CASTELVETRO P.NO. Dal 5 dicembre al 5 gennaio il Centro Arte Perini ospita la mostra personale “Il mondo al quadrato” dell’architetto, disegnatore e pittore Stefano Santi. Originario di Acquafredda, dai primi anni del duemila grazie a due maestri, Vittorio Bustaffa e Angelo Bussacchini, perfeziona la tecnica acquisendo gli strumenti per migliorare il proprio linguaggio pittorico.
Sin dall’inizio i suoi soggetti sono sempre legati al territorio in cui vive, la pianura padana, rappresentata in modo non pittoresco ma in tutte le sue contraddizioni tra i resti di un passato rurale e un nuovo costruito disordinato e caotico. Questa fase del suo lavoro viene messa in mostra nel 2017 in una personale a Villa Solidea a Castel Goffredo curata da Elisabetta Pozzetti, autrice anche del catalogo dal titolo ‘Non sia mai l’obsolescenza dello sguardo.
Lo stesso anno una delle opere esposte a Villa Solidea viene premiata al “Premio Mestre”. Ha esposto a Brescia, allo spazio “Aref” e al Museo del Mare di Genova.
Dopo questa rassegna, il suo stile subisce un’evidente evoluzione. Pur mantenendo l’attenzione verso il paesaggio, privo della presenza umana, viene accentuato il carattere metafisico dei luoghi che non sono più quelli familiari ma sono immaginari e sempre abitati da architetture visionarie, esposte con successo al Museo Diocesano “Francesco Gonzaga” di Mantova.
Una delle opere esposte, dal titolo Square, ha ricevuto il premio Marchionni 2023, mentre un altro lavoro, presentato nella recente edizione del concorso, è stata esposta al “Cà la Ghironda Modern Art Museum” e donata al Magmma di Villacidro. Ha poi esposto all’Adafa di Cremona.
Il suo lavoro è stato presentato da autorevoli testate e, oltre alle due edizioni del libro di Alberto Bernardelli Un quadro accanto, pubblicato da editoriale Sometti e, ancora per lo stesso editore, Un quadro accanto. Cento alberi d’artista, ha dato alle stampe Il mondo in un quadrato, sempre per Sometti, di cui è autore.
«La poesia immaginativa di Stefano Santi – spiega il curatore, Simone Fappanni – si fonda su una precisa traduzione del reale in elementi geometrici che diventano spazi metafisi, fortemente simbolici e allusivi. Questi luoghi razionalmente impossibili, ma artisticamente possibili, consentono al fruitore di immergersi completamente in un universo ricco di richiami e rimandi che guardano al silenzio come all’elemento attraverso il quale “sospendere” il proprio giudizio sulla realtà in quanto tale, portando invece lo spirito oltre gli stretti limiti raziocinanti per accostare gli elementi che compongono i suoi dipinti in una concertazione che porta, come suggerisce il titolo della mostra, a una visione del mondo entro gli infinti spazi del quadrato».
La rassegna è visitabile gratuitamente da lunedì a sabato dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 15.30 alle 19.00, giovedì solo al pomeriggio, mentre è chiusa domenica, nei giorni festivi e prefestivi.