IMI KNOEBEL: PITTURA, COLORE, SPAZIO ALLA DEP ART GALLERY

Imi Knoebel, Anima Mundi, 2019
Imi Knoebel, Anima Mundi 106-3, 2019, 37x127x5,8 cm. Courtesy Dep Art Gallery, Milano

MILANO. Dep Art Gallery è lieta di annunciare la mostra Pittura Colore Spazio dedicata a Imi Knoebel (Dessau, 1940), tra i più noti artisti devoti al minimalismo e al costruttivismo, che fino al 15 gennaio 2022 apre la nuova stagione espositiva della galleria.

Curata da Giorgio Verzotti, la rassegna presenta 27 opere realizzate dal pittore tedesco dalla fine degli anni Settanta a oggi – dalla composizione su carta Messerschnitt VI (1977) all’iconica Anima
Mundi 106-3 (2019) su alluminio – delineando i diversi momenti della sua ricerca visiva.

Noto a livello internazionale per un approccio minimalista al colore e alla geometria, Imi Knoebel conduce una ricerca strettamente focalizzata sulle qualità espressive della forma, della materia, della superficie e dello spazio. Giorgio Verzotti, già curatore insieme a Marco Meneguzzo della mostra Imi Knoebel. L’idea di Europa tenutasi al PAC Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano nel 1991, scrive nel testo critico: “Fin dall’inizio Imi Knoebel si è posto il problema della relazione fra l’opera e lo spazio, e noi italiani pensiamo subito alla lezione di Lucio Fontana, che in Germania si è propagata anche grazie ai rapporti fra il maestro italiano e il gruppo ZERO. Fra i riferimenti dichiarati da Knoebel infatti Fontana c’è, insieme a Yves Klein e Piero Manzoni, dunque il campo dell’astrazione più radicale, scelto e frequentato fin dai tempi dell’Accademia a Düsseldorf, insieme all’artista sodale Imi Giese, scomparso nel 1974. Lavoravano insieme, grati al loro professore Joseph Beuys per il suo incoraggiamento, anche se il maestro tedesco diceva che la sua propria ricerca aveva ben poco a che fare con la loro. Lavoravano da autodidatti, arrivati all’arte senza sapere bene cosa fare, racconta oggi Knoebel, ma sapendo bene in quale genealogia collocarsi”.

Il percorso espositivo si apre con l’opera monumentale LUEB go 1276w (2013), forma in alluminio i
cui confini sono attraversati da listelli gialli, azzurri e neri. A rappresentare gli anni Novanta un’opera
della serie DIN II (1994), composta da quattro elementi rettangolari che si susseguono nell’alternanza
dei colori primari, e la famosa Kinderstern (1994), la stella dei bambini. Alcuni esemplari delle celebri
edizioni intitolate Face (2016) – in cui bande di puro colore sono stratificate in un avvicendamento
emotivo e strutturale – e i piccoli An Meine Grüne Seite (2007) e Tafel (2016), che, come altarini
cromatici, scandiscono in maniera netta e lineare la poetica percettiva del maestro tedesco.
Caratteristiche dell’artista anche le opere formate da composizioni di molti elementi come Tag und
Nacht III E1-E5 (1998) e Nummer 9B-15B (2012), dove si assiste alla vera manifestazione del colore
come elemento individuale, simile a una scheggia che emerge dalle severe connotazioni strutturali,
solo per citarne alcune. In rappresentanza dell’ultimo decennio sono esposte tre opere della serie
Anima Mundi, tanto cara all’artista: colore e minimalismo, essenza della forma e potenza del segno,
costituiscono i cardini interpretativi della pratica artistica di Imi Knoebel.

FONTE. Testo e foto, inseriti al solo scopo di presentare l’evento: press kit Ufficio stampa E. Fusi. Credits photo: Imi Knoebel, Anima Mundi 106-3, 2019, 37x127x5,8 cm. Courtesy Dep Art Gallery, Milano