I LUOGHI DELL’ANIMA DI COGLIATI

Acquatico di Cogliati

CERNUSCO LOMBARDONE. A Cernusco Lombardone, in Sala mostre, è possibile visitare la mostra personale di Pierre Cogliati

Un atteggiamento rivolto verso la pittura naturalistica potrebbe sembrare oggi anacronistico, se si escludono tematiche legate strettamente al tema dell’ecologia, in un tempo come quello in cui attualmente si sta vivendo, incentrato sull’idea del virtuale sempre piu presente e che si è lasciato alle spalle un decennio di arte concettuale, un altro di riedizioni della pop art anni sessanta, senza considerare le divagazioni proposte del postmodernismo, accostarsi a un’arte che trova il suo fondamento nella tradizione naturalistica in senso romantico potrebbe sembrare una ulteriore regressione.

La mostra di Pierre Cogliati, di cui queste righe sono una introduzione, si compone volutamente di poche ma selezionate opere. E’ una scelta che si pone l’obiettivo non tanto di esibire, quanto di trovare conferma, prima di tutto per l’artista stesso, della bontà del percorso intrapreso e  dell’obbiettivo fissato, nonché della metodologia adottata nel perseguirlo.

La formula espressiva prescelta, si configura sempre come mezzo, e non come fine.

Tale aspetto toglie il vincolo di dover essere sempre in qualche modo riconoscibile per lasciare spazio all’efficacia dell’oggettivazione dei contenuti nell’opera stessa.

Molti degli elementi che sono stati il cavallo di battaglia dei movimenti artistici dell’ultimo cinquantennio sono in larga parte contenuti intenzionalmente nelle opere di Cogliati: elementi di percezione, senso spaziale e una sorta di appello al primitivismo, virato nel suo caso in senso di percezione di appartenenza a un luogo, concretizzatasi  per via di suggestioni.

 Tutto questo nasce dal contatto e dall’abitare la natura  e in particolare nei luoghi della valle dell’Adda, teatro delle opere di molti illustri prima di lui e  nell’aver praticato la pittura en plen air con altri maestri a cui ha parzialmente guardato per poi distaccarsene.

Una formazione che nasce altresì dalla frequentazione di alcuni musei, in particolari quelli francesi con una predilezione per i pittori impressionisti ma soprattutto delle suggestioni del periodo romantico tedesco e francese, sono l’ulteriore, determinante snodo del percorso dell’artista.

La parentesi informale attraversata e esperita per breve tempo corrisponde anche a un periodo che invece si è protratto per alcuni delicati anni nella vita privata della persona e dell’artista, e che ha posto la necessità di trovare nuove formule espressive piu adeguate alla mutata condizione interiore e relative necessità espressive.

Tutti i dettami della pittura all’aperto, le suggestioni dell’interiorità e il divenire di queste esperienza vivificante, si interpolano con una rielaborazione mnemonica  prima di divenire opera concreta.

Ne deriva una oggettivazione di un paesaggio reale, divenuto caleidoscopio di cangianti emozioni che si riflettono nella natura, nelle fattezze delle opere. Si ritrovano quindi spazi pittorici in cui gli azzurri e i verdi insieme a molteplici gamme di grigi e bianchi danno vita a forme dai contorni sfumati, esattamente come si presentano nella realtà.

Questo carattere di apertura, di non definitezza dei contorni, di una linea che non costringe la forma, ma al contrario consente ad essa di evolvere sempre in qualcosa di diverso è quanto di più simile vi sia alla natura cangiante dei ricordi di quelle esperienze naturalistiche reali, mediate dalla percezione e dall’emozione.

LUCA NAVA

Luogo: Cernusco Lombardone (lecco) 23876, Piazza della vittoria, sala mostre.

Giorni e orari: apertura mostra i gg  2-3 e 8-9-10  dicembre 2023. nei seguenti orari: 10-12 e 15-18.