
CREMA. Giovedì, 27 marzo, alle 21, presso l’Arci Santa Maria (Via Mulini 20) s’inaugura la mostra personale di Adriana Montali dal titolo “I colori del silenzio”. Nata a Mezzano Superiore, paese in provincia di Parma, fin da giovane ha avuto la necessità di disegnare e di trasporre su carta le sue sensazioni.
Ha frequentato l’Istituto Statale “Paolo Toschi” di Parma dove ha conseguito la Maturità artistica delle Arti Applicate. Si è dedicata alla ritrattistica su materiale cartaceo utilizzando varie tecniche che spaziano dalla grafite alle matite colorate, al carboncino, alla sanguigna, all’acquerello e alla penna a sfera.
Dopo un’esperienza ventennale come Educatrice delle Attività artistiche in una scuola Infanzia del suo paese natale e in concomitanza con il Lockdown imposto nel periodo pandemico, ha maturato la necessità di riproporsi come artista affrontando una nuova sfida: l’utilizzo del gesso su tela cimentandosi nell’astratto e nell’informale lavorando in studio e preferibilmente, quando la stagione lo consente, all’aperto per essere più in simbiosi con la Natura.
Ha partecipato ed esposto nell’ambito di concorsi e collettive e ha tenuto fortunate personali. Ha coniato un termine che la rappresenta: “Realmenteastratto”. «Le mie opere – spiega – raccontano il mio mondo creativo ricco di suggestioni dove la Natura e l’Universo sono protagonisti in modo assolutamente presente con atmosfere che possono sembrare improbabili ma che invece ho veramente vissuto in prima persona. Le mie opere astratte e informali regalano momenti di intimità da condividere con l’osservatore, dove non necessariamente vengono riprodotti luoghi in maniera riconoscibile come nel figurativo, ma immagini nate dalla mia emotività interiore. Questo avviene anche per quanto riguarda il Sacro che affronto in modo materico ed evocativo.
«Un’incessante ricerca espressiva – scrive Simone Fappanni nella brochure che accompagna la rassegna – condotta secondo una precisa volontà di conciliare reale e immaginario, spinge Adriana Montali a dare vita a opere piacevolmente sospese fra materialità plastica e simbolismo mimetico. Ne discende un’esperienza artistica in cui la natura, intesa come natura vegetale e natura umana, si fondono in maniera armonica, andando a toccare profondamente l’osservatore che ne rimane immediatamente sedotto». L’esposizione è visitabile gratuitamente fino al 10 aprile dalle 9 alle 19.