I PAESAGGI SILENTI DI ENRICA GROPPI ALLA CAFFETTERIA DEL MUSEO

CREMONA. Fino al 10 gennaio, presso la Caffetteria del Museo, si può visitare gratuitamente la mostra personale della pittrice Enrica Groppi dal titolo “Paesaggi silenti”.  «Ogni mio quadro – spiega l’artista – nasce sempre da un impulso repentino e momentaneo, non mi piace mai pianificare troppo un’opera, deve sempre essere frutto dell’istinto e di quell’attimo creativo che non sempre si riesce ad avere».

Nata e residente a Codogno, laureata in lettere, si è artisticamente formata, come lei stessa afferma, «crescendo in mezzo ai dipinti», in quanto nipote del maestro Enrico Groppi. Partecipa, su invito, a importanti rassegne e collettive, conseguendo positivi consensi di critica e pubblico.

«Il paesaggio – fa osservare il curatore, Simone Fappanni – è un tema centrale nella quadreria di Enrica, un tema infinito che svolge con autentico trasporto. Si tratta di una pittura estremamente legata all’alternarsi delle stagioni, di cui l’artista lodigiana coglie l’alternarsi ciclico secondo pennellate dense e succose, anche laddove la campagna si apre secondo un caleidoscopio pigmentale davvero affascinante, battuto, come d’estate, da un sole caldissimo e inesorabile. In merito ai paesaggi fluviali, vale la pena osservare che lo sguardo si spinge piacevolmente verso l’orizzonte, in cui si ammirano ora atmosfere di rarefatta trasparenza, ora rabbrividenti visioni, come quelle che derivano dalla piena che tutto avvolge e sembra inglobare.

Tema ricorrente della pittura di Enrica è anche quello del tramonto, che svolge in modo davvero coinvolgente. Sono allora le luci e le ombre che si posano dolcemente sul panorama a rendere appieno la poesia che lo contraddistingue, richiamando sia atmosfere tipicamente padane rese con una pennellata franta, o dominate dalla presenza del mesto procedere delle acque del grande fiume verso il sole che declina in lontananza.

Ma sono anche tramonti dove l’acqua dà forma a scenari incantati, come quello dominato da un veliero che svapora fra le onde… oppure connotati da contrasti cromatici accesi, specie negli scorci lacustri. Un’artista così sensibile ai mutamenti stagionali, non poteva non lasciarsi ammaliare dai mille riflessi della neve. Ne è un significativo esempio il dipinto Neve al mattino; connotato da un’ambientazione rabbrividente, vede un borgo dolcemente ricoperto da un manto bianco che, complici gli alberi spogli, rimanda a una poesia immaginativa davvero avvolgente».

La rassegna è visitabile gratuitamente da martedì a sabato dalle ore 10,00 alle 17,00 domenica dalle 10,00 alle 14,00; lunedì chiuso.