindere da essa, credo valga la pena andare oltre la stucchevole usanza di regalare mimose, riflettendo sulla condizione delle donne e soprattutto sulla violenza contro di esse. Insomma, ho sempre pensato che, se proprio ci deve essere questa ricorrenza, dovrebbe essere un momento di riflessione. Ecco allora che l’arte, tutta l’arte, ci può aiutare.

ARTEMISIA GENTILESCHI, SIMBOLO LA FORZA DELLE DONNE

Ne è un esempio la pittrice barocca Artemisia Gentileschi, la cui storia umana, prima ancora che artistica (per leggerla clicca qui), ci conduce a soffermarsi sulla forza delle donne. Una forza infinita, come quella di Artemisia, che ha persino subito uno stupro e numerose forme di discriminazione solo perchè donna. Alla Gentileschi sono dedicate numerose esposizioni, a cominciare da quella, imperdibile, alle Gallerie d’Italia a Napoli. Nel celebre dipinto Susanna e i vecchioni (Collezione Graf von Schönborn, Pommersfelden, 1610, in apertura dell’articolo), lo sguardo della giovane, in balia di due uomini che intendono usarle violenza, è incredibile: in esso si svela il terrore, la paura, di chi teme per la propria incolumità. E in quello sguardo c’è lo stesso sguardo di tante donne che hanno subito altrettanta violenza.

Fra le tante iniziative in corso, non si possono non menzionare le varie mostre che ovunque vengono allestite. Ne segnalo tre che ho l’onore di curare.

DONNE & ARTE: COLLETTIVA SULLA FIGURA FEMMINILE ALL’AGORÀ CON OPERE DI 22 ARTISTI

CASTELVERDE. “Donne & Arte” è il titolo della nuova mostra collettiva al Centro Culturale Agorà di Castelverde. La rassegna, che si svolge fino al 9 marzo, è promossa dall’Amministrazione comunale e dalla biblioteca. «La rassegna – spiegano il sindaco, Graziella Locci, e l’assessore alla cultura, Fabio Amadini, volge lo sguardo verso un universo che si trasforma da oggetto da ammirare per emergere come identità che rompe quel modello che lo vuole rinchiuso solo nell’intimità. Le opere esposte studiano le donne nei loro vari aspetti, rivisitando in chiave moderna i modelli classici dell’iconografia femminile e, nello stesso tempo, scandagliando sul piano psicologico, inquietudine e serenità, tormento e leggerezza». In esposizione si possono ammirare le opere di Giulia Troise, Ennio Sartori, Enrica Groppi, Cristina Groppelli, Loredana Fantato, Anna Paola Cozza, Massimo Tosi, Adelia Polenghi, Elena Borboni, Nicoletta Gentili, Paola Reoli, Isabella Ditaranto, Grazia Badari, Ivo Compagnoni, Guerino Apostoli, Silvia Ricchelli, Rosella Vaghetti, Gelsomina Ferrara, Franca De Ponti, Flaviana Chiarotto, Flora D’Angelo, Carmen Colonna, Antonella Maione, Mariangela Milan, Antonella Ciani, Elena Berzieri, Bet, Duilio Busdon e Vincenzo Raffaini.

DONNE NELL’ARTE: DOPPIA “TAPPA” A CREMA DELLA MOSTRA SULLA FIGURA FEMMINILE CON OPERE DI 22 ARTISTI

CREMA. “Donne nell’Arte” è il titolo della mostra itinerante dedicata alla figura femminile che farà ben due “tappe” a Crema. Fino al 15 marzo sarà, infatti, allestita all’Arci San Bernardino, in via XI Febbraio 14/b, e dal 16 al 31 marzo verrà collocata negli spazi dell’Arci Santa Maria in Via Mulini 22. In esposizione si possono ammirare le opere di Giulia Troise, Ennio Sartori, Enrica Groppi, Cristina Groppelli, Loredana Fantato, Anna Paola Cozza, Massimo Tosi, Adelia Polenghi, Elena Borboni, Nicoletta Gentili, Paola Reoli, Isabella Ditaranto, Grazia Badari, Ivo Compagnoni, Guerino Apostoli, Silvia Ricchelli, Rosella Vaghetti, Gelsomina Ferrara, Franca De Ponti, Flaviana Chiarotto, Flora D’Angelo, Carmen Colonna, Antonella Maione, Mariangela Milan, Antonella Ciani, Bet, Duilio Busdon e Vincenzo Raffaini, Giorgio Carletti. «Le molteplici visioni della femminilità offerte dall’arte – spiega  il curatore, Simone Fappanni – sottintendono, molto spesso, in modo più o meno velato a seconda dei casi, una precisa connotazione metaforica. La scoperta di questa parte “non palese” dell’opera d’arte dedicata all’altra metà del cielo diventa pertanto un soggetto infinito. Sin da epoche remote, infatti, figure, ritratti e composizioni dedicate alle donne hanno trovato forma in stili e caratteri alquanto singolari. Immergersi nelle mille pieghe delle tele, dei colori che si spandono su supporti diversi, lasciarsi piacevolmente sedurre da linee, forme e stili eterogenei, compresi quelli installativi e fotografici, significa accostare la bella apertura immaginativa che connota ogni protagonista di questa rassegna che come sempre non smette di sorprendere per la qualità dei lavori proposti. Ed è proprio la diversità espressiva che, paradossalmente, unisce tanti artisti: le loro “visioni” dell’universo femminile conducono per mano il fruitore a disancorarsi dall’oggettività del quotidiano per tentare una via riflessiva che diventa immaginazione, pensiero, esistenza. Ecco perché possono coesistere serenamente anime creative a volte agli antipodi, capaci di praticare sentieri artistici che sondano il reale attraverso il lirismo della forma o della non forma, del figurativo e dell’astrazione, ma proprio perché l’arte – tutta l’arte, non solo quella plastica – accoglie in sé razionale e irrazionale, una mostra diventa il modo per fermarsi a osservare e non soltanto a esaminare ciò che ci sta di fronte. Osservare un’opera d’arte significa, in fondo, guardare dentro noi stessi, guardare a quella forza interiore che le donne ci offrono ogni giorno nelle loro straordinarie azioni quotidiane». La rassegna è visitabile gratuitamente.

11 ARTISTE ALL’ADAFA DI CREMONA INTERPRETANO IL TEMA FLOREALE

Mercoledì 8 marzo, in occasione delle Festa della Donna, doppio appuntamento alle 17,30, nella sede dell’Adafa (via Palestro, 32) di Cremona: verrà inaugurata la mostra collettiva di pittura “Il linguaggio dei fiori”, a cui seguirà la conferenza di Anna Maccabelli: «Essere donna, essere modella, nella Roma del Seicento. Il caso tragico di Maddalena Antognetti, modella di Caravaggio». Prima della conferenza di Maccabelli verrà presentata, dal critico d’arte Simone Fappanni, la mostra di pittura delle opere di undici artiste: Giusy Asnicar, Maria Cavaggioni, Rosalia Corbani, Maria Grazia Cimardi, Anna Maccabelli, Maria Grazia Nolli, Vittoria Rossini, Marina Sissa, Mirella Valenti e Lucia Zanotti.

GRANDI ARTISTE. IL DIFFICILE CAMMINO DELLE DONNE NEL MONDO DELL’ARTE

 Il difficile cammino delle donne nel mondo dell’arte è al centro della conferenza, a ingresso libero,  in programma venerdì 10 marzo alle ore 17 a Spazio Comune (Piazza Stradivari, Cremona).

L’iniziativa promossa dall’Assessorato alle Pari Opportunità è parte del programma cittadino in occasione della Giornata Internazionale della donna. Tutte le informazioni cliccando qui

SIMONE FAPPANNI