COMACCHIO. Fino al 16 ottobre la Galleria d’Arte di Palazzo Bellini, in Via Agatopisto, 5 a Comacchio, ospita la mostra Spina100. Dal mito alla scoperta con sorprendenti reperti tutti da scoprire.
Questi i dettagli desunti dal comunicato stampa:
E’ nell’abbraccio fra l’acqua dolce del grande fiume Po e il mare Adriatico che gli Etruschi trovarono il luogo ideale in cui fondare una nuova città: Spina. Nata dalle onde e scomparsa qualche secolo dopo, sepolta dall’acqua, la florida e potente città etrusca ha lasciato dietro di sé una lunga storia attraverso i secoli, divenendo un mito.
Fondata sulla sponda destra dell’Eridano, l’antico corso del Po, attorno alla metà del VI secolo a.C. Spina divenne il porto privilegiato di Atene nel nord adriatico, assumendo il controllo dei traffici verso l’intera valle padana. L’importanza ed il ruolo di Spina furono tali da meritare alla città uno dei massimi onori per il mondo antico, quello di possedere un “tesoro” nel grande santuario di Delfi. Un onore riservato generalmente alle città greche. Sulla fine del IV secolo a.C. i mutati assetti politici e commerciali, con la calata delle popolazioni celtiche, nonché l’espansione di Siracusa e il declino dell’influenza greca, la città iniziò il suo declino e l’insediamento etrusco cadde nell’oblio della storia. I continui mutamenti geomorfologici trasformarono radicalmente il paesaggio deltizio e dell’antica città si perse ogni riferimento.
Il percorso espositivo della mostra è articolato secondo una sequenza di ambienti che accompagna il visitatore alla scoperta dell’antica città etrusca e del tesoro dei suoi reperti. Un suggestivo viaggio nel tempo alla scoperta delle origini di un mito.
La mostra si pone l’obiettivo di accogliere i visitatori per presentare lo stretto legame che intercorre fra il territorio e gli insediamenti umani nel delta del Po con particolare riguardo all’antica città di Spina, illustrandone i luoghi, la necropoli, le modalità di sepoltura e i corredi di oggetti deposti nelle tombe, le tipologie, le mode e gli influssi artistici e come questi sono stati condizionati dagli apporti esterni, per comporre una narrazione anche “territoriale” in grado di far cogliere il valore e la ricchezza archeologica del territorio comacchiese.
L’obiettivo è quello di trasmettere una nuova consapevolezza: l’archeologia e la valorizzazione di ciò che il passato ci ha consegnato rappresentano un’opportunità di crescita per il futuro delle comunità.
Concept espositivo
Identità
La Comacchio di oggi, il paesaggio cangiante del delta, l’antica Spina scoperta per pura
causalità. Un viaggio a ritroso nel tempo alla scoperta delle origini.
Svelamento
Dalla scoperta di Spina, passando per i reperti ritrovati ritrovato attraverso gli scavi nel paesaggio del delta, fino alla descrizione delle fasi e delle relazioni culturali che, nei trecento anni della sua storia, la città ha tenuto con le maggiori realtà commerciali del mondo antico.
Patrimonio culturale
Il valore artistico e antropologico degli oggetti e il futuro degli studi scientifici a
partire dai traguardi raggiunti (la lotta al commercio illegale) e al consolidamento di un nuovo modello culturale: l’archeologia vista come conservazione e opportunità.
Per le scuole sono stati previsti percorsi didattici, attività educative e visite guidate alla mostra.
FONTE. Testo e foto, inseriti al solo scopo di presentare l’evento: press kit Servizio Turismo Comune di Comacchio