LA MATERNITÀ NELL’ARTE DALL’OTTOCENTO A OGGI: CONFERENZA GRATUITA DI FAPPANNI ALL’ARCI SAN BERNARDINO

Gustav Klimt, “Le tre età della donna” (1905), fonte immagine Wikipedia

CREMA. “La maternità nell’arte dall’Ottocento a oggi” è l’affascinante argomento della conferenza a ingresso libero che si terrà giovedì 6 giugno alle 21 all’Arci San Bernardino di Via XI Febbraio 14/b. Relatore sarà l’insegnante, critico e storico d’arte Simone Fappanni, curatore del volume “Mater mater”.

La maternità è un tema assoluto che ha affascinato artisti di ogni epoca e cultura. Dall’Ottocento a oggi, numerosi pittori hanno affrontato questo soggetto, dando vita a opere che celebrano la bellezza, la forza e la complessità dell’essere madre.

Durante il Romanticismo, la maternità veniva spesso idealizzata e rappresentata in maniera sentimentale, mentre con l’avvento del Realismo, nella seconda metà del secolo, gli artisti iniziarono a rappresentare la maternità con maggiore fedeltà alla vita quotidiana. Nel tardo Ottocento e nei primi anni del Novecento, il Simbolismo e l’Art Nouveau introdussero nuove interpretazioni della maternità.

Ad esempio, Gustav Klimt è celebre per la sua opera “Le tre età della donna” (1905), che rappresenta la maternità come parte del ciclo della vita. Il dipinto mostra tre figure femminili a diverse età: una giovane donna, una madre con il suo bambino, e una donna anziana.

La figura centrale della madre, avvolta in un abbraccio protettivo con il bambino, è decorata con motivi dorati che enfatizzano la sacralità del legame materno.

Con l’affermarsi delle avanguardie artistiche nel primo Novecento, la rappresentazione della maternità divenne più astratta e sperimentale, mentre il Surrealismo introdusse un approccio onirico e psicoanalitico alla maternità. Nella seconda metà del Novecento, gli artisti continuarono a esplorare il tema della maternità in contesti sempre più diversificati.

Frida Kahlo, con la sua arte profondamente personale e autobiografica, affronta il tema della maternità in modo doloroso e diretto.  In parallelo, l’arte popolare e l’espressionismo astratto offrivano nuove prospettive.

Nel panorama artistico contemporaneo, la rappresentazione della maternità è caratterizzata, invece, da una pluralità di voci e approcci.