FRESIA E RIGONI IN MOSTRA ALLA iKONICA ART GALLERY

MILANO. iKonica Art Gallery ospita la bipersonale di Sofia Fresia e Michele Rigoni fino a15 febbraio, artisti che si esprimono con due linguaggi e ricerche tecniche molto differenti, entrambe di assoluto fascino. S. Fresia col suo sguardo fortemente focalizzato sulla contemporaneità, M. Rigoni che guarda al passato per individuare elementi che hanno ancora piena attualità.

“La mia pratica artistica, spiega Fresia, nasce dalla volontà di osservazione e rielaborazione critica della
contemporaneità, soprattutto delle nuove difficoltà e responsabilità che comporta
l’essere oggi giovani cittadini all’interno della cosiddetta società del benessere. Nei miei
più recenti lavori a sfondo autobiografico, in cui ricombino spunti visivi attinenti alla mia
esperienza di nuotatrice agonista e di escursionista viaggiatrice, voglio far emergere da
un lato le difficoltà del singolo individuo che si trova a dover far fronte a standard sociali e
lavorativi sempre più performativi, dall’altro accrescere la consapevolezza
dell’emergenza ambientale che riguarda la collettività tutta.
Il medium che prediligo è quello pittorico: le mie opere assumono solitamente la forma di
dipinti di medio-grande formato realizzati con la tecnica dell’olio su tela, talora in
associazione a materiali di recupero. Nelle tele della mia serie principale Pools (2017 – in
corso) i riferimenti visivi legati al mio vissuto danno vita a composizioni surreali che
intendono fornire spunti di riflessione attiva su specifiche tematiche ambientali e sociali,
legate anche alla ricerca della propria strada e identità in un mondo in continuo
mutamento. I riferimenti costanti al nuoto non si limitano alla sfera autobiografica, ma
rimandano anche al concetto di liquidità sociale introdotto da Z. Bauman e al ruolo
chiave dell’acqua per la vita sulla Terra”

Rimandano ad una dimensione onirica e surreale i dipinti ad olio su tela della giovane
artista torinese Sofia Fresia esposti ad iKonica Art Gallery di Milano dal 3 al 15 febbraio
2025.

“Conosco Sofia dai tempi dell’Accademia di Belle Arti di Torino, dove si è laureata in Pittura
col Professor Giuseppe Leonardi. Osservavo, mentre dipingeva in silenzio, la sua
capacità di concentrazione e determinazione, la sua volontà, il suo innato talento
manifestato già dai primi dipinti. Mi incuriosivano i suoi soggetti pittorici, la gestualità e
la vivacità degli abbinamenti cromatici. Da allora la sua esperienza è cresciuta e
maturata attraverso la mobilità; Erasmus in Francia, le numerose residenze d’artista
degli ultimi anni, tra le quali Via Farini, Casa Walser, ALA ed i numerosi riconoscimenti con
premi d’arte: Arte Laguna, Combat, Candiani, Nocivelli.
Sofia si è inizialmente ispirata alla pittura surrealista di René Magritte e alla metafisica di
Giorgio de Chirico, a cui si sono poi affiancati maestri contemporanei come Edward
Hopper, David Hockney, Anselm Kiefer e Lorraine Shemesh.
Due elementi ritornano con evidenza nelle sue opere: la montagna e l’acqua delle
piscine. Elementi che non sono semplicemente il frutto dell’immaginazione dell’artista.
Non sono un paesaggio idealizzato, ma la rappresentazione di luoghi e spazi da lei
percorsi e vissuti a lungo in una continua ricerca e osservazione sia come nuotatrice
che come escursionista viaggiatrice. Sono i luoghi e gli spazi in cui l’artista si è
immersa nella vita, sperimentati intimamente con la sua sensibilità e che ora vivono
nella sua interiorità per palesarsi con la maestria dei suoi gesti pittorici in creazioni
artistiche.
Sono i luoghi che l’hanno salvata dalla lunga malattia che Sofia ha vinto. Paesaggi
alpini, piscine vuote, oggetti abbandonati sono metafora degli spazi interiori che si
susseguono in dicotomia tra abissi e vette, tra fragilità e forza, tra paure e coraggio,
alla continua affermazione di un equilibrio faticosamente conquistato.
Elementi questi extratemporali che nella composizione su tela, si intersecano, si
sovrappongono, si incontrano senza soluzione di continuità, senza inizio, senza fine,
senza confini; fanno da sfondo a figure umane solitarie, immobili, sospese nello spazio
come simulacri atemporali in un processo continuo che ricompone la visione e ridefinisce
con volontà le prospettive di una vita.
Figure ieratiche si affacciano in un continuo, infinito, presente verso le profondità di
specchi di acque immobili e come mute presenze solitarie osservano i precipizi
inevitabili e insondabili dell’esistenza umana. Le figure, spesso autobiografiche, si
lanciano in tuffi fiduciosi come voli liberi verso l’ignoto di un cosmo che le accoglie
indirizzandoci alle domande e alle risposte nel nostro tempo incerto.

Come cita l’artista: voglio parlare di nuovi inizi, di cosa si prova a voltare pagina o a
cimentarsi in qualcosa di diverso. C’è spesso la sensazione di fare un salto nel buio, ma
in questo mondo iperconnesso non si tratta quasi mai di un salto privato, dobbiamo
anche fare i conti con chi guarda e spesso giudica i nostri primi tentativi.
Un’arte quella di Sofia Fresia che parla alle persone che trasfigura il mondo, lo attraversa
aprendo ad altri mondi possibili, chiarendone prima a sé stessa il senso.
I suoi dipinti dai cromatismi accesi creano un contatto restituendo a noi osservatori
una pluralità di sentimenti ed emozioni, ricollegandoci all’eco di una risonanza
profonda nella causa comune della vita stessa”. (Elena Radovix)

Da sempre legato al mondo dell’immagine e del video, Rigoni ha iniziato nel 2022 il suo percorso
artistico legato ai temi della costruzione di “nuove memorie” attraverso la rielaborazione
di immagini che provengono dal nostro passato.
Utilizza vecchie cartoline, album di memorie, fotografie raccolte in mercatini o in cassetti
di intimità. Tutto rigorosamente datato e che ha “viaggiato”, tutto che parla di persone,
amori possibili, di amicizie di gruppo e di luoghi del piacere, di paesaggi dimenticati e di
curiosità dell’esplorare. Come a dire di quel vecchio tempo che nelle esperienze non è
diverso da oggi per ognuno di noi, nell’equilibrio precario tra voglia di andare e voglia di
restare, passioni amorose e nostalgie d’assenza, difficoltà di solitudini e sogni di paradiso.
Quando trova la composizione giusta, taglia, incolla e poi disegna perché sente il bisogno
di allargare i confini dell’immagine immaginando mondi possibili oppure semplicemente
pensando ad atomi di vita e a un “come se…”
Attraverso le sue opere l’artista invita lo spettatore a riflettere sul valore e la permanenza
delle memorie tangibili, quelle che si toccano e si tramandano, mantenendo un’unicità̀
intima e irripetibile e una modernità che traspare dal segno grafico.
La sua opera è completamente analogica, nessun intervento digitale, quasi a volersi
riappropriare di un quotidiano che non ci appartiene più.

“Ricerca, sguardo, intuizione, scrive l’artista.
Seleziono decine e decine di fotografie storiche.
Ricomincio con centinaia di vecchie cartoline.
Ci vado sempre più dentro, nella storia e nei luoghi.
Aspetto e chiamo la velocità di una nuova visione, taglio.
Incido. Ricompongo. Immagino.
Accosto ciò che era diviso, accomuno ciò che era lontano.
Nella mia testa creo un nuovo racconto.
Sovrappongo immagini di persone in spazi anche ironici, a volte paradossali.
Il tempo lontano si avvicina, lo spazio dilata oltre i suoi perimetri.
Le memorie di altri diventano ricordi di ognuno.
Creo una sorta di spaesamento del presente.
Continuo con intervento a mano la composizione chiusa.
Piazze, boschi, cancellate, laghi, palazzi, barche, tutto continua fuori misura.
Prima soltanto con il segno grafico, a volte con la pienezza del colore.
Nel momento finale, quando il titolo mi si rivela, apro ulteriori possibilità.
Famiglie, viaggiatori, bambini, atleti, amanti, sciatori, cuori solitari, rivivono oltre.
Sono le mie Nuove Storie. Di tutti.”

Quando: dal 03 al 15 Febbraio 2025
Vernissage alla presenza degli artisti: Martedì 04 Febbraio dalle ore 18:30
La mostra resterà visitabile sino al 15/02/25 – Orari mostra: 16.30 – 19.30
Dove: iKonica Art Gallery
Indirizzo: Via Nicola Antonio Porpora 16/A – Milano
Per raggiungerci: Linea Rossa MM1 e Linea Verde MM2 fermata Loreto
Seguire uscite Costa/Monza/Porpora
Per info: info@ikonica.eu
Ingresso libero