ARONA. E’ stata inaugurata nei giorni scorsi d Arona, nelle sale dello Spazio Moderno (Via Martiri della Libertà, 38), la nuova, attesissima mostra di Giancarlo Fantini. Durante la presentazione l’assessore alla cultura, Alessandra Marchesi, che durante il suo intervento ha portato il saluto del sindaco, Alberto Luigi Gusmeroli, ha sottolineato l’impegno di Fantini e dell’associazione ArteadArona, di cui è l’infaticabile presidente. L’artista. visibilmente emozionato, ha dato spazio a due amici artisti, che espongono, contestualmente, una scelta di loro lavori. Si tratta dello scultore Mojsi Harka e della pittrice Luisa Ticozzi.
“Trascorsi i primi vent’anni di ArteAdAronA, ha detto Fantini, celebrati nel 2023, in attesa del prossimo impegnativo compleanno dello Spazio Moderno, soprattutto non potendo fermare la corsa del Tempo, ho deciso di dedicare la personale di questi giorni ai miei primi 70 anni, che andrò a compiere tra qualche settimana. Non ricordo chi mi ha spiegato come i decenni della nostra esistenza su questo pianeta corrispondano spesso a dei momenti di grandi cambiamenti, in quanto vivibili come dei cicli. Non conosco bene la numerologia e tutti gli annessi e connessi, ma, per quanto mi riguarda, i settanta non sono cosa da poco e quindi vanno degnamente iniziati.Salvo modifiche dell’ultimo momento dovute a cause esterne alla mia volontà, in questa occasione vorrei esporre 70 opere, tra cui le ormai classiche 12 nuove, che mi hanno consentito la realizzazione del calendario 2025.
Proseguendo nella mia visione di ‘artetotale’, anche in questa occasione ho invitato qualche compagno di viaggio. Qualcuno/a nuovo/a, altri già…collaudati. Luisa Ticozzi mi ha colpito fin da subito per l’attenzione alle cose che fa e pure per la sua disponibilità ad entrare nel direttivo di ArteAdAronA.
La stessa cura ho notato nei lavori di Mojsi Harka ed anche con lui è stata attrazione reciproca: il regalo che mi ha fatto lo potete vedere in mezzo agli altri suoi preziosi pezzi. Luca Marchetti ha la musica dentro e ci regalerà molti brividi, ascoltandola.
La presentazione è a cura di Simone Fappanni che, oltre ad essere un valente critico, è diventato un amico che mi porta a mostrare nella bassa padana. Su Moka, novella editrice, non ho mai avuto dubbi né perplessità. Abbiamo sempre lavorato bene insieme ed il fatto che, insieme, abbiamo individuato in Angelo Vecchi l’autore da presentare qui la dice lunga sul come la sinergia risulti efficace. Oltretutto quello con l’autore de “l’italianissimo frutto” è stato davvero un reincontrarsi, visti i comuni passati di …mezzo secolo fa. Di ENOTELA, nome d’arte di William Dozzi c’è da segnalare la competenza e la disponibilità per un mestiere ormai giunto alla seconda generazione: di vino non me ne intendo, ma le cornici dei miei quadri ormai da anni si realizzano qui.
Questo l’ampio programma degli eventi collaterali alla mostra