LA “DIVERSA BELLEZZA” DI ARMINE, MODELLA DI GUCCI, IN UN MURALE DI RAFFO ART

Raffo Art accanto al murale in onore di Armine
(Courtesy of the Artist)

NAPOLI. Si sa, l’arte è anche lo specchio della società. E lo è anche quando i soggetti proposti sono desunti dalla cronaca, quella che divide, quella che suscita addirittura polemiche anche dove non sembrerebbe che ci fossero gli estremi per accendere gli animi.

Così, in questi giorni, su giornali, tv, radio, social, insomma, un po’ ovunque, si parla della modella armena Armine Harutyunyan, scelta da Gucci per la Fashion week del 2019.

Qual è il motivo di tanto discorrere? Trattandosi di un’indossatrice, dei suoi lineamenti, “diversi” da quelli che, secondo qualcuno, anzi a parere di molti, visto il clamore mediatico, dovrebbero essere quelli che definiscono l’avvenenza, soprattutto nel campo della moda.

La “diversa bellezza” di questa 23enne è dunque al centro di un serrato dibattito. E dunque si potrebbe aprire una riflessione (l’ennesima) su quali siano i veri o presunti canoni di bellezza contemporanei, oppure pensarla come Armine, che in un’intervista rilasciata a “La Repubblica”, dichiara che «ci sono molti modi diversi di essere belli: consiglio di concentrarsi su di sé, su chi si è e su cosa si ama davvero» (https://www.repubblica.it/cronaca/2020/09/01/news/modella-265934638/).

Concordo con lei. La diversità è sinonimo di originalità, di non omologazione. La bellezza va oltre il dato estetico, pur contemplandolo.

Un messaggio senza dubbio positivo che si ritrova a pieno nel murale di Raffo Art, meritando anche l’apprezzamento della stessa Armine: «Thanks for magic».

Nell’opera, dai colori intensi e accesi, si nota un trasporto raffigurativo davvero intenso, connotato da un segno meticoloso e preciso.

«È bello – spiega l’artista –  che parta da una periferia, in questo caso il rione Conocal di Napoli, l’omaggio ad Armine ed al suo coraggio ad affrontare le critiche. L’ennesima dimostrazione che l’arte unisce tutti, copre ed appiana distanze fisiche e sociali».

AUTORE: SIMONE FAPPANNI – RIPRODUZIONE DEL TESTO RISERVATA

NOTA. L’immagine dell’opera è stata pubblicata per gentile concessione dell’artista (Per ammiare questo e altri lavori: http://www.raffoart.it/)