VALENCIA. Tra i diversi musei presenti nella bellissima città di Valencia (la terza città della Spagna) merita una visita il Museo delle Belle Arti. Naturalmente non si può fare un confronto tra le dimensioni di questo museo e quelle dei tre più grandi musei di Madrid (il Prado, il Reina Sofia e il Thyssen-Bornemisza) ma credo che si tratti di un museo comunque rappresentativo dei grandi artisti del Seicento e del Settecento spagnolo fino ai primi dell’Ottocento
Troviamo, infatti, i quadri di un Ribera, di un Osuna, di un Velasquez (strepitoso il suo autoritratto ) fino alle tele di Goya, come quella della “Dama con cagnolino”: questi sono i ritratti che caratterizzano la cifra pittorica di quell’epoca con il nero a dominare sullo sfondo, gli abiti altrettanto neri dei personaggi dagli sguardi quasi allucinati e la predominanza dei soggetti religiosi che ovviamente si impongono nel clima della controriforma a “declinazione funebre” che contraddistingue anche altri campi dell’arte spagnola dell’epoca (si pensi ai “sonetti funebri” del grandissimo poeta Luis de Gòngora); senza dimenticare un pittore molto fortunato all’epoca come Murillo.
Non manca qualche italiano come Giordano o Solimena, artisti legati alla Spagna tramite il vicereame di Napoli e il bellissimo piccolo ritratto dell’umanista Michele Marullo Tarcaniota, opera di Botticelli.
A ciò si contrappone tutto un settore che mette in mostra la pittura e la scultura valenciane del Quattro e del Cinquecento ma soprattutto quelle dell’Ottocento e del Novecento che sono caratterizzate da cromie accese, rutilanti un po’ sulla scia delle analoghe affermazioni di artisti come Picasso e Dalì.
Insomma, una scoperta entusiasmante anche perché l’ingresso al museo è completamente gratuito! E per chi si trovasse a passare da Valencia, segnalo la chiesa di San Giovanni del Mercato, dove si possono ammirare opere del nostro Giuseppe Bertesi.
AUTORE: VINCENZO MONTUORI