INAUGURATA LA RETROSPETTIVA DI CAPURSO A VILLA GUIDETTI

Villa Guidetti, foto: courtesy of Giuseppe Muchetti

BORNO. È stata inaugurata, nei giorni scorsi, presso gli spazi di Villa Guidetti, la retrospettiva “I colori della montagna”, dedicata al fotoreporter cremonese Carlo Capurso, tragicamente scomparso lo scorso agosto in Valcamonica.

La rassegna è promossa dall’amministrazione locale con il patrocinio del Comune di Cremona. Durante il vernissage, dopo il saluto introduttivo del sindaco, Matteo Rivadossi, il consigliere comunale Gessica Tognali, dopo avere ringraziato i presenti e chi ha reso possibile realizzare questa rassegna, ha brevemente ripercorso la vita del fotografo dicendosi certa che l’esposizione sia in grado di «trasmettere la “magia” che Carlo è riuscito a catturare con i suoi scatti».  

«Sono molto contento – ha sottolineato l’assessore Luca Burgazzi nel suo messaggio a nome dell’amministrazione comunale di Cremona – che si consolidi il rapporto con la città di Borno nel ricordo affettuoso di Carlo Capurso. Portare nelle sue amate montagne una mostra fotografica penso sia il miglior modo di ricordare la figura dell’amico Carlo e la sua passione per le tematiche ambientali.

Lo ricordiamo tutti come un custode attento della natura e volontario attivo per la sua tutela e valorizzazione». «La quarantina di scatti esposti – spiega il curatore, Simone Fappanni – evidenziano il grande amore di Capurso per la montagna.

Il fotoreporter, infatti, oltre a essere stato giornalista pubblicista, è stato Socio del Club Alpino Italiano e portavoce della sezione Cremonese del W.W.F, nonché socio del Mountain Wilderness e direttore responsabile del “Nuovo rododendro”, periodico del Club Alpino Italiano di Cremona.

Uno scatto di Capurso

All’indomani della sua morte, causata dalla caduta in un dirupo, è stato evidenziato come abbia perso la vita in luoghi che amava profondamente e che percorreva fin da quando era giovane, non di rado con la sua fedele macchina fotografica, per immortalare paesaggi mozzafiato o scorci insoliti, cercando di fissare le sue emozioni in stampe di notevole caratura espressiva. Un’autentica passione, quella per le cime e le valli, che era pari a quella per le luci e i colori della Valpadana, ricordata con un’antologica allestita a marzo presso il Museo Civico di Storia Naturale di Cremona».

L’esposizione, alla cui apertura hanno presenziato anche Iris Cottarelli, presidente del CAI di Borno, e l’assessore al Turismo della Comunità Montana, Massimo Maugeri, può essere visitata fino al 31 luglio nei locali di via Giardini 21 in questi giorni e orari: sabato e domenica dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 18.00; nei giorni feriali dalle 16 alle 18.