“I GIUSTI FRA LE NAZIONI”: MOSTRA ALL’ARCI SAN BERNARDINO  IN RICORDO DELLA SHOAH E DELLE DEPORTAZIONI

Particolare della locandina

CREMA. Nel 1953, la Knesset, il Parlamento israeliano, ha fondato il “Memoriale di Yad Vashem”, un’istituzione sul Monte della Rimembranza, a Gerusalemme. Uno dei suoi compiti è quello di custodire la memoria dei “Giusti tra le Nazioni, che rischiarono la vita per salvare degli ebrei”.

E proprio da questa istituzione proviene la mostra documentaria che si apre sabato 27 gennaio, “Giorno della Memoria”, alle 18, all’Arci San Bernardino, in via XI Febbraio 14/B. L’ingresso è libero.

«Il periodo della Shoah, spiega Simone Fappanni, durante la seconda guerra mondiale, è stata una delle pagine buie della storia dell’umanità, dal momento che ha visto il massacro di milioni di ebrei, Rom, omosessuali, disabili e altre “minoranze” – secondo la definizione del Terzo Reich –  da parte del regime nazista. In questo complesso momento si sono distinti i “giusti fra le nazioni”, ovvero coloro che hanno rischiato le proprie vite per proteggere gli oppressi.

Sono eroi silenziosi che, con notevole coraggio, hanno deciso di prendere posizione contro l’orrore della Shoah e delle leggi razziali, purtroppo entrate in vigore anche nell’Italia fascista. Spesso hanno nascosto i perseguitati nelle proprie case, fornendo loro cibo, vestiti e cure mediche.

Altri hanno aiutato a organizzare la loro fuga, o hanno fornito documenti falsi per aiutarli a raggiungere la salvezza, Molti giusti hanno affrontato un rischio personale significativo, mettendo in gioco la loro libertà e la loro vita per salvare gli altri, spesso sconosciuti». Alcune nazioni hanno svolto un ruolo importante nel salvare gli ebrei durante l’Olocausto.

Ad esempio, la Danimarca ha organizzato la fuga di circa 7.000 ebrei verso la Svezia, evitando che fossero deportati nei campi di concentramento. Pure l’Olanda ha salvato molte vite, nascondendo gli ebrei nelle proprie case e fornendo loro documenti falsi. In Francia, la resistenza francese ha organizzato la fuga di molti ebrei verso la Svizzera. Parimenti, anche nel nostro Paese, i giusti sono stati moltissimi. Date queste premesse risulta davvero importante ricordare e onorare queste persone, e continuare a lottare contro ogni forma di discriminazione e odio. La mostra chiude l’8 febbraio.