LA MANO CHE CREA: QUANDO IL MECENATISMO CONTRIBUISCE A REALIZZARE UNA COLLEZIONE

Roberto Fontana : Lezione a memoria, 1880-1895, olio su tela, 63 x 77,5 cm. Verona, Musei Civici
Galleria d’Arte Moderna Achille Forti © Ennevifoto, Verona (Courtesy of Uff. Stampa della mostra)

VERONA. Il tema del mecenatismo è al centro della nuova proposta culturale della Galleria d’Arte Moderna “Achille Forti”. Sino alla fine di gennaio viene proposta, al Palazzo della Ragione, l’esperienza creativa di Ugo Zannoni, importante scultore veneto dell’Ottocento che con il suo lascito ha favorito la nascita dell’importante raccolta civica veronese.

Curata dal direttore dei Musei Civici Francesca Rossi, affiancata da un Comitato scientifico composto da Maddalena Basso, Camilla Bertoni, Elena Casotto, Tiziana Franco, Sergio Marinelli, Patrizia Nuzzo e Pietro Trincanato, consente di avvicinare un artista eclettico e davvero singolare.

Si tratta, secondo l’assessore alla Cultura Francesca Briani, di “un omaggio che la città rivolge ad un artista che possiamo annoverare tra i fondatori della Galleria d’Arte Moderna cittadina – sottolinea–. Realizzata in stretta connessione con la comunità cittadina, ’Università di Verona, l’Accademia di Belle Arti, il centro Culturale Gaspare Bertoni agli Stimmatini e i Musei Civici – Galleria d’Arte Moderna Achille Forti, la mostra ricorda allo stesso tempo il generoso e solidale pensiero di un artista-cittadino che ha donato alla sua città le sue opere e la sua collezione.

Un messaggio che giunge al pubblico in un particolare momento storico. La situazione che stiamo vivendo è infatti difficile e faticosa, ma è pur vero che proprio in frangenti come questo la cultura rappresenta un rifugio sicuro alla solitudine per far fronte all’emergenza”.

 “La mostra –  spiega Rossi – ha quindi il merito di offrire il primo studio approfondito sulle vicende della collezione Zannoni – afferma Francesca Rossi Direttore dei Musei Civici.

Grazie a una sistematica campagna di ricognizione, le circa 200 opere donate, sono state oggetto di ricerche, interventi conservativi, documentazione fotografica e schedatura. Per questo, nell’attesa della riapertura della Galleria, sono stati organizzati appuntamenti virtuali – pillole video, visite guidate – per raccontare la mostra all’interno dell’iniziativa ‘Museo Agile’ diffusa tramite il portale internet e i canali social dei Musei Civici”.

Sono ben 200 le opere donate alla comunità scaligera da Zannoni, fra cui lavori di Domenico IndunoMosè Bianchi, Filippo Carcano, Leonardo Bazzaro, Julius Lange, Luigi Nono,  Angelo MorbelliAngelo Dall’Oca Bianca, Francesco Danieli , Giuseppe Zannoni. Molti i temi trattati, che spaziano dalla figura al ritratto sino a scorci e paesaggi.

In una nota, i promotori fanno osservare che “se la collezione Zannoni rappresenta uno spaccato esemplare dell’affascinante mondo del collezionismo d’arte ottocentesco, dietro alle ragioni che portarono il collezionista al lascito al Comune di Verona, si riflette il forte senso civico che ha animato singolarmente la società civile veronese e veneta tra Otto e Novecento”.

INFO Comune di Verona, Galleria d’Arte Moderna Achille Forti -Palazzo della Ragione
Cortile Mercato Vecchio 6 – Verona, Tel. 045 8001903, www.gam.comune.verona.it

Orario Da martedì a domenica 11 -17, Lunedì chiuso, Ultimo ingresso ore 16.15

NOTA. L’immagine dell’opera è stata inserita esclusivamente per corredare il presente articolo di presentazione della mostra in osservanza a quanto indicato nelle note dell’Ufficio stampa della rassegna.