I “VIAGGI PITTORICI” DI ADRIANO BRUNERI IN MOSTRA AL CONVEGNO

CREMONA. Gli spazi della storica Libreria del Convegno (Corso Campi 72) ospitano, dal 10 settembre al 10 ottobre, una serie di opere di Adriano Bruneri.

«Esse – spiega il critico Simone Fappanni – possiedono il dono dell’evocazione, dal momento che si sviluppano secondo una dimensione compositiva che inizia da una meticolosa trasposizione di elementi schiettamente realisti, definiti con precisione certosina, e si articola secondo una dimensione metaforica che ha nella distribuzione luministica del colore la sua specifica chiave di volta.

Ne discendono paesaggi e scenari sospesi fra realtà e immaginazione in un connubio che crea accattivanti prospettive, accentazioni cromatiche che ora guardano alla surrealité ora tornano delicatamente verso un realismo puro e sincero, in cui non raramente si affermano anche figure, specie femminili, apprezzato in numerose manifestazioni espositive e concorsi d’arte. Una pittura davvero raffinata, dunque, nella quale nulla è ovvio o scontato, ma tutto diventa scoperta.

Ed è pure una pittura emozionale che si nutre di un vivace senso cromatico grazie al quale il soggetto emerge prepotentemente, quasi fosse celato per un attimo da una quinta teatrale, da tinte scure in seno alle quali esso si afferma non in modo invasivo, ma sottovoce».

Cremonese,Bruneri fin da bambino dimostra interesse per il disegno e il colore, con naturale ricerca del senso della proporzione e della prospettiva, con i quali ha iniziato quello che sarebbe diventato negli anni un percorso prima di formazione nelle tecniche pittoriche e poi di liberazione espressiva. Adolescente frequenta la bottega dell’artista Ugo Benini, specializzato in copie fiamminghe del Cinquecento e del Seicento.

La pratica della copia serve anche per sperimentare vari tipi di gestualità artistica che poi entreranno a far parte della autonomia espressiva successiva. La pratica della copia ancora oggi è presente nella produzione artistica di Adriano.

La fase di sperimentazione degli anni Settanta e Ottanta lo porteranno a dedicarsi alla rappresentazione figurativa e a dipingere paesaggi, ritratti e scene di vita. La pittura ad olio viene trattata utilizzando spatole, pennelli e altri strumenti al fine di generare diversità negli effetti e nel risultato finale che siano rispondenti all’entusiasmo che l’utilizzo di una tecnica versatile è in grado di generare.

Tra il 1990 e il 1992 Bruneri inizia a fare sintesi di tutto quello che ha imparato, e sperimentato, arrivando a darsi degli obbiettivi sulla ricerca del materiale, stucco, olio, tempera e del colore.

La maturazione artistica è accompagnata dalla ricerca che porta alla liberazione dell’artista che ha interiorizzato la tecnica e l’ha addomesticata al moto soggettivo dell’arte, la sua arte. A questo sono servite le numerose estemporanee, alle quali ha partecipato fino all’anno 2000, e le prime mostre collettive o i concorsi, anche a livello nazionale, a cui partecipa e dove ottiene importanti riconoscimenti. Dal 1997 è socio dell’Associazione Artisti Cremonesi e del 1998 è la sua prima mostra personale.

Ha partecipato a numerose mostre collettive con l’Associazione Artisti Cremonesi ed è presente in molti cataloghi e pubblicazioni della stessa associazione e tenuto personali a Spinadesco nel 1998 e a Cremona nel 2015 e 2019. Ha inoltre ottenuto diversi riconoscimenti in mostre e concorsi provinciali e in concorsi di pittura di carattere nazionale.

Info: fappanni71@gmail.com

La locandina della mostra