GIULIO ROMANO E I SUOI OGGETTI ALLA GALLERIA MOSSINI

Pinza, photo courtesy of Galleria Mossini

MANTOVA. Prosegue il racconto della fortuna di Giulio Romano designer con l’evento espositivo Giulio
Romano e i suoi oggetti, ospitato nella Galleria Mossini, fino al 28 maggio, che presenta nel cuore della città di Mantova i cinque oggetti prodotti da Factum Arte per la mostra dedicata all’artista che si è conclusa lo scorso gennaio a Palazzo Te.
Ispirate ai disegni di Giulio Romano, le cinque ricostruzioni tridimensionali in ottone, rame, peltro e
argento sono state realizzate nel 2022 avvalendosi della più sofisticate tecniche digitali, per riportare in
vita oggetti andati perduti e godere del loro fascino senza tempo.
“Questo nuovo progetto nato in collaborazione con Galleria Mossini – racconta il direttore di Fondazione
Palazzo Te Stefano Baia Curioni – mette a disposizione dei collezionisti oggetti sontuosi e fantasiosi,
realizzati dal team di Factum Arte dando forma ai disegni di Giulio Romano tramite un processo di
mediazione digitale. Esposti nella mostra a Palazzo Te dello scorso autunno, questi oggetti sono ora
disponibili per l’acquisto nell’ottica del reperimento di risorse a sostegno delle attività della Fondazione,
in particolare i progetti di ricerca e conservazione. Ringrazio fin da ora coloro che vorranno sostenere il
nostro lavoro di progettazione culturale rivolto alla città di Mantova e ai cittadini”.
Tra gli oggetti esposti sono proposte le riproduzioni di due brocche dai disegni Progetto per brocca (ca.
1540) e Progetto per brocca a forma di mostro marino (ca. 1540-1546). Nel Cinquecento le brocche
sono i manufatti più suntuosi ideati dagli artisti per la tavola del banchetto e la loro funzione ne ispira
spesso la decorazione con creature acquatiche immaginarie e animali fantastici. Accanto ai recipienti,
una pinza da tavola (dal disegno Progetto per pinza da tavola, ca. 1524-1546) con una testa d’anatra
che spunta da un fascio di foglie d’acanto e, nella parte posteriore, due serpenti che si attorcigliano
formando gli anelli che permettono di controllare la bocca dell’animale; una saliera (dal disegno
Progetto per saliera, ca. 1537-1546) che presenta tre capre che sostengono un recipiente circolare e il
coperchio con un putto che esce da un bocciolo di foglie di acanto e funge da impugnatura; e un vaso
ispirato agli affreschi del Banchetto delle nozze di Amore e Psiche nella camera di Amore e Psiche a
Palazzo Te.
Le riproduzioni sono proposte in tiratura limitata e numerata, e sono disponibili per l’acquisto. L’iniziativa
vede la collaborazione tra la Galleria Mossini e Fondazione Palazzo Te ed è mirata a sostenere le
attività della Fondazione (per informazioni segreteria@fondazionepalazzote.it).
www.palazzote.it

Fonte: comunicato uf stampa Palazzo Te, foto: Galleria Mossini