FRA CASCINE E NATURA PADANA: DELLANOCE ESPONE AL CENTRO CULTURALE – MUSEO DEL LINO

PESCAROLO ED UNITI. Venerdì, alle 17,30, presso la Sala del Rattoppo – Museo del Lino di via Mazzini 73, s’inaugura la mostra “Fra cascine e natura padana” del pittore soresinese Roberto Dellanoce. La mostra, promossa dalla Biblioteca comunale, può essere visitata gratuitamente il 16 marzo, il 6 e il 20 aprile dalle 15.00 alle 18.00, mentre per gruppi e scolaresche l’accesso può essere effettuato, previo appuntamento, in altri giorni e orari. Durante il vernissage, dopo l’introduzione dell’assessore alla cultura, Marta Fiammetti, il curatore, Simone Fappanni, presenterà le opere esposte, mentre Giorgio Denti, già presidente del Centro Pinoni, porterà la propria testimonianza di persona che ha vissuto l’infanzia e l’adolescenza in cascina. Soresinese, Dellanoce ha frequentato a Castelleone la Scuola di Pittura col maestro G. Antonini. La prima personale risale al 1983, nelle sale del Comune di Soresina, a cui ha fatto seguito un’intensa attività produttiva ed espositiva. Per la sua attività culturale gli sono stati conferiti importanti riconoscimenti fra cui quello, nel 2018, di “Soresinese dell’anno”. È stato coordinatore delle “Sale mostre del Podestà” del Comune di Soresina e ideatore del progetto del 150° Anniversario dell‘Unità d’Italia per la cittadina dove risiede, in cui ha curato mostre, copertine di volumi e cataloghi, scenografie, oltre a laboratori dedicati alla creatività indirizzati ai più piccoli e ad ha realizzato progetti a sfondo umanitario e benefico. «In questa occasione – spiega Fappanni – l’artista ha voluto presentare una scelta di lavori suddivisi in tre tematiche estremamente correlate fra loro: il paesaggio, a cominciare da quello padano, in cui spicca una natura rigogliosa resa con tinte calde e vibranti, spesso contrassegnate da atmosfere raccolte su cui soffermarsi a lungo, brani naturamortisti, resi secondo un inappuntabile senso del colore e dell’insieme che è in grado di valorizzare ogni elemento vegetale come “dono della natura”, e le cascine.  Quest’ultimo è un soggetto che Roberto ama particolarmente. Svolge, infatti, costanti ricerche sulle antiche abitazioni rurali delle nostre terre, e di quelle del Soresinese in particolare, per tenere viva la memoria di un tempo che solo apparentemente è lontanissimo da quello contemporaneo. Ecco allora che muri sberciati, finestre divelte, aie abbandonate, diventano soltanto alcuni degli elementi per evocare un universo che profuma d’antico e contribuisce a renderne sempre vivo il ricordo. La cascina, infatti, diventa, nella pittura di Dellanoce, l’emblema delle nostre radici, del mondo da cui discendiamo. Ma è anche un monito, davvero accorato, al rispetto, per quegli edifici, molti dei quali versano in precarie condizioni, anche se non mancano virtuosi esempi di recupero».