IL GIACIMENTO DI MERAVIGLIE  DI SAN PIETRO IN GESSATE

Cappella Obiano, veduta d’insieme Di Geobia – Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=21029634

GESSATE. Ci sono cose che si sanno ma, forse per sovraesposizione, forse per noncuranza, forse piu probabilmente per gli spaventosi livelli di superficialità raggiunti nella omologazione che appiattisce ogni scala di valore, vuoi per il condizionamento esercitato dalla propaganda promozionale, oggettificante ciò che si ritiene possa essere arte(sarà tale quella roba?)( soprattutto quella dove è possibile lucrare), certe cose non le si vede proprio.¹

Neanche se le si hanno sotto il naso tutti i giorni.

E allora è il caso di ricordare che esistono: il “giacimento” di San Pietro in Gessate² con i suoi affreschi è accessibile senza fare la fila e senza spendere quelle due euro che accendono la lampadina nella cappella Portinari³per vedere gli affreschi del Foppa in SanEustorgio, sempre in Milano.

L’edificio in laterizio⁴ per lo piu con modanature marmoree, risale al XV secolo ed è un efficace esempio di architettural Quattrocentesca lombarda, realizzata con il contributo di maestranze ispirate ai modi di Giovanni e Guiniforte solari.⁵

Le tre navate di cui si compone la chiesa sono affiancate da cappelle decorate, tra le quali spiccano quelle affrescate dal De Mottis⁶a fine Quattrocento e quella con affreschi piu tardi databili intorno al 1484 di mano di Donato Montorfano⁷,poco conosciuto ma attivo negli stessi anni con Leonardo nel Cenacololo.⁸

Ottimo stato di conservazione presentano gli affreschi della cappella Grifi, decorata nel 1490 con le Storie di Sant’Ambrogio da Bernardino Butinone e Bernardo Zenale.⁹

La cappella è il sepolcro del committente Ambrogio Grifi,¹⁰ la cui effige è posta in opera con perizia e fedele realismo da Benedetto Briosco nel 1493, altro scultore attivo presso le fabbriche fra Milano e Pavia.

Più tardi (1514) sono gli affreschi di Ambrogio Bergognone con il Funerale di San Martino e una Madonna col Bambino di scuola leonardesca posti a completamento e confiniti oltre il piedritto che inquadra gli altri affreschi.¹¹

Vome tutte le chiese monastiche, anche questa era,un tempo, dotata di un chiostro, oggi ricostruito e inglobato nella struttura moderna.¹²

Interviene in modo importante, nelle vicende della chiesa, anche un intervento d’eta moderna:

Il convento inizialmenteoccupato dagli Umiliati e in seguito dai Benedettino, per volere di Maria Teresa d’Austria era stato destinato ad ospitare i ragazzi orfani di Milano.

Qui gli orfani potevano rimanere fino alla maggiore età e imparare un mestiere.

San Pietro in Gessate rimase destinato a questo nobilissima scopo finchè Napoleone¹³ non li trasferì nella zona di Brera e trasformò il convento in un ospedale militare.

Questo cambio di destinazione ebbe come diretta conseguenza il deterioramento di buona parte di ciò che sarebbe poi stato definitivamente rovinato dai bombardamenti del 1943.¹⁴

L’interno del complesso presenta i superstiti affreschi quattrocenteschi di scuola lombarda, impossibile in assenza di documenti ( che forse esistono in archivio) sapere gli autori di ogni singola parte se non per i casi gia citati.

I bombardamenti del 1943 comportarono la distruzione dell’intero transetto destro con i cicli pittorici del Bergognone e aiuti.¹⁵

Tuttavia S.P.In Gessate resta un luogo affascinante e permeato di preziosità storico-artistico e forte carattere e spirito umanistico, dal ‘400 a Maria Teresa D’Austria.

LUCA NAVA