PIACENZA. S’intitola Il Segno geniale la nuova, intressante proposta espositiva di Biffi Arte, visitabile fino al 31 luglio.
Questo il comunicato che illustra la rassegna.
Definito l’ultimo grande antico e il primo moderno, a cavallo tra Umanesimo e Rinascimento, Albrecht Dürer costruisce un nuovo alfabeto artistico e l’incisione è, a tutti gli effetti, il luogo privilegiato in cui questa lingua rinnovata trova espressione. E, per l’artista, è strumento ideale per trasmettere iconografie nuove, sacre così come profane, ma anche per rivisitare i temi del mito e della classicità, della vita sociale, della natura e del paesaggio.
Attraverso un corpus di 46 opere fra bulini e xilografie, la mostra testimonia la pluralità dei temi e l’evoluzione dello stile di Dürer anche in relazione agli importanti scambi con l’arte italiana: dalle xilografie per la Stultifera Navis di Sebastian Brant edita a Basilea da Johann Bergmann von Olpe nel 1497 aquelle per la Cronaca di Norimberga dello Schedel, la mostra propone anche importanti esemplari appartenenti ai repertori sacri: la Vita della Vergine, La Piccola e la Grande Passione, oltre ai fogli realizzati per L’Apocalisse di San Giovanni, nell’ edizione del 1511.
E ancora, i grandi fogli dedicati ai Padri della Chiesa e ai Santi Eremiti, oltre a bulini allegorici e narrativi. La mostra è dunque occasione per ricostruirne la vicenda personale di incisore libero dalla committenza, mercante di sé stesso, indipendente nelle scelte tecniche e tematiche: un repertorio straordinario di fogli che offre un affascinante viaggio nell’Europa artistica del Cinquecento e nel pensiero di un artista che ne incarna tensioni, cultura e aspirazioni con geniale visione.
E, nel cuore della mostra, il noto gusto per l’indagine naturalistica di Dürer incontra la ricerca di Michele Vitaloni, artista dalla sensibilità rinascimentale che appoggia sulla natura uno sguardo da etologo colto e affettuoso. A un imparagonabile sapere tecnico, figlio di una manualità che Vitaloni coltiva fin dall’infanzia, l’artista sposa una capacità di battito che fa di questi animali luoghi palpitanti di empatia, di amore verso soprattutto quelle specie a maggior rischio di estinzione. E’ una ricerca in cui scienza, arte e natura si incontrano e che fa di Michele Vitaloni un vero naturalista divenuto artista.
Catalogo presente in mostra a cura di Patrizia Foglia.
A partire dal mese di maggio sarà possibile partecipare alle visite guidate su prenotazione, scrivendo a curator@biffiarte.it
CREDITS. Testo e foto: courtesy of Biffi Arte.